
Una vittoria amara, che nonostante rimanga storica, alla fine si rivela inutile. L'Inter esce vincente da Anfield, ma non basta e agli ottavi va il Liverpool. Una gara spettacolare, con gli inglesi che colpiscono tre legni e i nerazzurri che sfruttano male le palle a disposizione. In goal Lautaro, che si inventa un gioiello dal limite dell’area. Disastro Sanchez, che dopo una grande partita rovina tutto con l’espulsione. Alla fine la delusione è doppia e il crollo psicologico è un rischio reale: devono rimanere concentrati sulla stagione, la corsa allo scudetto è ancora in cima alla montagna. Se perdono le staffe, rischiano di rimanere a mani vuote, dopo una stagione favolosa. Dzeko in panchina è un rischio, adesso va tenuto sempre titolare. Torna anche Correa, che è un elemento che può rafforzare ulteriormente un reparto devastante.
Le pagelle dell’Inter:
Samir Handanovic voto 5,5: Non ha subito gol, ma la tirata d’orecchie se la merita. Troppo insicuro nelle uscite, regalando in tre occasioni un possibile vantaggio agli avversari. Per sua fortuna i legni lo salvano, ma le sue lacune cominciano a farsi sentire e forse dalla prossima stagione non avrà lo stesso ruolo da protagonista. Una grande leggenda, che però sta pian piano andando in declino.
Milan Skriniar voto 6,5: In questa Inter è l’elemento in più e ancora una volta si è messo in mostra come un grande guerriero. Arriva su tutti i palloni in area, salvando per due volte il risultato, sulle palle inattive dei Reds. Sale addirittura fino alla trequarti avversaria, guadagnandosi anche delle punizioni pericolose a favore dei suoi compagni. Mette lo spirito nerazzurro nella sua lotta, limitando Mané e Jota praticamente da solo. Ennesimo salto enorme per lo sloveno, che con Inzaghi esprime ancora di più la sua leadership.
Alessandro Bastoni voto 5,5: Una partita non proprio perfetta del giovane centrale azzurro, che però se la deve vedere con Salah, uno dei migliori al mondo. Viene saltato molto spesso, facendosi anche ammonire e in diversi casi cerca di recuperare in maniera rozza. Sfrutta poco le sue qualità tecniche, limitandosi a passaggi corti per i centrocampisti. È mancato nel supporto a Perisic, che ha fatto più volte il doppio lavoro per supportare i nelle sue distrazioni. Per sua fortuna l’ala egiziana colpisce due pali.
Stefan De Vrij voto 6: Una gara sufficiente, che termina però dopo un tempo a causa di un problema al polpaccio sinistro. Una debolezza per lui, che più volte in carriera si è trovato ad affrontare diversi infortuni. Non è sempre preciso quando si tratta di far partire il gioco dal basso, con diversi azzardi che non sempre fungono. Cerca molto il lancio in avanti, ma i risultati sono piuttosto scadenti. A livello difensivo invece è più preciso rispetto alle ultime uscite.
Ivan Perisic voto 7: Tra i migliori in campo e ancora una volta vince il duello con Arnold. Tenere in panchina Gosens non è semplice, ma difronte ad un giocatore così importante, che si sacrifica molto, è difficile metterlo in panchina. Onnipresente in avanti, con palloni più volte ostici. Dietro aiuta il confuso Bastoni, recuperando Salah con due interventi da centrale esperto. Una pedina chiave per Inzaghi, che grazie alla sua corsa può puntare su un elemento estremamente affidabile. Probabilmente ritrovasse la continuità di un tempo sotto porta, sarebbe uno dei migliori nel suo ruolo.
Arturo Vidal voto 5,5: Un giocatore che fa sempre più fatica ad imporsi come un tempo. È molto lento quando si tratta di impostare e si fa trovare continuamente in ritardo sui palloni in avanti, quando si inserisce per aiutare le punte. Mette a punto qualche intervento importante in mezzo al campo, ma è troppo poco per rimpiazzare un elemento chiave come Barella. Le sue qualità non sono discutibili, ma la forma fisica carente lo sta divorando poco a poco.
Marcelo Brozovic voto 5,5: Una partita che un giocatore del suo livello dovrebbe interpretare in maniera diverso, soprattutto a livello di atteggiamento. Troppo spocchioso su alcuni palloni in uscita, che gestisce male, regalandolo spesso agli avversari. Si inserisce con continuità in avanti, obbligando i centrali ad alzarsi sulle ripartenza degli inglesi. Quando viene puntato non affonda mai il colpo, sembrando a tratti molto lento. In certe serate tende ad essere meno incisivo.
Hakan Calhanoglu voto 6: Una gara altalenante, dove però va sottolineato l’impegno. Gioca una gara più “guerriera” del solito, lottando e recuperando diversi palloni vaganti in mezzo al campo. Si rende pericoloso sui calci piazzati, con la sua qualità tecnica da invidiare. Il problema rimane sempre l’ultimo passaggio, che non sempre sfrutta al massimo: la lucidità nel decidere come agire è il limite alle sue spettacolari caratteristiche.
Denzel Dumfries voto 5,5: Da lui ci si aspetta sempre molto e nella serata di Anfield non ha vita facile con Robertson. Inzaghi lo invita più volte a salire, ma l’olandese tende a rimanere basso, per paura delle sovrapposizioni del terzino avversario. Questo lo limita molto in fase offensiva, dove si fa vedere pochissimo, prediligendo le palle arretrate, piuttosto che i soliti cross in mezzo. Pecca di coraggio, deve prendere maggiore coscienza delle sue immense doti.
Alexis Sanchez voto 5,5: Se da una parte la sua prestazione è stata perlopiù positiva, con diversi spunti interessanti e giocate da campione come l’assist per Lautaro, l’ingenuità nel prendere un cartellino rosso dopo il vantaggio nerazzurro è letale per i compagni. Uno con la sua esperienza deve saper dosare i falli, specie se è già ammonito: un intervento senza senso, che condanna i suoi. Continua a chiedere spazio, ma i risultati non sono sempre soddisfacenti.
Lautaro Martinez voto 6: Elogiarlo per un grandissimo goal è il minimo, ma la prestazione non può essere valutata in modo positivo. Troppo assente per il peso che ha in squadra, nella prima frazione sbaglia ogni tipo di tocco, dalle sponde alle conclusioni. Una rete da fuoriclasse, ma per esserlo totalmente bisogna sapersi imporre da vero numero dieci. E lui non ci è riuscito del tutto. È importante la continuità sotto porta, specie in questo finale di campionato ad alta tensione.