Calciomercato

Il mercato da “Conference League”: ecco chi lotta per un posto europeo

Tra la rifondazione della Dea, le ambizioni di Cioffi al Verona, la continuità di Juric e la doppia competizione per la Fiorentina, il mercato si infiamma.

Il mercato da “Conference League”: ecco chi lotta per un posto europeo

Il calciomercato inizia ad infiammarsi e nonostante l’apertura ufficiale sia il 1 luglio, tante trattative sono già in fase avanzata: con il campionato che inizia a metà agosto, le rose devono essere perfezionate il prima possibile, per poter giungere alla prima giornata con la squadra praticamente al completo. Le big si stanno muovendo in maniera importante, portando a casa anche nomi grossi, come Lukaku all’Inter o Pogba alla Juventus. Insomma, un salto in avanti per il nostro paese, che a piccoli passi cerca di allinearsi con il livello degli altri tornei continentali, con la speranza in seguito di avere maggiore successo nelle coppe europee. Da quando è stato aggiunto il settimo posto, valido per l'accesso alla Conference League, diversi club sono stati richiamati all’attenzione, visto che si tratta di una competizione più o meno alla portata di tutti.

 

Non è un caso che la Roma sia riuscita a portare a casa la coppa nella prima edizione assoluta, ridando un po’ di spolvero europeo alla nostra Italia, da anni schiacciata in Champions e Europa League. Avere a disposizione un torneo che dia la possibilità di poter realmente giocare è uno stimolo grosso, specie per chi, ogni anno girovaga a metà classifica.

 

Nella prossima edizione è pronta a rappresentarci la Fiorentina di Italiano, dopo aver ottenuto la settima posizione negli ultimi novanta minuti di campionato. Un club che dispone di un organico competitivo, ma ancora incompleto, soprattutto se pensiamo alle pedine che non hanno potuto riscattare e che non fanno parte della squadra del futuro. Insomma alcuni tasselli sono da sistemare e anche in fretta, visto che devono affrontare i playoff a metà luglio, per raggiungere i gironi. Ma chi è realmente pronto a giocarsi quel settimo posto nella prossima stagione? Almeno inizialmente sono quattro le squadre che possono, sulla carta, darsi battaglia per giungere a quel tipo di posizionamento: oltre alla Viola, anche la Dea di Gasperini, l’Hellas Verona di Cioffi e il Torino di Juric.

 

Ovviamente possono emergere delle novità, come il Sassuolo o il Bologna, ma ad oggi possiamo solo affidarci a ciò che i club italiani hanno messo in mostra negli ultimi mesi, creando di fatto una sottospecie di griglia iniziale. Quale tipo di mercato sono pronte ad affrontare dunque questi quattro club per lottare realmente per l’Europa?

 

Il mercato per l’Europa

Atalanta (confermato Gasperini): Fino a un anno fa potevamo parlare di quarto posto o addirittura di scudetto, ma l’ultima annata ci ha disegnato una Dea a fine ciclo, bisognosa di una nuova strada da cui ripartire. Non è un caso che a distanza di anni non siano neanche riusciti ad ottenere il settimo posto, risultando meno efficaci ed equilibrati rispetto a ciò a cui ci hanno sempre abituato.

Il calcio è una ruota che va avanti e se qualcuno non si adatta all’evoluzione è difficile rimanga al passo con la concorrenza. Il “Gasp" ha alzato la voce, incitando la dirigenza a ricreare la squadra su fondamenta diverse. Insomma, una nuova colonna vertebrale per i bergamaschi. Dopo gli addii di Ilicic, Gosens, Gomez, Gollini e altre pedine “dell’Atalanta dei sogni”, bisogna appoggiarsi su nuovi riferimenti, che possano realmente fare la differenza.

 

Sembrerebbe in vendita anche Muriel, che però ad oggi ha offerte solo dalla Francia e lui preferirebbe rimanere comunque in Serie A. Il sostituto in caso sarebbe comunque Lookman, giocatore del Lipsia richiesto esplicitamente dal tecnico piemontese. La trattativa però, senza una cessione, non può decollare. Si cerca di vendere Carnesecchi alla Lazio, ma ad oggi è ancora un tira e molla molto duro, specie perché bisogna trattare con Lotito.

 

Bisogna dunque aspettare ancora per i grandi colpi, ma nel mentre si stringe per due giocatori che potrebbero crescere tra le fila nerazzurre: Cambiaso del Genoa e Ilic del Verona. Il primo è vicino alla chiusura per una cifra vicina ai sette milioni di euro, per il secondo invece manca l’accordo con il giocatore, che ha club interessati a lui anche in Germania e in Spagna. Insomma, tanta gioventù, ma già preparata ad affrontare un campionato complesso come quello italiano. 

 

Fiorentina (confermato Italiano): Dopo una lunga trattativa è finalmente ufficiale: Italiano è l’allenatore del futuro, almeno fino al 2024. Dopo alcuni disguidi con la società, legate perlopiù al mercato, le due parti si sono venute incontro, trovando l’accordo definitivo. Ma quali sono i progetti per affrontare nuovamente l’Europa, a distanza di anni?

