I voti ai giallorossi

Serie A, pagelle Roma: Abraham mette ancora al tappeto Gasperini

I giallorossi conquistano tre punti sotto gli occhi dei propri tifosi, contro una Dea ferita. Ancora in goal la punta inglese, ormai eroe per Mourinho

Serie A, pagelle Roma: Abraham mette ancora al tappeto Gasperini

La Roma di Mourinho conquista nuovamente tre punti contro l’Atalanta del Gasp: ancora una volta, come all’andata, il protagonista è Abraham, che su invito di Zaniolo insacca in rete alla fine del primo tempo. Capitolini che perdono Kumbulla e Mkhitaryan nella prossima gara, entrambi per squalifica. Rui Patricio salva ancora, così come Mancini, un muro per la difesa. In mezzo Pellegrini è una certezza, Cristante invece più timido. Motorino Karsdorp. I giallorossi trovano la seconda vittoria consecutiva, ancora una volta di misura: adesso la zona europa è più vicina, anche se il percorso è ancora lungo. A livello mentale qualcosa si è evoluto, anche se devono imparare a non buttare al vento ghiotte occasioni. Brutto momento per la Dea, che non esce più dalla crisi con le grandi: quarto posto a rischio.

 

Voti della Roma:

Rui Patricio voto 6,5:Un portiere che da tutta la stagione è altalenante, con prestazioni ottime, come con la Dea e terribili errori in altre gare. Come detto però contro l’Atalanta tira fuori dal cilindro due importanti parate, che tengono in salvo il risultato, sino alla vittoria finale. Osa più del solito con le uscite, probabilmente l’assenza di un nove avversario ha portato maggiore coraggio nel portoghese. Se vuole, sa essere una sicurezza.

 

Rick Karsdorp voto 6,5: Fornisce un pallone geometrico a Zaniolo nell'occasione del vantaggio giallorosso, che disegna perfettamente il quadro della sua gara: grande spinta e sacrificio. Senza tralasciare le importanti vampate offensive, una vera spina nel fianco della difesa avversaria. Un giocatore a tutta fascia, che la percorre interamente senza cali fisici. Importante elemento per entrambe le fasi di gioco.

 

Gianluca Mancini voto 6,5: Un difensore diverso rispetto al resto del reparto e non solo per la sua qualità tecnica superiore, ma anche per lo spirito che trasmette ai compagni di squadra. Capace di salire fino a centrocampo, con coraggio, accorciando continuamente sui trequarti bergamaschi, che vanno spesso in difficoltà nell’uno contro uno con il centrale. Pericoloso anche in fase offensiva, dove sfiora il goal con una girata da numero nove. Un’asso nella manica anche in ottica Nazionale.  

 

Chris Smalling voto 6:Limitare Muriel non è da mai facile come impresa e il centrale inglese è riuscito a farlo al meglio: sta ritrovando pian piano quella condizione di cui tutti i cuori capitoli si erano innamorati in passato. La sua importante stazza lo facilita nel marciare in avanti palla al piede, riuscendo a giungere sino a centrocampo. Preferisce però sempre la manovra corta, senza rischiare più di troppo. 

 

Marash Kumbulla voto 6: Anche nel suo caso il giallo è pesante, visto che è diffidato e non ci sarà la settimana prossima. Un peccato considerando l’ottima prestazione nel limitare Pasalic, avversario tutt’altro che comodo da marcare. Sfrutta bene la velocità, coprendo gli spazi lasciati da Zalewski sulla fascia. Ha migliorato anche la manovra, giocando con maggiore fluidità sulle punte in avanti, seppur talvolta osando un po’ troppo. Un ottimo innesto, quando fisicamente regge. 

 

Nicola Zalewski voto 6,5: Merita un elogio per la serietà con cui sta affrontando tutte queste gare da titolare: la giovane età non è un problema e si vede, la sua generosità nel portare aiuto sulla retroguardia lo rende ancora più duttile.Manca magari ancora un po’ di coraggio in fase avanzata, in cui predilige il passaggio arretrato all’azione personale, che rientrerebbe nelle sue corde tecniche. Un giocatore interessante che deve crescere ancora tanto sotto l’ombra di Mourinho.

 

Bryan Cristante voto 6: Il voto meriterebbe di essere più elevato, se non fosse arrivato quel cartellino giallo, così presto. Effettivamente la sanzione lo condiziona, giocando una gara più “delicata” rispetto al solito, seppur sempre molto efficace in fase di anticipo. Un vero polpo quando si tratta di recuperare i palloni in verticale, ripartendo con costanza e rapidità. È una sorta di centrale difensivo aggiunto, che quando si piazza in mezzo all’area restringe ulteriormente tutti gli spazi disponibili. 

 

Lorenzo Pellegrini voto 6,5: Il suo ruolo in squadra è assolutamente essenziale sia a livello psicologico, che a livello tecnico. Si aggiunge al pacchetto offensivo quando la manovra è alta, aggiungendo così centimetri nel cuore dell’area. Predilige le palle in verticale, cercando velocemente le due punte, per poi inserirsi alle spalle dei difensori. Fa da sponda ogni volta che si necessita lo scarico, trovando anche soluzioni inventive di livello. Un giocatore che ha raggiunto la sua fase di maturità assoluta. 

 

Henrick Mkhitaryan voto 6,5: La "qualità" è il titolo perfetto con cui etichettare le prestazioni dell’armeno, un vero geometra del centrocampo giallorosso. Accarezza il pallone tirando fuori occasioni importanti, specie con i traversoni dalla trequarti, pungenti per le punte. Parte più basso rispetto allo scorso anno, aiutando la manovra a cominciare, facendo quasi da filtro tra la mediana e l’attacco. Sotto ogni punto di vista può risultare l’arma vincente, viste le mille sfaccettature delle sue doti calcistiche. L’espulsione nel finale rimane ingenua e lo penalizza un po’ nel voto. 

 

Nicolò Zaniolo voto 7: Ancora una volta si rende protagonista, come con lo Spezia, contribuendo pesantemente al goal del vantaggio. Aggancio da urlo e palla delicata a trovare il movimento tagliente di Abraham, bravissimo poi ad insaccare. La sua condizione generale è in evoluzione e pian piano sta ritrovando i ritmi che tutti i tifosi capitoli aspettano da un po’ di tempo. Il suo talento è l’elemento in più per giungere al tanto atteso salto di qualità della squadra. 

 

Tammy Abraham voto 8: A Roma temevano un calo in zona goal dopo l’addio di Dzeko e invece si sono ritrovati con una punta di altissimo calibro. Ancora una volta in buca, con il ventesimo sigillo della sua avventura romanista: un movimento da attaccante di livello, che manda in tilt la difesa con un contro movimento in mezzo a due.  Un nove di peso, capace di abbassarsi sino alla mediana per facilitare la manovra d’attacco. Un regista aggiunto, che sotto porta sbaglia davvero poco. 

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