I voti alle squadre

Le pagelle della 29^ giornata serie A: l’Inter contro il muro granata

In questo nuovo turno di campionato, i nerazzurri si fermano, lasciando così il Milan a più quattro. La Juventus continua la scalata, l’Atalanta si ferma

Le pagelle della 29^ giornata serie A: l’Inter contro il muro granata

La ventinovesima giornata della Serie A si apre con la vittoria della Juventus, che grazie ad un super Morata porta a casa i tre punti. Il Milan vince e si porta in solitaria, seguita dal Napoli, vittorioso a Verona. Si ferma nuovamente l’Inter, che adesso non è più padrona del proprio destino. Il Sassuolo sbatte sul muro della Salernitana, Gasperini si ferma con Blessin. L’Udinese ha un soffio dallo sgarbo a Mourinho

 

Le pagelle della 29^ giornata serie A: le Bocciate

Hellas Verona voto 5: Dopo le ultime prestazioni positive fanno un passo indietro, facendosi schiacciare dall’inizio alla fine dalla squadra partenopea. Indubbiamente l’espulsione fa discutere, se fossero rimasti in parità numerica probabilmente avremmo assistito ad una partita diversa, ma le distrazioni sulle rimesse laterali, in entrambi i goal avversari, sono errori pesanti, che una squadra compatta come la loro solitamente non commette. Sono ancora in corsa per sognare, le ultime dieci gare saranno decisive.

 

Cagliari voto 5: La delusione della giornata. Dopo aver pareggiato la gara con il Napoli, qualcosa si è rotto negli schemi di Mazzarri, che non trova più lo stesso coraggio da parte dei suoi calciatori. Sono timidi e offendono poco: in una sfida vitale per la salvezza non si può interpretare la partita con così tanta leggerezza. Ancora una volta colpiti da un pallone in altezza, che rimane il punto debole dei sardi. Da applaudire Cragno, che tiene in piedi la baracca finché può.

 

Sampdoria voto 5: L’effetto Giampaolo è già svanito? Le cose sembrano nuovamente andare nel verso sbagliato, con il gruppo Doriano che sta perdendo pian piano la fiducia acquisita dal cambio tecnico in panchina. L’errore di Candreva dagli undici metri pesa parecchio, la gara avrebbe subito una gestione diversa da parte dei blucerchiati, che invece soffrono, facendosi anche del male da soli. Troppa confusione nelle scelte: voler inserire diversi attaccanti per cambiare la storia della partita non può essere una soluzione razionale. Stanno rischiando.

 

Empoli voto 5,5: I toscani non trovano più la via della gloria, continuando ad incassare sconfitte su sconfitte. Grazie ai tanti punti fatti all’andata, in cui si stavano addirittura avvicinando alla zona Europa, non stanno soffrendo per la salvezza, che con un rendimento del genere sarebbe sicuramente stato un rischio. Le prestazioni ci sono e non sono neanche fortunati. I cambi sono azzeccati da parte di Andreazzoli, che mette in difficoltà i rossoneri dalle vie esterne. Manca concretezza in avanti, dove le punte sembrano essersi smarrite.

 

Bologna voto 5,5: Il clima in casa rossoblù si sta scaldando e i tifosi hanno già cominciato le proteste per le prestazioni mediocri proposte dal team di Mihajlovic. Si parla di un addio a fine stagione con il tecnico, che non sembra essere più in grado di sottolineare la sua impronta da combattente nello spogliatoio. Si condannano da soli, buttando al vento un’occasione a porta sguarnita con Orsolini. Un minuto dopo l’espulsione di Bonifazi chiude di fatto i giochi. Dal paradiso all’inferno, questa è l’immagine ideale della stagione bolognese. 

 

Le sufficienti:

Torino voto 6: I granata tornano ai livelli a cui tutti ci siamo abituati questa stagione, giocando una gara dallo spirito imponente. Ancora una volta protagonista Bremer, che annulla completamente le offensive nerazzurre, mettendo anche in buca il vantaggio per i padroni di casa. Il rigore non concesso sul finale di primo tempo è scandaloso, si sarebbero meritati tutt’altro destino di fronte ad una scelta inspiegabile dell’arbitro. In questa stagione è mancata probabilmente anche molta fortuna a riguardo. Si colpiscono da soli per la troppa frenesia di Berisha nel finale. Il rammarico rimane, ma la prestazione è da sottolineare.

 

Inter voto 6: Sei punti in sei gare e riescono anche questa volta a salvarsi nel finale.  Sono fortunati con l’arbitraggio, che se fosse stato condotto in maniera diversa avrebbe probabilmente portato ad una sconfitta. Soffrono di qualche pressione di troppo e questo passo falso riapre completamente il campionato. Bocciati Lautaro e Vecino, Dzeko si divora due reti, ma alla fine fornisce l’assist del pari. Ancora in rete Sanchez, che si riscatta dalla gara di Anfield tenendo a galla i nerazzurri. Tra due giornate il Derby d’Italia potrebbe diventare decisivo.

 

Genoa voto 6: Come all’andata riescono ad ottenere un punto contro l’assetto offensivo di Gasperini, grazie ad una difesa che con i nuovi acquisti ha subito un mutamente totale. Sirigu protagonista, ma mancano i punti per la spinta decisiva e dopo sette pareggi di fila, potrebbe non bastare più lo sforzo di non perdere mai. Davanti sono inconcludenti, colpiscono poco e preferiscono gestire con un palleggio sterile. I risultati non sono male, specie se analizzassimo il girone d’andata, ma per rimanere in Serie A serve ben altro.

