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Ucraina, dalla difesa all’attacco? Dall’Ue monito alla Cina

Scontri nella zona est, giallo sull’attacco al deposito di petrolio russo attribuito a Kiev. Gli Usa e i nuovi tank russi. Epurati due generali ucraini

Ucraina, dalla difesa all’attacco? Dall’Ue monito alla Cina

Rischia di cambiare i connotati lo scontro sul campo in Ucraina, dopo l’attacco di ieri ad un deposito di carburante nella regione di Belgorod, in territorio russo e al confine con quello ucraino. La struttura è stata distrutta da due elicotteri, che secondo il Cremlino erano delle forze militari ucraine, causando un enorme rogo di cui sono circolate le immagini. Ci sono volute ore per domarlo, ma fine giornata il vasto incendio era domato.

Non così le polemiche, dal momento che le autorità di Kiev hanno smentito l'attacco. Intanto il presidente ucraino, Zelensky, toglie i gradi a due generali accusati di alto tradimento. Dagli Usa, intanto, la promessa di tank sovietici.

 

Il giallo dell’attacco a Belgorod

"Quello che dicono i russi non corrisponde a realtà", è stato risposto, mentre per il ministro degli esteri russo, Lavrov, “l’episodio peserà sui negoziati”. Intanto in una intervista all’emittente Usa Fox News, il presidente ucraino si è rifiutato di rispondere alla domanda se abbia ordinato lui l'attacco di venerdì al deposito di carburante russo a Belgorod, in territorio russo, dicendo che non parla di nessun ordine che dà come comandante in capo. "Ci sono cose che condivido solo con le forze armate dell'Ucraina", ha detto Volodymyr Zelensky.

La Casa Bianca, pur non commentando le accuse del Cremlino contro Kiev per l'attacco, ha accusato Putin di "aver iniziato questa guerra". "Qui c'è un solo aggressore e questo è il presidente Putin e l'esercito russo ai suoi ordini", ha detto la portavoce Jen Psaki.

Quanto accaduto, dunque, rischia di aumentare la tensione, proprio mentre si intensificano gli attacchi russi contro le forze ucraine nel Donbass e a Mariupol, e mentre gli Usa annunciano l’invio di tank sovietici e armi per difendersi da attacchi chimici. L'amministrazione Biden – come scrive il New York Times - lavorerà con gli alleati per trasferire tank di fabbricazione sovietica allo scopo di rafforzare le difese dell'Ucraina nel Donbass. Il quotidiano cita un ufficiale americano e sottolinea che è la prima volta dall’inizio della guerra che gli Usa lavorano per trasferire carri armati. Da Washington in arrivo anche missili guidati da laser, droni kamikaze Switchblade (con testate esplosive) e droni leggeri di tipo Puma (da ricognizione). Si tratta di alcune delle armi contenute nell'ultimo pacchetto di aiuti militari a Kiev da 300 milioni di dollari, annunciato dal Pentagono.

 

Ue: “La Cina faccia di più”

Intanto la presidente del Consiglio europeo, Roberta Metsola, si è recata a Kiev e dalla capitale ucraina ha lanciato una serie di tweet nei quali scrive: "Sono a Kiev per dare un messaggio di speranza". "La resistenza e il coraggio degli ucraini hanno ispirato il mondo. Siamo con voi. Grazie a Ruslan Stefanchuk per l'invito", conclude ringraziando il presidente della Verkhovna Rada, il parlamento ucraino.

Metsola è il primo leader dell’Unione a visitare direttamente l’Ucraina dall’inizio del conflitto e le sue parole sono arrivate mentre la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, lanciava un monito a Pechino, in occasione di una videocall con il presidente cinese Xi Jinping: “E’ in gioco la reputazione della Cina. Si tratta di fiducia, affidabilità e decisioni su investimenti a lungo termine. Ogni giorno gli scambi tra Ue e Cina ammontano a 2 miliardi di euro. Quelli tra Cina e Russia a 330 milioni – ha detto - L’Ue si aspetta che la Cina si prenda le sue responsabilità come membro del Consiglio di Sicurezza dell’Onu ed eserciti la sua influenza sulla Russia. Siamo stati chiari che, se la Cina non intende sostenere le sanzioni su Mosca, come minimo non interferisca”.

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