Finalmente Roberto Mancini ha preso le sue decisioni finali. Nella serata di ieri ha diramato i convocati che dovranno riuscire nell’impresa di raggiungere il Mondiale 2022 in Qatar, senza fare errori di percorso, come è successo nel 2018, che ancora oggi rimane un capitolo oscuro della storia azzurra. La sorpresa di vedere la vincitrice dell’ultimo europeo che rischia nuovamente di non superare il turno per giungere ai gironi è alta, specie se pensiamo alla forza di grazia che la scorsa estate ci ha fatto toccare il cielo.
Le cose allo stato attuale sono un po’ cambiate, sia a livello di performance di alcuni elementi, che non stanno rendendo come si sperava e la crescita di pedine “extra gruppo”, che sono state chiamate per la prima volta in Nazionale per portare qualcosa di diverso. I playoff sono pronti ad iniziare il prossimo 24 marzo, contro la Macedonia del Nord. In caso di passaggio positivo andremo a sfidare la vincente di Portogallo-Turchia, con la possibilità di doversi giocare il tutto per tutto contro Cristiano Ronaldo, pronto a fare di tutto per partecipare al suo ultimo Mondiale.
Dentro o fuori, qualcuno di importante non può essere presente alla massima competizione mondiale, sperando che non saremmo nuovamente noi i guerrieri feriti. Il tecnico come detto ha fatto le sue scelte, portando con sé ben 33 convocati, con ovviamente diverse pedine che si accomodarono in tribuna, visto che non possono essere tutti a bordo campo.
Ci sarà Elmas, centrocampista del Napoli, ad aspettarci a Palermo giovedì, dove è prevista una bolgia di tifosi azzurri per sostenere il gruppo in questa situazione inaspettata e piena di insidie. La seconda sfida, in caso di passaggio del turno, è prevista il 29 marzo, dove tutto si decide in maniera definitiva, determinando così anche il futuro di una Nazionale incredibile, ma davvero sprecona in alcune occasioni di quest’anno.
Scopriamo dunque chi sono le pedine scelte dal tecnico ex Inter per poter volare a dicembre oltreoceano ed imporsi nuovamente, magari sorprendendo questa volta a livello mondiale.
I convocati di Mancini:
Come detto il tecnico ha portato praticamente tutta l’asse del gruppo vittorioso all’Europeo, lasciando fuori solamente alcuni elementi per scelte obbligate, come Spinazzola, ancora out da quella gara con il Belgio ai quarti di finale. Tra i pali a sorpresa ha deciso di portarne quattro, con l’incredibile esclusione di Meret, anche lui viciniore nella squadra ad Euro 2020.
A far posto al giocatore del Napoli vi è Gollini, che a sorpresa è riuscito ad ottenere questa importante chance per la sua carriera. Parliamo di sorpresa visto lo scarso minutaggio ottenuto in Inghilterra in questa stagione, dove è praticamente rimasto sempre l’ombra di Lloris. Una scossa che lo motiva sicuramente a rimettersi in pista, anche in vista del prossimo anno. Insieme a lui ci sono ovviamente i due intoccabili, Donnarumma e Sirigu, che stanno entrambi vivendo però una stagione davvero complessa, piena di ostacoli e al di sotto delle loro solite doti.
La maglia azzurra è una spinta per rialzarsi, specie per Gigio, che dopo un anno da sogno è stato messo ai margini nella sua nuova avventura parigina. A chiudere il reparto ci pensa, meritatamente, Cragno, detto anche “‘l'uomo (C) ragno”. Un campionato deludente per il suo Cagliari che però senza di lui sarebbe già spaccato in zona retrocessione. Un portiere dal livello ben più alto rispetto al suo ambiente e che il prossimo anno finalmente dovrebbe spiccare il volo per il salto di qualità definitivo.
In difesa ci sono tanti punti interrogativi, che possono essere crack, ma anche incredibili flop. Partiamo dalle due bandiere bianconere, Bonucci e Chiellini, che con Allegri non giocano da diverso tempo a causa di un infortunio. La loro reale condizione è un mistero, visto che verranno lanciati nella mischia senza minuti sulle gambe.
