"Liberate Elena. Non fategli del male, lasciatela in qualche posto, anche vicino una chiesa in modo che la sua famiglia possa riabbracciarla! I bambini non si toccano! Tornate indietro sui vostri passi, prima che sia troppo tardi. Abbiate un minimo di pietà per questa bambina". È intervenuta anche Piera Maggio, madre di Denise Pipitone (scomparsa a Mazara del Vallo nel 2004), per lanciare un appello ai rapitori della bambina, sequestrata ieri in un piccolo centro in provincia di Catania, in Sicilia.
Gli inquirenti indagano e, secondo le ultime indiscrezioni, dietro al gesto potrebbero esserci dissidi familiari.
Il sequestro: la ricostruzione
A lanciare l’allarme è stata la madre della bambina, che compirà 5 anni a luglio. La piccola era in auto con lei a Piano Tremestieri, frazione di Tremestieri etneo nel catanese, quando è stata avvicinata da tre uomini incappucciati che avrebbero prelevato la piccola. La madre ha denunciato il rapimento ai carabinieri, che ora indagano per verificare la ricostruzione, anche analizzando i filmati delle telecamere in zona.
Due scatti della bimba sono stati diffusi in serata dalla Procura perché ritenuti utili alle indagini. Una delle due foto, di ieri, ritrae la piccola in un'immagine riflessa, con una maglietta a maniche corte bianca e un paio di pantaloncini gialli.
La Procura di Catania ha aperto un'inchiesta. I militari dell'Arma hanno anche già ascoltato diverse persone informate sui fatti, compresi genitori e familiari della bambina. I Ris hanno anche effettuato rilievi su alcune auto ritenute in qualche modo coinvolte nelle indagini. Secondo quanto trapela dagli inquirenti, si potrebbe "escludere la finalità di riscatto" così come il coinvolgimento della malavita organizzata. Diversi posti di blocco sono stati organizzati fin da ieri pomeriggio nella zona dei paesi etnei.
La notizia sui social
La notizia è apparsa in un primo momento sui social, dopo una serie di post su Facebook nei quali si poteva leggere che sarebbero state "tre le persone, incappucciate a bordo di un'auto di cui non si conosce targa e colore" ad aver rapito "intorno alle ore 15" di oggi "la bimba". La notizia è anche accompagnata dalle generalità e da una foto della piccola. La Procura etnea successivamente ha confermato il rapimento, consentendo di diffondere generalità e foto per l’urgenza di poter ritrovare la bambina.
Secondo quanto raccontato dai vicini di casa, madre e padre si stavano separando, anche se fino a qualche tempo fa sembra vivessero insieme ai nonni della bimba.
Il Sindaco: “Sono ore di grande ansia”
Sotto shock il paese dove vive la piccola Elena: “Sono ore di grande ansia per la nostra comunità e sono personalmente sconvolto da questa notizia. Ho parlato più volte in queste ore con il capitano dei carabinieri della tenenza di Mascalucia al quale ho chiesto maggiori dettagli e notizie. Le uniche cose che mi ha riferito che stanno indagando”, ha spiegato il sindaco di Mascalucia, Enzo Magra.
“Personalmente – ha aggiunto il primo cittadino - mi sono messo a disposizione per ‘aiutare’ le ricerche anche tramite la protezione civile, i volontari, ma mi è stato riferito che non si tratta di smarrimento o di fuga bensì di altro, probabilmente, dinamiche familiari”.