
Spiagge ormai pronte ad accogliere i bagnanti e i turisti, hotel che puntano al recupero di quanto perso dopo due anni di pandemia, ma anche ristoranti che possono ospitare clienti anche senza le rigide norme che avevano caratterizzato il periodo dell’emergenza pandemica.
Eppure manca chi abbia voglia lavorare proprio in bar, locali e persino in negozi in località di vacanza e non.
L’allarme arriva da Assoturismo, secondo cui la mancanza di personale mette a rischio circa 6,5 miliardi di euro di consumi.
Secondo la presidente di Federturismo Confindustria “mancano quasi 4 figure su 10”. Tra le figure maggiormente richieste (e ad oggi carenti) ci sono soprattutto barman, aiuto cuochi e personale di sala.
Il turismo in cerca di “ripartenza”
Si allentano le restrizioni, ormai ridotte all’uso della mascherina in caso di affollamento e in pochi luoghi chiusi (come i mezzi pubblici e gli aerei, in Italia), ma a minacciare la ripresa del comparto del turismo, fondamentale in Italia, ci pensa la carenza di personale: all’appello mancano circa 300mila figure. Secondo Assoturismo, se non si riuscirà a trovarle per tempo si rischia anche la perdita di 3,2 miliardi di investimenti delle imprese del comparto e 7,1 miliardi di euro di Pil.
A caccia di lavoratori
Anche dal ministero del Turismo arrivano dati che confermano l’emergenza e l’esigenza di individuare al più presto figure professionali da inserire nel settore: il Ministro Garavaglia ha parlato di un fabbisogno occupazionale di circa 300-350mila profili, mentre Unioncamere e Anpal indicano cifre anche superiori, pari a 387.720 lavoratori da impiegare entro luglio per i servizi di alloggio, ristorazione e turistici in genere.
Secondo Marina Lalli, presidente di Federturismo Confindustria, “mancano quasi 4 figure su 10 ed è bloccata la formazione dei giovani che preferiscono gli ammortizzatori sociali che rallentano il ritorno al lavoro”. A rallentare la ripresa, però, sarebbe uno stereotipo secondo cui quello del cameriere sarebbe un “lavoretto”, come indicato da Fipe-Confcommercio.