La loro presenza a livello mentale però fa sempre la differenza e come ci insegna il 2018, in certe gare, forse è la cosa più importante di tutti. Se non dovessero farcela, sono già pronti un super Bastoni, che sta vivendo nuovamente una stagione da sogni e un incerto Acerbi, che tra problematiche con il tifo laziale e continui stop per infortunio deve anche lui acquisire la giusta condizione per essere utile alla causa.
Non è un caso che sia presente anche Mancini, che in capitale questa stagione sta tenendo le redini della squadra. Non ha giocato molto in maglia azzurra, ma la sua occasione potrebbe essere arrivata. Discorso simile per Luiz Felipe, oriundo, alle prime chiamate con la Nazionale, vuole dimostrare di essere al livello degli altri per ritagliarsi anche lui uno spazio.
I quattro terzini sono invece molto tecnici, dopo aver puntato su una parte centrale più fisica: Di Lorenzo è sicuro del posto, considerando la stagione entusiasmante in terra partenopea, con Florenzi che può sostituirlo o comunque può essere adattato in tante altre zone del campo.
Un giocatore per cui il tecnico stravede, vista la sua utilità in diverse zone del campo. Dall’altra parte la sorpresa è l’esclusione di Calabria, a cui è stato preferito il mancino fatato di Biraghi. Da quella parte si può contare anche su Emerson, anche lui però non al top fisicamente.
Il centrocampo rimane il nostro punto forte e i nuovi tasselli in rosa alzano notevolmente il livello generale. Ci riferiamo in particolare modo a Tonali, che in questa stagione è l’elemento chiave del Milan. Un giocatore rinato, che merita fortemente un posto in campo con il “Mancio”.
Il trio Barella, Verratti e Jorginho non ha bisogno di essere commentato, visto che la maggior parte del merito dei recenti successi azzurri sono arrivati grazie alla solidità di un reparto, che dopo la Francia è probabilmente il migliore al mondo. Sia Pessina che Locatelli sono riusciti a raggiungere il pass, anche se entrambi stanno vivendo una stagione piena di ostacoli, a tratti altalenante. E giusto però mantenere le radici del gruppo, che danno solidità nello spogliatoio.
Anche Pellegrini e Cristante, direttamente dalla Capitale, cercano di mettere in difficoltà il tecnico, visto che sono tra i migliori elementi della rosa di Mourinho, sempre pronto a sponsorizzare al meglio i propri giocatori. Levare il posto a quei tre non è facile, ma a partita in corso troveranno sicuramente il giusto minutaggio. Infine Sensi, da sempre un pallino del mister, che nonostante tutto non ha voluto rinunciare a lui nemmeno questa volta.
L’attacco è sicuramente il reparto più discusso, visto che per diversi mesi sono state fatte ipotesi di ogni tipo su chi dovesse trascinare con i goal la squadra al Mondiale. Le tre punte di Euro 2020 sono state ovviamente confermate: Immobile, Belotti e Raspadori.
Tutti e tre in un ottimo momento di forma con i rispettivi club. Sulle ali Insigne e Politano devono tirare fuori le doti che Spalletti ha pian piano tirato fuori, anche in vista di questi avvenimenti con la Nazionale. Per il capitano azzurro potrebbe essere una delle ultime occasioni con la maglia del proprio paese. Il giovane Zaniolo ritrova anche lui la casacca tricolore, con la speranza che abbia meno pressioni addosso, esprimendo le sue caratteristiche da fantasista con maggiori libertà.
Stesso identico discorso per Zaccagni, a cui manca solo un po’ di coraggio per poter scoppiare. Il migliore esterno della Serie A si è ovviamente guadagnato la convocazione, dopo ben 12 assist e 12 goal stagionali: Berardi nella sua miglior stagione di sempre può essere l’elemento decisivo.
Con lui anche il suo compagno al Sassuolo, Scamacca, che è finalmente scoppiato. L’ultimo duello è stato tra Balotelli e Joao Pedro, con il cagliaritano che alla fine ha avuto la meglio, raggiungendo anche lui questa gloriosa maglia.