
Il calciomercato è pronto a decollare ufficialmente dal primo di luglio, seppur diversi colpi stanno già scaldando il prossimo campionato italiano. Portare dei cambiamenti, aiuta una società ad evolversi, anche se talvolta non vanno a buon fine. Un discorso simile si può fare anche per i calciatori, che ricercano in un trasferimento la possibilità di rifarsi, crescere e subire un'evoluzione positiva. Dare una nuova strada alla propria carriera, per scrivere pagine importanti per il futuro. Scopriamo chi si sta dando una seconda possibilità, per mutare definitivamente il proprio percorso calcistico.
Le nuove scommesse del mercato:
Pierluigi Gollini (Atalanta): Dopo una stagione abbastanza vuota a Londra, dove non ha trovato spesso lo spazio per esprimersi, ha voglia di rivalsa, questa volta però lontano da Bergamo. L’arrivo di Musso ha garantito alla Dea un numero uno affidabile, che in diverse occasioni ha avuto la grande dote di metterci una pezza. Il “Gollo” non è intenzionato a fare nuovamente il secondo e spera in qualche piazza pronta a lanciarla come numero uno. La più interessata attualmente è la Fiorentina, che aspetta però di cedere il portiere polacco Dragowski, per poter liberare lo slot.
Andrea Ranocchia (Monza): Alla fine la sua occasione è arrivata. Sembrava ormai destinato ad un finale lontano dai riflettori, come leader silenzioso dello spogliatoio interista, invece una nuova chance è giunta nella sua carriera, magari l’ultima importante. Ci vuole pensare Galliani al suo futuro, mettendolo al centro di una difesa che può essere candita da ulteriori novità. Deve diventare un capitano per la retroguardia, sicuro di poter dare ancora qualcosa di importante al calcio italiano.
Alessio Romagnoli (Milan): È passato da alzare uno scudetto poco più di un mese fa ad un addio ormai destinato da anni, ma che forse non ha mai voluto accettare. Non è un caso che, nonostante il suo declino, abbia promesso amore ai rossoneri fino all’ultimo secondo del suo contratto, sperando di ricevere ancora una possibilità in quel di Milano. Probabilmente la sua fortuna la deve trovare altrove, chissà magari nella sua Lazio, che ha sempre amato da bambino e che lo accoglierebbe da leader indiscusso della retroguardia.
Mattia Caldara (Milan): Anche lui di passaggio al Milan dopo l’ennesimo prestito, con la consapevolezza però di voler veramente riprendere i ritmi di un tempo. La stagione a Venezia, nonostante la retrocessione è stata tutto sommato positiva: ha ritrovato continuità, mettendosi gli infortuni alle spalle. Seppur i dirigenti rossoneri non vogliano più puntare su di lui, ci sono diversi club pronti a lanciarlo al centro del progetto. Tra tutte la Sampdoria, che si appresta a salutare un leader carismatico come Yoshida.
Stefano Sensi (Inter): Un altro talento che si è perso in mezzo al buio degli infortuni. Dalle giocate sublimi e la qualità tecnica elevata, il mediano ex Sassuolo e Sampdoria non trova la giusta continuità da almeno tre stagioni. È scivolato in basso, negativamente nelle gerarchie, risultando una riserva fissa. Il fatto che però sia ancora convocato in Nazionale è una fortuna per il suo umore e per le sue ambizioni. Berlusconi lo ha chiamato a Monza, per gestire la metà campo. Deve essere pronto a fare un passo indietro, per tornare poi a correre verso l’alto.
Federico Bernardeschi (Juventus): Ha concluso la sua ultima stagione in bianconero, mettendo probabilmente in luce le migliori prestazioni possibili. Alla fine però, risultando sempre una comparsa. Le sue qualità necessitano di protagonismo, fiducia e minutaggio, per poter esprimere al meglio le doti importanti, viste anche con la casacca azzurra. Il Napoli sarebbe pronto a lanciarlo come nuovo Insigne, per tornare a competere a livelli alti anche in Europa. Un matrimonio che si può concludere al meglio e che potrebbe riportare in vita l’esterno visto alla Fiorentina.
Matteo Pessina (Atalanta): Dalle stelle alle delusioni, nel giro di un anno la carriera del giovane centrocampista nerazzurro è cambiata. Prima dell’Europeo è sempre stato valutato come un intoccabile, che sapesse fare la differenza anche nel momento più oscuro. Invece si è rivelato fragile davanti alle aspettative, scalando verso il basso nelle idee del mister. Alla fine è stato messo dietro a dei giovani ragazzi esordienti, che hanno dimostrato più fame, quando sono stati chiamati in causa. Juric è pronto a rimetterlo al centro dell’attenzione, come due anni fa a Verona. Ci prova anche il “suo” Monza, consapevole però del grande cambiamento che farebbe il ragazzo.
Nathan Nandez (Cagliari): Alla fine è sceso anche lui con il resto delle macerie sarde. Un giocatore sulla bocca dei top club europei, finito a fare tribuna in una squadra retrocessa. Può ancora però dire la sua: dal carattere difficile, ciò che probabilmente lo ha rallentato, ma con un’importante mentalità, soprattutto nell’anno del Mondiale. Vuole rimanere in Italia e necessita di un’occasione che lo rilanci, anche a livello morale. L’Atalanta potrebbe essere il club ideale per risalire la china, affidandosi ad un coach che tira fuori il meglio dalle pedine di qualità.
Mattia Destro (Empoli): Se pensiamo a tutte le occasioni date alla punta di Ascoli, sicuramente sarebbe complesso riporre fiducia nelle sue prestazioni future. Eppure ha sempre dimostrato, che nei momenti più inattesi, lui la zampata ce la mette sempre. In mezzo ad un gruppo di giovani, con un allenatore ancora alle prime armi è importante avere un giocatore che conosce a perfezione la categoria. Non è tutto: deve ritrovare la continuità nel segnare e con i moduli offensivi del team, potrebbe avere più di un'occasione per rendersi decisivo,
Josip Ilicic (Atalanta): Ha salutato Bergamo in lacrime, consapevole di aver scritto importanti pagine della storia bergamasca. Tra i goal in Champions e le soddisfazioni in campionato ha toccato il tetto massimo della sua carriera, diventando un top player ad un certo punto. Poi, il buio. Due anni vuoti, a causa dei tanti problemi extra campo che lo hanno allontanato dalla sua mentalità vincente. Un leone che si nutre di prestazioni da campione. Mihajlovic è un guerriero e lo vuole al suo fianco per far sognare una piazza storica. Che il “Dio del calcio” abbia in serbo ancora grandi gioie per la carriera dello sloveno?
Andrea Belotti (Torino): Il calciomercato è sempre stato un incubo per il Gallo. Tanti anni straordinari, in cui però ha sempre messo la maglia granata al primo posto, rinunciando anche ad offerte molto importanti. Adesso però, dal nulla, dopo un’annata da dimenticare, ha deciso di concludere la sua avventura in Piemonte, dandosi di fatto un’ultima grande occasione. Le voci recenti lo portano in Francia, al Monaco, per disputare la Champions League, ma non è detto che a Roma, sponda Mou, non ci sia un posto per una punta prolifica, pronta a scoppiare di nuovo.