Le pagelle del trentasettesimo turno

Lo scudetto? Quasi fatta per il Milan, ma si decide all’ultimo respiro

Manca una sola gara alla fine, e la classifica non ha ancora decretato le posizione definitive di tante squadre. Stasera Juventus-Lazio e Fiorentina-Samp

Lo scudetto? Quasi fatta per il Milan, ma si decide all’ultimo respiro

La penultima giornata di campionato regala ancora grandi emozioni, anche se per qualcuno lil destino è ormai scritto. Infatti Genoa e Venezia sono ufficialmente retrocesse in Serie B, con una tra Salernitana e Cagliari che si giocherà la permanenza nel prossimo weekend. Vince sia il Milan che l’Inter, così come il Napoli, che saluta il capitano Insigne. Juric ottiene i tre punti nella sua Verona, lo Spezia si salva ad Udine. Il Sassuolo invece si aggiudica il derby emiliano.

 

Le pagelle 37^ settimana di Serie A: le Bocciate

Genoa voto 4,5:Alla fine è arrivara l'aritmetica retrocessione in Serie B, a distanza di tanti anni si apprestano a lasciare la massima serie. Giocano una gara difficile, in un Maradona stra colmo per Insigne. Nella prima frazione riescono a difendersi, ma davanti sono pressoché inesistenti e probabilmente è stata questa la grande mancanza del grifone. Nella ripresa tentano di aprirsi di più, subendo però un uno-due che di fatto chiude la partita. Blessin ha portato anima e coraggio, ma non è bastato con una rosa dalle qualità tecniche troppo ridotte. 

 

Cagliari voto 5: Che la nuova gestione tecnica abbia portato una botta di aria fresca alla rosa è palese, visto che i sardi stanno mettendo in mostra prestazioni sicuramente di livello. La partita da subito si è messa in salita, ma nonostante il doppio svantaggio, non mollano, sfiorando più volte il pareggio. Si giocano tutto in novanta minuti, anche se ormai non dipende più da loro. Probabilmente la panchina di Mazzarri è durata più del previsto: un cambio più repentino avrebbe portato probabilmente altri risultati.

 

Hellas Verona voto 5: Una delle partite più complicate della stagione, proprio contro l’ex Juric, contro cui quest’anno sono arrivate due sconfitte. Faticano ad imporre il gioco classico, basato su tante occasioni e fluidità della manovra, risultando più macchinosi. Senza Barak perdono tanto, specie a livello di inventiva, dove peccano nel ricercare l’azione vincente. O comunque un’alternativa per avvicinarsi ai pressi dell’area di rigore avversaria. Record di punti rinviato all’ultima giornata.

 

Udinese voto 5: Ci si aspettava di più a livello di atteggiamenti, specie per il vantaggio acquisito dopo pochi minuti. Da lì si perdono completamente, facendosi inglobare dalla morsa ligure, quasi insuperabile difensiva. In una giornata no gli attaccanti, soprattutto Deulofeu, che trova il primo spunto interessante a fine partita, in pieno recupero. Dietro ballano troppo, i problemi fisici di Marì condizionano la retroguardia, da cui emergono delle fragilità mai viste sotto la guida di Cioffi. In ogni caso questa prestazione non macchia l’ottimo percorso generale. 

 

Atalanta voto 5: Rispetto alle ultime prestazioni, hanno affrontato a viso aperto una big del campionato, non piegandosi ad un pubblico spaventoso. Si fanno pizzicare su due ripartenze, in cui magari avrebbero potuto gestire meglio gli spazi. Creano poco, con il solo Muriel che riesce a rendersi pericoloso in mezzo ai due centrali rossoneri. Malinowski ancora una volta non incide, la sua altalenanza non aiuta il gruppo nel mantenere l’equilibrio in mezzo al campo. Pasalic troppo timido: ha le qualità per fare male a tutte le squadre. Ringraziano Mourinho per avere ancora una possibilità europea. 

 

Bologna voto 5: Alla fine questa stagione non si può valutare positivamente e questa discesa finale, dal ritorno di Mihajlovic in panchina, non è giustificabile. Eccessivamente confusi sulle marcature, soffrono anche sulle fasce, dove subiscono goal da entrambi i lati. In avanti non esistono, con il solo Orsolini che pare poter inventare qualcosa. Devono rifondare le basi, per capire realmente se vi sono le possibilità di raggiungere il salto di qualità. Ad oggi rimangono in mezzo al mare.

 

Le pagelle 37^ settimana di Serie A: le Sufficienti

Roma voto 6: È difficile commentare un pareggio al seguito di quarantasei conclusioni e quattro legni. I ragazzi di Mourinho ci provano in ogni modo, trovando davanti però un “muro di sfortuna” praticamente insuperabile. Anche con l’uomo in più, non sfruttano al massimo i tanti spazi a disposizione, fallendo occasioni in maniera grossolana, specie gli attaccanti come Abraham, davvero impreciso sotto porta. All’ultimo minuto rischiano addirittura di farsi battere, ma Cristante salva in extremis. L’Europa è a rischio, almeno in campionato: a Torino i tre punti sono obbligatori. Forse la testa è già a Tirana. 

 

Venezia voto 6: Il primo verdetto di questa Serie A è la retrocessione matematica dei veneti, che dopo un girone d’andata positivo, si sono persi in un limbo degli orrori. In queste due giornate finali si sono dimostrati diversi, più spavaldi e tranquilli, ma il tempo ormai è già finito. Ripartire in futuro da alcune pedine lanciate da Soncin, per tornare il più velocemente possibile nella massima categoria. Il pareggio contro Mou rimane comunque una soddisfazione per l’allenatore emergente: peccato per quella rocambolesca occasione sprecata sull’ultima palla della gara.

 

Empoli voto 6: Lasciano aperte le speranze del Cagliari in una gara, che per loro non ha avuto particolari pressioni. L’eroe di giornata è senza dubbio Vicario, che si mette in luce con quattro interventi da paura, incluso il rigore a dieci minuti dalla fine. A fine partita ha dichiarato che fa un grande tifo per i suoi ex compagni sardi. Insomma missione riuscita, il suo futuro però oltre a questo merita davvero una grande piazza. In rete Cutrone, che ha attraversato l’ennesimo campionato difficile. Ricominciare con Andreazzoli è obbligatorio.

 

Salernitana voto 6: Ad un passo dal sogno. Anzi, ad undici metri. Perotti tradisce, forse sul penalty più importante della sua carriera, rimandando il discorso salvezza all’ultima giornata. Il pubblico è da brividi, quasi novemila persone in trasferta per supportare un vero e proprio miracolo. A metterci la pezza ci pensa Bonazzoli con una rovesciata che ormai fa parte del suo bagaglio personale, visto che è al terzo centro in questo modo, quest’anno. La passione e il cuore contraddistingue questo gruppo, che deve però giocare la gara della vita contro l’Udinese tra sette giorni. 

 

Le pagelle 37^ settimana di Serie A: le Promosse

Torino voto 8: Una prestazione importante, che migliora la classifica in una stagione rivoluzionaria. Un anno fra squadra è stata a rischio retrocessione, con Juric in panchina invece le cose sono cambiate e il progetto futuro è di grande interesse per tutti. Valorizza la fase difensiva, dove anche a Verona subisce pochissimo e attacca con dei talenti come Brekalo e Praet, capaci di tirare fuori dal cilindro reti impressionanti. Belotti lotta come un leone, sacrificandosi anche dietro: un giocatore che merita in ogni caso, qualsiasi sia la scelta del rinnovo, per l’amore che ha dimostrato al mondo granata. 

 

Napoli voto 8,5: Una vittoria larga nella giornata dell’addio di Insigne. Faticano i primi venti minuti, poi Osimhen la sblocca, indirizzando la gara su una sola strada, quella partenopea. Il capitano mette a segno il raddoppio su calcio di rigore, salutando così la sua gente. A chiudere i giochi ci pensa uno strabiliante Lobotka, con un'azione personale di alto livello. Se non avessero perso tanti treni per strada, si sarebbero trovati dalla loro parte tutte le condizioni migliori per lottare sino alla fine per lo scudetto. Spalletti rimane comunque in dubbio.

 

Spezia voto 8,5: Finalmente ottengono la meritata salvezza, per una stagione tutto sommato positiva. L’arrivo di Motta ha portato qualità al gioco dei liguri, che pian piano si sono imposti su tanti campi della Serie A, anche di alto prestigio. Sugli scudi Verde, che è il perno chiave degli schemi bianconeri, che girano intorno alle sue giocate. Bene anche Gyasi, che sta trovando maggiore continuità sotto porta. Con il mercato che si sblocca, potrebbero finalmente rilanciarsi, con salvezze decisamente più tranquille.

 

Sassuolo voto 8,5: In tasca anche il derby emiliano, per riscattarsi dal pesante tris subito nella gara d’andata. In goal subito il giovane Scamacca, che raggiunge i quindi goal che ha prefissato ad inizio anno. Favoloso Berardi, sia nella prestazione, che nella rovesciata geometrica che chiude i conti a metà secondo tempo. Concedono pochissimo, giocando più estesi e con un’intensità alta. Rimangono alcuni rimpianti per aver perso punti europei, ma se gestiscono il prossimo mercato con intelligenza, Dionisi può avere tutte le migliori intenzioni per riprovarci. 

 

Inter voto 8,5: Entrano in campo con il giusto atteggiamento, schiacciando gli avversari sin dai primi minuti. Sbloccano la gara con Darmian, che lo scorso anno mise a segno il goal scudetto proprio con i sardi. Poi il solito Perisic, che gioca l’ennesima gara superlativa, con ulteriore assist in bacheca. Infine la chiude Lautaro, dopo venti minuti di sofferenza in seguito al raddoppio, dove i padroni di casa sfiorano più volte il pari. Si attende l’ultima giornata, ma i rimpianti di sicuro non possono mancare, dopo una stagione comunque fantastica. 

 

Milan voto 9: Ad un punto dalla gloria, rimangono concentrati, nonostante la pizza ormai sia impazzita. Di fronte ad ottanta mila persone mettono in luce una prestazione di cuore, dove faticano inizialmente a trovare spazio, appoggiandosi poi sui propri top player. Leao la sblocca, mettendo così la gara in discesa, Theo invece la chiude, con un coast to coast da brividi. Pioli è ad un turno da un obiettivo che forse, sette mesi fa, non è sembrato possibile per nessuno. Il Diavolo sta per prendersi non solo Milano, alla faccia dei cugini, ma anche l’intera Italia. 

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