Purtroppo la rosa ha perso due pezzi essenziali, come Torreira e Odriozola, entrambi rientrati nei club di appartenenza, con poche chance di rivestire la maglia viola. I sostituti ad oggi non sono ancora chiari, visto che non è semplice sostituire degli elementi che componevano la colonna vertebrale della squadra. In porta si tratta con Milinkovic-Savic del Torino, che è molto vicino, in prestito con diritto di riscatto.

Un colpo importante, specie per la manovra, che può dunque vantare di un numero uno ben dotato tecnicamente. In mezzo al campo, sempre in tema granata, si tratta Mandragora, che ha già dato disponibilità per raggiungere Firenze. Trattare con Agnelli non è semplice, ma la cifra richiesta di 10 milioni di euro può essere facilmente raggiunta.

Insieme a lui dovrebbe arrivare Amiri dal Genoa, anche nel suo caso in prestito con obbligo di riscatto, legato alle presenze. Due elementi che non sono simili a Torreira, come caratteristiche, ma che possono portare importanti qualità tecniche alla rosa. Davanti il sogno è Jovic, che desidera raggiungere Italiano per rimettersi in gioco, dopo anni di buio a Madrid: il nodo ad oggi rimane l’ingaggio, ma è una trattativa che può essere portata a termine. 

 

Hellas Verona (nuovo all. Cioffi): Un cambio inaspettato in panchina, dopo che nella passata stagione, Tudor ha trascinato la squadra a pochi punti dal settimo posto. La società non ha trovato l’intesa sul piano futuro con il tecnico ex Juventus, affidandosi dunque alla novità Cioffi, che in pochi mesi ad Udine ha saputo stupire, con un gioco spumeggiante, portato all’offensiva.

Insomma, ideale per la natura del club, che lo scorso anno è riuscito ad arrivare in fondo con addirittura tre elementi sopra la doppia cifra. Come si ricostruisce il gruppo dopo l’addio dello “Jugoslavo alto”?

In primis, bisogna far fronte alle tante offerte per i tre pupilli, Caprari, Barak e Simeone. Il primo è stato confermato dalla dirigenza e con ogni probabilità farà parte della prossima spedizione veneta. Sugli altri due ci sono ricche offerte dall’estero, specie per il figlio d’arte, che è particolarmente apprezzato da Arsenal e West Ham.

In entrata per ora si muove poca roba, visto che per adesso le trattative più importanti riguardano le uscite: nello specifico Cancellieri alla Salernitana e Ilic all’Atalanta. Due operazioni ancora lontane dalla conclusione, ma che nei prossimi giorni potrebbero raggiungere il definitivo accordo. Setti sta lavorando in grande segreto anche se il primo colpo potrebbe arrivare dalla Serie B. Parliamo di Henry del Venezia, che lo scorso anno si è messo in mostra, nonostante la retrocessione. Vi è ancora distanza sull’accordo, almeno di tre/quattro milioni tra domanda e offerta. Un elemento stimato dalla dirigenza gialloblù, che gradirebbe tornare subito nella massima categoria italiana. Le cessioni in ogni caso sapranno indirizzare con maggiore precisione il mercato in entrata.

 

Torino (confermato Juric): Il club di Cairo tra tutti in Serie A è quello destinato a subire maggiori mutazioni, viste le tante partenze in vista della prossima stagione. Partendo ovviamente da Belotti, che nonostante abbia lasciato una piccola speranza ai tifosi, sembra ormai lontano dal mondo granata: per il capitano non ci sono grandi offerte, ma sembra deciso a cambiare aria, specie per il rapporto burrascoso con la dirigenza. Insieme a lui ha mollato anche Brekalo, in maniera abbastanza inspiegabile e incoerente, viste le dichiarazioni rilasciate prima dell’ultima giornata. Pobega e Mandragora invece sono tornati ai club di appetenza ed è difficile immaginare che possano nuovamente vestire il granata, visti i prezzi alti richiesti da Milan e Juventus.

Infine Bremer, che ha già salutato in un'intervista la squadra, spiegando che il suo sogno è giocare la Champions League. insomma, tutto da rifare o almeno gran parte del lavoro iniziato lo scorso anno. Avere Juric in panchina è necessario per tenere alte le pretese e il club si sta muovendo con intelligenza per assicurarsi dei validi sostituti. Il più vicino è Solet del Lipsia, difensore centrale classe 2000, che ha già un accordo con Vagnati. Nei prossimi giorni è previsto un incontro tra le società per chiudere l’operazione. Poi bisogna discutere della fase offensiva, dove rimane viva la trattativa per riportare Praet in granata dal Leicester. Si parla di una cifra intorno ai 10 milioni di euro.

Il sogno davanti rimane Pinamonti, ma si tiene d’occhio sia Joao Pedro, che Petagna. Infine, al posto di Brekalo potrebbe sbarcare Vlasic dal West Ham, seppur abbia un valore intorno ai 20 milioni di euro. Tante trattative, ancora però non concluse: appena Bremer e Belotti saranno ufficialmente lontani da Torino, si scatenerà il mercato granata. 

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