Secondo turno di voto

Ballottaggio per le amministrative: seggi aperti. Incognita affluenza

Urne aperte fino alle 23, poi lo spoglio delle schede. Le attenzioni sono puntate sulle sfide a Verona, Parma e Catanzaro. Sono 65 i Comuni al voto

Ballottaggio per le amministrative: seggi aperti. Incognita affluenza

Gli italiani tornano a votare, questa volta senza più il referendum sulla giustizia a far discutere. Dalle urne in questo caso usciranno i Sindaci di 65 Comuni dove si è tornati ai seggi per il ballottaggio: 59 nelle regioni a statuto ordinario (di cui 1 inferiore a 15.000 abitanti), 6 nelle regioni a statuto speciale (di cui 1 inferiore a 15.000 abitanti).

 

Quali sono le sfide principali

Le sfide più importanti, sulle quali anche la politica nazionale punta le attenzioni, sono a Verona, Parma e Catanzaro. Sono invece 13 i Comuni capoluogo sono 13, di cui solo Catanzaro è capoluogo di regione. Gli altri sono Alessandria, Cuneo, Como, Monza, Verona, Gorizia, Parma, Piacenza, Lucca, Frosinone, Viterbo e Barletta. Nelle regioni a statuto speciale, invece, si vota a Gorizia. I due comuni più piccoli che devono scegliere il sindaco sono e Villafranca Sicula, in provincia di Agrigento, con 1.407 abitanti e Castelbottaccio (CB) di 884 abitanti.

Complessivamente sono due milioni e 288mila i cittadini coinvolti dalla nuova tornata, che arriva 14 giorni dopo il primo turno del 12 giugno. Lo scrutinio avviene immediatamente dopo la chiusura delle urne, dalle 23, con risultati altrettanti istantanei.

 

Un voto dal sapore nazionale?

Se il voto è per le amministrative e riguarda i singoli territori, non è pensabile che gli eventi a livello nazionale – primo tra tutti la scissione all’interno del Mo5S con l’uscita del ministro degli Esteri, Luigi Di Maio dal Movimento – non abbiano il loro peso.

Ovviamente incerti invece i risultati, con gli occhi degli elettori e dei partiti puntati su alcune sfide principali.

 

Il nodo di Verona

Tra le città si cui sono puntate le attenzioni c'è, come anticipato, Verona.

Qui l'ex calciatore Damiano Tommasi, sostenuto dal centrosinistra, ha ottenuto al primo turno quasi il 40% dei consensi. È quindi in netto vantaggio rispetto al sindaco uscente, Federico Sboarina (32,7%) sostenuto dalla coalizione di centro destra con Lega e Fratelli d’Italia. Forza Italia, invece, al primo turno aveva sostenuto Flavio Tosi, fermo al 23,9%.

A pesare, ora, è il mancato apparentamento tra Sboarina e Tosi. Nelle scorse ore a sostenere Tommasi si era recato nella città veneta anche il Sindaco di Milano, Beppe Sala.


Le altre città sotto la lente: da Carrara a Catanzaro

Un altro capoluogo in cui il voto è importante è Carrara. Qui non ci sono state coalizioni tra i partiti che sostengono i due poli principali. Il candidato della Lega, Simone Caffaz, ha recuperato il sostegno di FI e FdI ed è arrivato al ballottaggio con la candidata del Pd Serena Arrighi, avanti a lui al primo turno.

Ora si attende di capire se Cosimo Ferri, candidato da Italia Viva al primo turno e che ha annunciato di sostenere Caffaz, potrà fare la differenza.

A Catanzaro, invece, il centrodestra ha ricucito all’ultimo, dopo che nel primo turno Valerio Donato si era presentato con il sostegno di Lega e Forza Italia e Wanda Ferro con quelle di FdI.

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