Diario di guerra

Sale la tensione tra Usa e Russia. Oggi Zelensky parla a Montecitorio

Tutto pronto per il discorso in videoconferenza, assenti alcuni parlamentari. Intanto Mosca convoca l’ambasciatore Usa in segno di protesta contro Biden

Sale la tensione tra Usa e Russia. Oggi Zelensky parla a Montecitorio

Se già i rapporti non erano dei migliori, dopo le ultime esternazioni del presidente Usa, Joe Biden, la reazione della Russia ora si fa sentire. Una durissima protesta di Mosca è stata recapitata a Washington tramite i canali diplomatici per gli "inaccettabili" commenti del capo della Casa Bianca, che aveva definito Vladimir Putin "un dittatore assassino e un criminale di guerra".

Il ministero degli Esteri russo ha convocato l'ambasciatore americano, John Sullivan, per rappresentargli l'irritazione del presidente russo per dichiarazioni ritenute "indegne" dal Cremlino.

 

Nuove accuse di Washington a Mosca

Questo innalzamento della tensione arriva alla vigilia degli interventi proprio di Joe Biden in Europa, sia al G7 che al vertice Nato, in programma tra mercoledì 23 e giovedì 24. Da più parti si ritiene che l’atteggiamento del presidente Usa, possa rischiare di avere un effetto incendiario e non di mediazione, proprio mentre le delegazioni russa e ucraina lamentano di non registrare passi avanti. Biden nella notte italiana ha accusato le forze russe di mentire sull’uso di armi chimiche e biologiche da parte di Kiev, mentre ritiene che questo sia un "chiaro segnale" che Vladimir Putin "sta valutando di usarle entrambe" nella guerra in Ucraina. Secondo il presidente Usa, Putin "è con le spalle al muro e ora sta parlando delle nuove operazioni, che sta preparando, sotto falsa bandiera".

 

Zelensky, oggi l’intervento a Montecitorio

Nel frattempo il presidente ucraino è tornato a parlare nella notte ai propri cittadini tramite Telegram, annunciando di aver avuto colloqui con il primo ministro dei Paesi Bassi e con il presidente francese per coordinare i prossimi importanti vertici in Europa. "Stiamo coordinando le nostre posizioni alla vigilia di importanti vertici in Europa - ha detto -. Le riunioni del G7, dei leader della Nato e dell'Unione europea avranno luogo il 24 marzo. La nostra posizione si farà sentire sicuramente. Si farà sentire, credetemi, con fermezza".

Sempre Zelensky in una intervista a emittenti ucraine afferma: "La Nato non concede l'adesione all'Ucraina poiché i membri dell'Alleanza hanno paura della Russia. Va bene, allora dateci altre garanzie di sicurezza", mentre sull'integrità territoriale del suo Paese ha spiegato: "Non concediamo compromessi". Zelensky ha poi invitato gli abitanti delle città del sud a resistere all'invasore.

 

La situazione sul campo

Se nelle scorse ore il presidente americano, Joe Biden, ha avuto colloqui telefonici con i leader europei di Francia, Germania, Italia e con il Regno Unito, intanto sul campo proseguono gli scontri, soprattutto a Mariupol, stremata dall’assedio russo. Da Kiev, invece, è stata informata l'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (Aiea) che è stata completata la rotazione del personale tecnico della centrale nucleare di Chernobyl, in Ucraina, così che tutti i tecnici della centrale, che erano rimasti bloccati nell'impianto e avevano dovuto continuare a lavorare senza interruzione dal giorno dell'arrivo delle truppe russe, il 24 febbraio, hanno ottenuto il permesso di lasciare la centrale.

COPYRIGHT THEITALIANTIMES.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA