Punto partita

Craxi, strappo nella coalizione di governo. M5S ancora più indebolito

Forza Italia si prende la presidenza della commissione Esteri. Conte: “La maggioranza esiste solo sulla carta”. Letta: “Troppi incidenti, così si deraglia”.

Craxi, strappo nella coalizione di governo. M5S ancora più indebolito

L’elezione di Stefania Craxi alla presidenza della commissione Esteri del Senato sancisce la debolezza politica di un Movimento Cinque Stelle non solo poco compatto, ma a tratti persino sprovveduto. Dopo la vicenda dell’ex presidente Petrocelli, filo-putiniano, il tentativo disordinato di ripristinare un proprio rappresentante a capo di una delle mini-assemblee parlamentari più importanti di Palazzo Madama ha portato ad un rovesciamento della maggioranza e il centrodestra a ricompattarsi. Hanno votato per la figlia di Bettino Craxi, esponente di Forza Italia, oltre agli azzurri la Lega e Fratelli d’Italia insieme a 3 senatori del gruppo Misto. Si è astenuto Pier Ferdinando Casini, senatore del Pd. I voti di dem, Leu e 5Stelle non sono stati sufficienti per eleggere il candidato contiano del Movimento, il senatore Ettore Licheri. Ma su come siano andate davvero le votazioni rimangono i dubbi perché non tutti hanno rispettato gli accordi. 

 

La reazione furibonda del Movimento con la convocazione immediata del Consiglio nazionale straordinario da parte di Giuseppe Conte è stata quasi scontata. “L’attuale maggioranza esiste solo sulla carta, non nella realtà del confronto quotidiano”, ha dichiarato l’ex premier. “Registriamo come ormai sia venuto meno anche il più elementare principio di leale collaborazione. Di fatto si è formata una nuova maggioranza che va da Fratelli d’Italia a Italia Viva”. Poi ha chiamato in causa direttamente Mario Draghi: il presidente del Consiglio “era stato avvertito già ieri. Spetta a lui la responsabilità tenere in piedi questa coalizione. Prendo atto che M5s, Pd e Leu hanno un atteggiamento responsabile con i cittadini, mantengono i patti, altri no”.

 

Il clima tra i pentastellati è tesissimo. E’ mancata condivisione tra le due aree di punta, quella di Conte e quella che fa riferimento al ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, che avrebbe voluto Simona Nocerino in lizza per la presidenza della commissione. Il risultato è che si è andati al voto senza un’intesa con gli alleati e nel segreto dell’urna il centrodestra non si è lasciato scappare l’occasione, trovando sostegno anche al di fuori della propria coalizione. Il nervosismo è palpabile. E’ stata rinviata a stamane la riunione per l’elezione dei due vicepresidenti e dei due segretari della commissione. Avrebbe dovuto tenersi ieri ma i rappresentanti grillini hanno disertato i lavori. Ettore Rosato di Italia Viva ammette che il suo partito ha votato scheda bianca e invita i Cinque stelle a non scaricare le “responsabilità su altri”.

 

Ma per il Pd la responsabilità è altrove: “Noi siamo stati leali, è evidente che c’è stata una forzatura della destra interna alla maggioranza”, che ha compiuto “un errore” aggiungendo “tensioni ed elementi di rottura. Nel corso della giornata la compattezza” della coalizione che sostiene l’esecutivo “ha fatto un gradino in giù. C’è bisogno di un governo chiaro e coeso, non di tensioni ulteriori”. Il leader del Nazareno è preoccupato: “gli incidenti si stanno accumulando e quando sono troppi possono far deragliare la macchina del governo. Serve una seria messa a punto della situazione. Abbiamo gli occhi del mondo di fronte”.

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