
Ci sono gesti che si compiono quotidianamente, come caricare la lavastoviglie o lasciare la tv in stand by, che però alla fine del mese (o dell’anno) possono “pesare” sulla bolletta della luce o sui consumi in genere. In un momento in cui pesano i rincari, anche piccoli gesti e accorgimenti possono fare la differenza. Ecco quali sono e come si può “sforbiciare” sul costo delle bollette.
Classe energetica e potenza
Intanto, il primo consiglio degli esperti è di puntare su elettrodomestici di classe energetica più alta, cioè a minor consumo e minor impatto ambientale. Se si devono acquistare prodotti nuovi, quindi, sarebbe bene puntare su quelli con tripla A e AAA+. Di quanto? Se si tratta di un frigorifero, ad esempio, prendendone uno di media capacità (220 litri) con un congelatore da 50 litri bisogna calcolare un consumo all’incirca 300 kWh/anno, cioè più o meno 63 euro, mentre con una classe energetica A +++ si risparmia il 25%.
Attenzione anche alla tecnologia di alcuni apparecchi: per esempio, un televisore a LED e OLED consuma meno, così come un’aspirapolvere da 700 W ci costerà meno rispetto a una di 900 (che è la potenza massima consentita dopo il 2017).
Ma quanto consumano gli altri elettrodomestici?
Forno elettrico
È sicuramente il più “energivoro” perché si può arrivare a consumare fino a 1,5 chilowatt ora (Kwh) per una cottura di un’ora a 200° centigradi, cioè circa 0,35 euro all’ora. Il costo potrà sembrare minimo, ma se si è abituati a preparare molti dolci o piatti che richiedono la cottura in forno, alla fine il peso in bolletta si sentirà. In ogni caso riducendo proprio il calore a 180°, si può scendere a 1 kWh (quindi circa 0,21 euro) in 60 minuti, riducendo ancor di più i consumi se si usa la modalità ventilata invece che statica o grill.
La lavatrice
I consumi, anche in questo caso, dipendono dalle temperature e da quanti lavaggi si fanno in una settimana. a 40° C, per esempio, si può risparmiare il 30% rispetto a un lavaggio a 60 °C.
Vasca idromassaggio
Per chi ce l’ha è sicuramente un bene di lusso e una comodità, ma ha il suo costo: in media per un’ora di funzionamento si può arrivare a consumare 2,5 kWh, circa 0,55 euro. Se si vuole tagliare qualcosa sulla bolletta, meglio farne un uso “parco”.
La stufa elettrica
Un apparecchio con una potenza compresa tra i 1500 W e i 2000 W, pari a 2 kWh, comporta una spesa di circa 0,42 euro. Attenzione, quindi, al tempo totale di uso: non dovrebbe sostituire i termosifoni.
L’aspirapolvere
Rientra gli elettrodomestici dal consumo “modesto”. Dal 2017 l’Unione Europea ha vietato la vendita di apparecchi oltre i 900 W, mentre in passato potevano arrivare fino al 1600 W, con un consumo molto maggiore.
Il Phon
Particolarmente usato dalle donne, può arrivare anche a 2000 W, ma ovviamente il tempo di accensione non è mai molto lungo.
Il ferro da stiro
Richiede circa 2000 W, soprattutto nella fase iniziale di riscaldamento, per poi ridursi. È per questo che è consigliabile non accenderlo per stirare solo pochi indumenti, quanto piuttosto per qualche capo in più. Può essere utile anche iniziare da capi delicati e con temperature più basse, per poi passare al cotone aumentandone il calore.
La lavastoviglie
Anche in questo caso è preferibile scegliere programmi a minor consumo, come quelli “eco” o “green” senza sottovalutare, oltre al consumo energetico, anche quello in acqua: una lavastoviglie di classe A consuma in media 7 litri di acqua ogni ciclo di lavaggio, ma per una cena da 12 persone la pulizia dei piatti richiede il doppio, circa 15 litri d’acqua con una lavastoviglie classe A. A mano, invece, si calcola che l’acqua arrivi a fino a 103 litri. Se possibile, poi, evitare l’asciugatura con aria calda, che fa consumare di più: è sufficiente aprire lo sportello a fine lavaggio.
La tv e il pc
Infine, attenzione agli apparecchi in stand by, che continuano a consumare. Si calcola che si possa arrivare a un consumo di circa 305 kWh per ogni abitazione, all’anno, cioè l’11% del totale.