Il punto sulla crisi

Negoziati Russia-Ucraina: ok a corridoi umanitari. Ci sarà terzo round

Oggi riprende il dialogo al confine con la Polonia. Onu: risoluzione contro Mosca, Cina astenuta. Macron parla ai francesi: “Non siamo contro la Russia”

Negoziati Russia-Ucraina: ok a corridoi umanitari. Ci sarà terzo round

Il secondo round dei colloqui tra Russia e Ucraina, inizialmente previsto per mercoledì, si è appena concluso con il consenso a corridoi umanitari e su un possibile cessate il fuoco per consentire l'evacuazione dei civili in modo sicuro.

 

Secondo a quanto riportano fonti ufficiali, la delegazione russa è già arrivata a Minsk e si sta dirigendo verso il luogo dei negoziati", mentre Mosca ha garantito un corridoio sicuro per i rappresentanti di Kiev. Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, sarebbe pronto a un “cessate il fuoco”, ma l’omologo russo, Vladimir Putin, avrebbe alzato la posta: non solo la smilitarizzazione dell’Ucraina, ma anche il riconoscimento dell’indipendenza del Donbass sarebbero tra le condizioni, ora che le forze russe stanno avendo la meglio sul campo.

 

La Russia avanza

Nell’ottavo giorno di offensiva e dopo che nella notte sono risuonate le sirene d’allarme a Kiev, Mosca conta i successi ottenuti finora. La capitale, ma anche a Zhytomyr, a Pryluky nell'oblast di Chernihiv, e a Dnipro si sono avvertite nuove esplosioni. Secondo il bilancio ufficiale della Russia, ci sarebbero 498 soldati uccisi e 1.597 feriti, mentre Kiev parla di 2000 civili uccisi e 1.684 feriti.

La Svezia, intanto, denuncia la violazione del proprio spazio aereo da parte di quattro caccia di Mosca nel Mar Baltico, precisa l'esercito di Stoccolma.

L’Europa, invece, risponde con la convocazione da parte dell’Alto Rappresentante Ue per la politica estera, Josep Borrell, di un Consiglio Affari Esteri straordinario a Bruxelles per venerdì, cui sono invitati il segretario generale Nato, Jens Stoltenberg, e i ministri degli Esteri di Regno Unito, Canada e Ucraina, oltre al segretario di Stato Usa Antony Blinken.

Nella stessa occasione alla Nato, prima del Consiglio Affari Esteri, si riunirà la Ministeriale Esteri. "Siamo uniti contro l'invasione della Russia e solidali con l'Ucraina", conclude Borrell.

 

Assemblea Onu: risoluzione contro la Russia

Intanto nella serata italiana al Palazzo di Vetro di New York l’Assemblea generale dell’Onu ha approvato con 141 voti favorevoli una risoluzione che "chiede anche alla Federazione russa di ritirare immediatamente, completamente e incondizionatamente tutte le sue forze militari dal territorio ucraino all'interno dei suoi confini riconosciuti internazionalmente". Cinque i voti contrari: oltre a quello di Mosca, hanno detto “no” Corea del Nord, Siria, Bielorussia ed Eritrea. Tra i 35 Paesi astenuti, guidati dalla Cina, anche Algeria, Bolivia, Cuba, India, Iran e Iraq, Nicaragua, Sudafrica e poi Tagikistan, Kirgizistan e Kazakistan.

 

Soddisfazione di Zelensky

"Lodo l'approvazione da parte dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite con una maggioranza senza precedenti della risoluzione che chiede con forza alla Russia di fermare immediatamente il suo infido attacco all'Ucraina" ha commentato via Twitter il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, dicendosi "grato a tutti e a tutti i Paesi che hanno votato a favore. Avete scelto il lato giusto della storia".

Poi Zelensky ha sottolineato che i risultati "del voto all'Onu per l'aggressore dimostrano in modo convincente che una coalizione globale anti-Putin si è formata e sta funzionando. Il mondo è con noi. La verità è dalla nostra parte. La vittoria sarà nostra".

 

Francia: “Non siamo contro la Russia”

Intanto a Parigi il presidente francese, Emmanuel Macron, ha tenuto un discorso alla nazione. In dirett tv alle 20 il capo dell’Eliseo ha chiarito: ''I prossimi giorni saranno ancora più duri per l'Ucraina''. Poi Macron ha precisato: ''La Russia è l'aggressore, non è attaccata'' e ''noi non siamo in guerra contro la Russia''. Il presidente, che entro due giorni dovrà sciogliere la riserva sulla sua candidatura alle prossime elezioni, aggiunto che “'Putin ha scelto da solo di fare la guerra'', dunque è lui il solo responsabile di questo ''attacco brutale''.

Macron ha aggiunto che ''è una menzogna dire che questa è una guerra contro il nazismo'', parlando piuttosto di "una lettura revisionista della Storia d'Europa". Il presidente francese ha quindi aggiunto di ''sostenere tutti i russi che sono contrari alla guerra in Ucraina''.

Macron ha precisato di non aver interrotto il dialogo con il Cremlino: "Ho scelto di rimanere in contatto con il presidente Putin per cercare instancabilmente di convincerlo a rinunciare alle armi". ''Se resto sempre in contatto con Zelensky'', ha spiegato, "lo stesso ho intenzione di fare con Putin 'per evitare che il conflitto si allarghi''.

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