I fantaconsigli

Fantacalcio, ecco i consigliati della 35^ settimana di Serie A

A pochi passi dalla fine del campionato si scaldano ancora di più le gare che possono valere in classifica: dal derby all’impresa Venezia. Lazio a La Spezia

Fantacalcio, ecco i consigliati della 35^ settimana di Serie A

A quattro giornate dalla fine ci possiamo aspettare qualsiasi cosa, considerando che nessun verdetto è stato deciso fino a qui. Sia per lo scudetto, che per l’Europa e soprattutto per la salvezza, tutti i giochi sono aperti e difficilmente possono essere fatti dei pronostici.

Il Napoli si vuole riscattare con il Sassuolo, mentre la Fiorentina deve andare a San Siro.

La Lazio con lo Spezia, che vuole raggiungere la matematica salvezza.

La Roma ospita il Bologna, il Torino invece va a trovare l’Empoli.

Sfida delicata tra Cagliari e Verona, aspettando il Derby della Lanterna

 

I consigliati della settimana:

Guglielmo Vicario (Empoli): Aver raggiunto la tanto attesa salvezza fa tirare un sospiro di sollievo al gruppo, che da qui alla fine può affrontare le gare con maggiore serenità. Non si vogliono rilassare, scalare in classifica rimane importante  e il numero uno si vuole confermare tra i migliori della stagione. Il Torino sta segnando parecchio in questo periodo e non sarà semplice trattenere la loro offensività, nemmeno questa settimana: sono previsti diversi pericoli, ma l’ex Cagliari ha i guantoni caldi anche per questo genere di sfide.

 

Giorgio Altare (Cagliari): Nel buio sardo ci sono anche delle sorprese che fanno sorridere l’ambiente. Il centrale che è arrivato dal Genoa si sta rivelando una pedina affidabile, capace di abbinare interventi prepotenti a lanci precisi. Nonostante la stazza fisicamente imponente è rapido, tanto da salire fino alla metà campo per aiutare i compagni nella manovra d’attacco. Sa essere pericoloso sui calci piazzati, dove spesso viene cercato dai compagni come torre. Una partita vitale per la salvezza, che non possono sbagliare come è successo domenica scorsa.

 

Pablo Marì (Udinese): Arrivato a gennaio come incognita del mercato friulano è diventato ben presto un punto fermo a cui non si può mai rinunciare. Nell’ultima uscita è andato anche in rete, con un'azione da esterno veloce, nonostante nasca come centrale robusto. A livello difensivo contiene ogni tipo di attaccante, come si è visto con Piatek e Cabral, anticipando spesso sulla propria mediana, per ripartire poi in contropiede, appoggiando sui terzini bianco neri. Il centrale d’esperienza che mancava per completare la diga, composta anche da un super Becao. 

 

Mert Muldur (Sassuolo): Sfidare di questi tempi il Napoli è positivo, visto che i partenopei vivono un momento di crisi complesso. La sofferenza maggiore arriva sulle fasce, dove i terzini azzurri fanno fatica a contenere le offensive. Ecco allora che Dionisi si affida al terzino marocchino, che più di una volta ha dimostrato di saper gestire a meraviglia entrambe le fasi. Sale con il centrocampista quando vi è da offendere e si riposiziona rapidamente in fase di copertura, senza mai lasciare sbilanciata la difesa. Manca ancora qualcosa per esplodere definitivamente, ma sta crescendo pian piano sui giusti ritmi. 

 

Pablo Galdames (Genoa): Finalmente sta trovando lo spazio che merita e che nessun altro tecnico rossoblù ha voluto concedergli in questa stagione. Un giocatore capace di inventare diverse giocate interessanti con pochi tocchi. Bravo a concludere dalla distanza, anche se spesso eccede di generosità, preferendo passaggi basici. Soffre ancora un po’ il confronto fisico, visto che deve reggere l'urto del contrasto, ma grazie alla sua presenza gli altri centrocampisti si stanno permettendo maggiori inserimenti in area, come è successo con Badelj.

 

Antonin Barak (Verona): La squadra continua a volare, segnando con continuità, ma lui si è leggermente spento dopo aver subito l’ultimo infortunio, che lo ha tenuto fuori un paio di settimane. Sembra meno in fiducia, preferisce tocchi semplici, piuttosto che le solite giocate spaziali, viste fino a gennaio. Tudor necessita dei suoi goal e questo weekend è pronto a riportarlo accanto all’area di rigore. I suoi inserimenti dentro l’area sono una delle carte vincenti del DNA veneto, visti i tanti goal emersi così questa stagione. Il coraggio lo contraddistingue: non deve perderlo al primo ostacolo. 

 

Samuele Ricci (Torino): Ritrova per la prima volta il suo passato, in cui è cresciuto diventando un calciatore promettente in tutto il panorama italiano. I primi mesi con Juric ha giocato poco, ora sta diventando un punto di riferimento. Da quando veste granata ha già subito un mutamento, specie nel farsi trovare in zona offensiva, dove in terra toscana non arrivava quasi mai. Evolverlo come pedina sia di contenimento, ma anche di inserimento può rivelarsi una mossa vincente sia per il club, sia per il ragazzo, che è indubbiamente dal futuro prolifico. 

 

Antonio Candreva (Sampdoria): Insieme al Venezia, i liguri sono la squadra più in difficoltà del momento e Giampaolo sa che sta rischiando pesantemente. Perdere anche il Derby vorrebbe dire essere risucchiati nei pressi della zona pericolosa. Il morale è basso e alcuni giocatori, come l’esterno ex Lazio, non ritrovano più i ritmi di inizio stagione. Il tecnico lo vuole riproporre offensivamente, dopo settimane in cui ha occupato una zona non sua. Se scoppia, si porta l’intero gruppo sulle spalle, considerando le sue notevoli caratteristiche offensive.

 

Federico Bonazzoli (Salernitana): Tra le cose positive di questa stagione campana, l’attaccante è tra le migliori, viste le tante reti che hanno tenuto spesso a galla la barca. Sta maturando, al seguito di diversi anni in cui non disponeva di abbastanza fiducia per potersi esprimere al meglio. Un punto fisso, su cui bisogna appoggiarsi quando la squadra manovra sulla trequarti o sulle palle alte, in cui è un vero killer dell’area. L’Atalanta sta dimostrando di essere fragile difensivamente: la punta ex Inter deve saper sfruttare non solo gli spazi, ma anche gli errori avversari.

 

Marko Arnautovic (Bologna): Il suo zampino è presente ben sette volte negli ultimi dove goal della squadra rossoblù: insomma, fa tutto lui. Anche contro l’Inter ha lasciato il segno, dimostrando di potersela giocare anche con le marcature più tese possibili. Si muove con intelligenza tra gli spazi, creando lo spazio d’inserimento per i compagni e ha imparato a segnare di testa, che è essenziale nel gioco del tecnico serbo. SI sta completando e anche se non è più un giovincello, sta attraversando uno dei migliori periodi della sua altalenante carriera.  

 

Luis Muriel (Atalanta): In questo momento complicato per la Dea bisogna saper affidare le proprie speranza di raggiungere l’Europa ad un campione. Il colombiano lo è e sa come poter mutare completamente una partita grazie ad una singola giocata. Uomo goleador, al contrario del compagno di reparto Zapata, ha dimostrato di essere impeccabile anche dagli undici metri, con la doppietta di tre giorni fa. Una partita in cui sfruttare le sue doti è essenziale, visti i pochi spazi a disposizione di cui dispone il gruppo di Gasp contro la corazzata amaranto. 

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