voti agli azzurri

Nations League, le pagelle: Germania forza cinque, Italia annichilita

Gli Azzurri subiscono una sonora sconfitta in casa tedesca, a causa di una formazione iniziale che ha lasciato molto a desiderare: troppa inesperienza?

Nations League, le pagelle: Germania forza cinque, Italia annichilita

La Nazionale di Mancini tocca definitivamente il fondo, subendo un sonoro 5-2 in casa della Germania. Una retroguardia da brividi, che commette errori da seconda categoria, favorendo così il dominio dei tedeschi. Serata da dimenticare anche per Donnarumma, che mette a segno l’ennesima sbavatura su possesso palla: solito passaggio all’avversario, che a tu per tu non perdona. A centrocampo si dorme, non ci sono né soluzioni offensive né una copertura adeguata alla difesa, che si ritrova continuamente in inferiorità numerica.

 

Una sconfitta storica, che al di fuori della competizione, rimane dolorosa per l’importanza. Una rivalità grande come quella con i tedeschi merita prestazioni importanti e soprattutto, rispetto per i tifosi, che sono arrivati fino alla Borussia Arena per vedere una partita alquanto imbarazzante. Un giro di auto critica e testa alla prossima stagione.

 

Germania-Italia 5-2, le pagelle degli Azzurri:

Gianluigi Donnarumma voto 4: In un primo momento avremmo potuto anche mettere da parte i goal presi, visto che sui primi tre ha poche responsabilità. Anzi, riesce pure a metterci qualche pezza sulle tante conclusione dei tedeschi. Le ultime due reti però, soprattutto l’ultima, commette errori imperdonabili: in più occasioni rischia con i piedi e a forza di insistere, alla fine, gli avversari colgono l’attimo giusto per punire. Cinque goal non si vedevano da quella mattinata di Bergamo. 

 

Leonardo Spinazzola voto 4: Una prestazione onestamente disastrosa, seppur le giustificazioni possono essere mille a suo favore: dalle condizioni ancora fragili alla poca abitudine di giocare al massimo dell’intensità. Non è facile recuperare da un infortunio lungo, ma gli errori commessi nella serata tedesca sono davvero pesanti. È tra i principali colpevoli su almeno due reti, in cui a livello di marcatura pecca e non poco. Non è preciso nell’uscire palla al piede e quando cerca di rinviare, regala spesso la sfera agli avversari. Una prestazione buia.

 

Alessandro Bastoni voto 4,5: Una partita da strapparsi i capelli da parte del centrale nerazzurro, che per distacco vive la serata più complessa della sua carriera. Inizia procurando il rigore del due a zero, continuando poi nel secondo tempo con errori da brividi. Perde l’uomo sul quarto goal e tiene in gioco Werner sul quinto. Insomma, riesce a sbagliare tutto, risultando completamente spaesato. Mezzo punto in più per il gol, che non salva però minimamente la serata da horror.

 

Gianluca Mancini voto 4,5: Anche lui vive una serata nera, come il resto della difesa, commettendo tanti errori: nel suo caso specifico molti a causa della tensione e l’eccessiva foga. Un giocatore emotivo, che appena ha visto cadere la barca è sprofondato ancora di più, regalando praticamente la rete del tris. A livello di impostazione non è preciso, si precipita troppo a cercare l’uomo in avanti. 

 

Davide Calabria voto 5: Un po’ meno disastroso rispetto alla zona opposta alla sua, anche se non regala certo perle di saggezza. Si propone raramente in avanti, rimanendo continuamente schiacciato all’indietro. Questo aiuta gli avversari a prendere campo, mandando di fatto in inferiorità numerica la retroguardia azzurra. Insiste con il palleggio arretrato anche quando tutto è perduto, risultando quasi irritante in alcune sue scelte. Seppur sia più preciso con i piedi, rimane una bocciatura piena.

 

Davide Frattesi voto 5: Se nella scorsa gara abbiamo parlato di grande intensità e spunti intriganti, stavolta non risponde presente alla fiducia di Mancini: praticamente invisibile. Non sembra sereno, faticando parecchio a contenere i centrocampisti tedeschi in campo aperto. Non affonda mai il colpo in mezzo all’area, dove arrivano cross a vuoto da parte dei terzini azzurri. Viene velocemente sostituito dal tecnico, che ha sperato per un tempo di vederlo protagonista. 

 

Nicolò Barella voto 5,5: A livello di presenza tecnica fa davvero poco, se non qualche conclusione dalla distanza. Sull’impegno però, perlomeno, cerca di dare il massimo, incitando i compagni a rimanere attenti, nonostante il predominio dei tedeschi. Cerca di essere prorompente in mezzo, ma si ritrova in una mediana fragile, che soffre enormemente a livello fisico. SI vede che è un leader quando a fine gara corre insieme a dieci fantasmi: merita una pausa dopo una stagione molto impegnativa. 

 

Bryan Cristante voto 6: Tra tutti è il solo a provarci realmente, portando qualcosa al centrocampo azzurro. Perlopiù a livello difensivo, dove spesso e volentieri si fa trovare pronto nell’anticipare le palle in orizzontale dei tedeschi, consentendo così una ripartenza veloce al gruppo. Ci prova ben due volte di testa, non andando lontanissimo dalla porta e si sacrifica da centrale quando Bastoni è fuori condizione. È giusto che almeno lui prenda la sufficienza, specie per le tante critiche a cui è abituato da qualche anno. Forse ingiustamente.

 

Wilfred Gnonto voto 5,5: L’applauso per il goal se lo merita tutto, perché è raro che un ragazzo della sua età, appena diciottenne, riesca a lasciare così velocemente il segno in maglia azzurra. Se dobbiamo però valutare la prestazione in generale vi è poco da salvare, specie nei pericoli sull’esterno, dove manca completamente per tutta la gara. È solito infilarsi dietro agli avversari, però questa volta invece preferisce abbassarsi, non dando soluzione in questo modo ai suoi compagni che devono cercare strade alternative.

 

Giacomo Raspadori voto 5: Ha l’occasione di essere il punto di riferimento dell’attacco azzurro, ma non sfrutta minimamente la chance. Dopo pochi minuti sbaglia una rete semplice, seppur sia bravo a liberarsi, non riesce ad insaccare da pochi passi. A livello di sponde fa poco e nulla, rimanendo talvolta fuori dal gioco. Una pedina indubbiamente talentuosa, nulla da dire, che deve però ragionare di più sui movimenti in campo, seppur a livello fisico non sia facilitato. 

 

Matteo Politano voto 4,5: Esce al 43esimo del primo tempo a causa di una prestazione particolarmente sottotono, in cui commette tante sbavature, non risultando quasi mai preciso in avanti: tra sponde errate, tiri sballati e pochissimi movimenti senza palla, risulta praticamente un fantasma per la manovra azzurra. Sembra fisicamente fuori condizione e probabilmente sta vivendo in generale un momento calcistico di grande confusione: deve ritrovarsi, anche perché le sue doti tecniche possono essere importanti.

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