 

Atalanta voto 6: L’altalena continua, ma la Champions League si sta pian piano allontanando. Inspiegabilmente hanno buttato via tante occasioni per rimanere attaccati ad un treno che, fino ad un mese fa sembrava già in tasca. Adesso sono sotto pressione e con il doppio impegno, la fatica aumenta. Pasalic negativo, si divora due occasioni già in buca. Sfortunato invece Muriel che colpisce un legno clamoroso, che lo condiziona per il resto nella gara: forza troppo le giocate, con la volontà assoluta di metterla in rete. Troppo poco, per un potenziale così grande.

 

Roma voto 6: Ormai sembra essere sempre la stessa storia: una gara sofferta, dove Rui Patricio si rende protagonista, riagganciata poi sul finale grazie ad un rigore che lascia diversi dubbi. Pellegrini rimane freddo nel segnare un penalty essenziale ai fini della classifica, che mette i giallorossi in condizione di sognare in vista del derby. Non impressiona la prestazione, troppo fragile rispetto al contesto generale programmato da Mourinho ad inizio stagione. I tanti spazi lasciati permettono agli avversari di pungere, come accade spesso nelle partite in trasferta.

 

Sassuolo voto 6: Continuano la loro stagione da mille punti interrogativi: se dominano con le grandi, si fermano con chi i tre punti dovrebbero essere assicurati. Forse sentono la pressione di voler assicurarsi un posto europeo, ma l’approccio spocchioso con cui affrontano le offensive avversarie, fa perdere posizioni in classifica. Ancora in rete i due protagonisti del momento, che stanno lasciando il segno assoluto: Traoré e Scamacca. Bocciato invece Raspadori.

 

Salernitana voto 6: Se solo Nicola fosse arrivato prima…ormai la spiaggia era sempre alla fine. Un peccato, se consideriamo che la squadra ha perso una sola volta, ottenendo tre risultati positivi. Ha tirato fuori lo spirito combattivo di un gruppo che sembrava già morto. La classifica però è eccessivamente negativa per pensare ad una scalata miracolosa. Il cuore di Djuric è l’emblema di una stagione che poteva essere affrontata in maniera totalmente diversa.

 

Udinese voto 6: È una stagione più positiva rispetto al solito, visto che in ogni gara lasciano il segno, mettendo in difficoltà gli avversari. La grande massa offensiva con cui attaccano permette di essere protagonisti anche ai difensori, come Molina, che lascia nuovamente il segno con una perla assoluta. Il rigore non è una scelta giusta nei loro confronti, specie per la prova positiva mostrata in campo. Manca sempre un centimetro alla gloria: per il futuro può essere promettente, ma il rammarico è tanto.

 

Le promosse:

Napoli voto 8,5: Una bella risposta all’amara sconfitta subita con il Milan domenica scorsa, che per molti avrebbe tagliato definitivamente le gambe ai partenopei. Lo stop dell’Inter invece riapre la strada dei sogni anche per loro, che non hanno intenzione di mollare fino all’ultima giornata. Protagonista assoluto Osimhen, che ritrova la doppietta garantendo agli azzurri tre punti, su un campo complicatissimo. La furbizia sugli schemi da rimessa laterale sottolineano la grande visione tattica di Spalletti, che ha sempre un asso nella manica per ogni situazione complessa. 

 

Juventus voto 8,5: Non hanno bisogno di Vlahovic per stra vincere: ormai l’organismo della squadra si è definito e riescono a trovare con continuità la via del goal anche senza il numero sette. Protagonista assoluto Morata, che con una doppietta trascina i suoi verso un quadro posto sempre più assicurato. Male Rabiot, che rischia di riaprire la gara. In porta però c’è un fenomeno, che para il terzo rigore della stagione su quattro subiti. Una squadra ritrovata, che può dire la sua anche in Champions League.

 

Milan voto 8,5: Adesso il sogno sta pian piano diventando realtà. La partita in meno dei cugini nerazzurro non ha più lo stesso peso, visto che sono artefici del proprio destino. Incredibile rete di mancini da parte di Kalulu, che a sorpresa diventa il protagonista da copertina di una serata davvero complessa. Promossi Tonali e Florenzi, decisivo ancora una volta “Magic Mike”, che con i suoi interventi mette in salvo i tre punti. 

 

Fiorentina voto 8,5: Se consideriamo che hanno la stessa media punti del girone d’andata (1,6 a partita), si può tranquillamente affermare che non hanno sofferto l’addio di Vlahovic. Che a questo punto diventa un affare incredibile, vista la cifra. A decidere è Torreira, che con il suo grande cuore uruguaiano, mette in porta la rete per l’Europa. Italiano ha riportato in alto una piazza che non meritava di lottare per la salvezza. Il futuro è roseo, vista la crescita costante del gruppo.

 

Spezia voto 8,5: Che stagione incredibile sta facendo Thiago Motta? Da quel possibile esonero ha ottenuto una media punti da quinto posto, tirando fuori lo spirito che fino a natale sembrava non esserci. Il rigore sbagliato non abbatte il gruppo, capace di rimanere sul pezzo, conquistando tre punti quasi decisivi per la salvezza. Un tecnico giovane e ambizioso, che punta alla crescita dei tanti giovani, per raggiungere il salto di qualità definitivo.

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