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Finlandia e Svezia sempre più verso la Nato: nuovi passi avanti

Helsinki conferma la domanda per entrare nell’Alleanza. Domani toccherà a Stoccolma. La Turchia apre, ma lancia un monito contro i curdi del partito Pkk

Finlandia e Svezia sempre più verso la Nato: nuovi passi avanti

"È una nuova era si apre". Così il presidente finlandese Saulii Niinisto. "Io, o la Finlandia, non siamo noti per nasconderci dietro un dito. È meglio dire chiaramente quanto è stato già detto, anche alla parte interessata, e questo è quello che ho fatto”, ha aggiunto il presidente in riferimento alla telefonata avuta precedentemente con Vladimir Putin.

A confermare la decisione del Paese baltico è stata la premier, Sanna Marin: "Non avremmo preso questa decisione se non avessimo pensato che avrebbe rafforzato la nostra sicurezza nazionale: pensiamo che sia la giusta decisione. La minaccia nucleare è molto seria, e non può essere isolata in una specifica regione se parliamo di armi nucleari”.

Quanto alla possibile reazione russa, la stessa Marin ha chiarito: “Siamo preparati a diversi tipi di reazioni russe. Siamo pronti e ci stiamo preparando. Quando guardiamo alla Russia, vediamo oggi un paese molto diverso da quello che abbiamo visto appena qualche mese fa. Tutto è cambiato da quando la Russia ha attaccato l'Ucraina e penso personalmente che non possiamo più credere che ci sarà un futuro di pace accanto alla Russia restando da soli”.

Intanto anche la Svezia è pronta a presentare la domanda formale domani, martedì 17 maggio.

 

Domani tocca alla Svezia

Secondo il quotidiano svedese Svenska Dagbladet la mossa formale del governo di Stoccolma arriverà domani, con la presentazione della domanda di ingresso presso la sede della Nato a Bruxelles. Prima, però, occorre un passaggio dal Parlamento svedese, previsto oggi pomeriggio. A manifestare in anticipo il proprio sostegno è già stato il Partito socialdemocratico, che guida l’esecutivo di Stoccolma: “I socialdemocratici lavoreranno quindi per garantire che la Svezia, se la domanda sarà approvata, esprima la propria riserva sul dispiegamento di armi nucleari e basi permanenti sul proprio territorio”, ha scritto il partito in un comunicato.

 

La soddisfazione della Nato

Da tempo sostenitore dell’allargamento della Nato a est, il segretario generale Jens Stoltenberg non ha nascosto la propria soddisfazione: "La decisione di entrare nella Nato da parte di Svezia e Finlandia va presa da loro. Sarebbe un momento storico e aumenterebbe la nostra capacità di difesa”.

Intanto, dopo l’iniziale “no” della Turchia da Ankara sembra arrivata un’apertura. “La Turchia non sta tentando di bloccare l'adesione di Svezia e Finlandia alla Nato”, ha chiarito il segretario generale: “Ha espresso delle preoccupazioni, sono fiducioso che troveremo una soluzione e un accordo”. Ankara, però chiede a Stoccolma di interrompere il sostegno al Pkk, il partito dei curdi, che sono considerati un’organizzazione terroristica dalla Turchia.

 

Come procede l’assedio alla Azovstal

In ogni caso, lo stesso Stoltenberg si dice "fiducioso che Kiev vinca la guerra". Mentre prosegue l’assedio all’acciaieria Azovstal di Mariupol, gli ucraini denunciano l'utilizzo di bombe al fosforo sulla struttura, mentre Mosca afferma che l'acciaieria non può essere tema dei negoziati. Nelle ultime ore sono caduti nuovi missili su Leopoli, ma gli ucraini contrattaccano da Kharkiv e secondo gli 007 di Londra l'offensiva nel Donbass "ha perso slancio" e la Russia avrebbe perso "fino a un terzo delle truppe".

I segnali di un possibile “debolezza” russa, però, non devono far pensare che il Cremlino sia pronto a cedere, anzi: secondo il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, "i russi si preparano a nuovo attacco" sulla regione".

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