Nella morsa del caldo

Emergenza siccità: il Po in secca. Verso il razionamento dell’acqua

Il grande fiume scende di 7 centimetri ogni 24 ore. Si va verso la riduzione dei consumi agricoli e civili. Le previsioni del fine week end con ancora sole

Emergenza siccità: il Po in secca. Verso il razionamento dell’acqua

La morsa del caldo non dà tregua e la conseguenza più diretta è l’allarme siccità che sta interessando un po’ tutto il nord Italia. A preoccupare sono i livelli del fiume Po, che cala ogni giorno di 7 centimetri.

I quantitativi d’acqua attuale sono quelli che generalmente si registrano a fine luglio, dunque in un periodo più inoltrato dell’estate.

Da qui l’emergenza, che è già scattata in alcuni comuni.

In particolare, le Amministrazioni di 125 comuni (situati tra la provincia di Bergamo e un'area del Piemonte) hanno già emanato ordinanze per razionare il consumo idrico nelle ore notture.

Ora anche in Emilia Romagna si corre ai ripari.

 

Emergenza siccità, verso il razionamento idrico

I primi provvedimenti sono arrivati nelle scorse ore anche in provincia di Ferrara, dove è stato chiesto di prelevare meno acqua possibile, in un bacino che riguarda circa 250mila persone. Al momento restano buone, invece, le scorte della diga di Ridracoli immagazzinate in autunno, anche se i livelli sono inferiori a quelli della media de periodo. Il razionamento dell’acqua riguarda i campi agricoli, proprio durante il periodo di maggior bisogno di acqua per le colture, tanto che qualcuno inizia a pensare di abbandonare gli appezzamenti. In questo quadro le previsioni meteo sono all’insegna di nuove giornate di caldo.

 

Le previsioni per il fine settimana

L’ondata di calore che sta investendo l’Europa e l’Italia pare che sia destinata a proseguire almeno per tutto il fine settimana. Il motivo è legato alla presenza dell'anticiclone africano che rimane al momento posizionato con i suoi massimi sul Mediterraneo centro-occidentale. In Spagna la colonnina di mercurio ha segnato e continuerà a segnare in media 40 gradi, così come in alcune zone delle Francia. Ma la bolla di caldo si muove lentamente verso l’Italia dove, secondo le previsioni degli esperti, le temperature continueranno ad aumentare, pur rimanendo leggermente inferiori a quelle registrate negli altri due Paesi.

I picchi dovrebbero registrarsi, tuttavia, al Nordovest, in Sardegna e nelle regioni centro-settentrionali tirreniche, arrivando a 35/37°C, con afa piuttosto intensa. Al Sud, invece, il caldo sarà più contenuto grazie a correnti settentrionali che investiranno in particolare il medio Adriatico e il Sud peninsulare, con le massime che oscilleranno intorno a 27/30°C.

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