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Nuova ondata Covid, quasi 1 milione di casi. La protezione dei vaccini

Il picco di contagi si dovrebbe raggiungere entro metà luglio. Verso la riapertura dei reparti Covid. Arriva uno studio sui vaccini e il Long Covid

Nuova ondata Covid, quasi 1 milione di casi. La protezione dei vaccini

Continua a crescere la curva pandemica, che al momento sta interessando l’Italia dopo casi analoghi in Portogallo e in Germania nelle scorse settimane. L'indice di trasmissibilità è salito a 1,30 dal precedente 1,07, e l'incidenza dei casi Covid è passata dal 504 a 763.

A rilevarlo sono i dati comunicati nell’ambito del monitoraggio settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità e del ministero della Salute sull'andamento dell'epidemia.

Ci si avvicina rapidamente a quota 1 milione di italiani positivi, con 86.334 contagi nelle ultime 24 ore. Sono 72 le vittime, con un tasso di positività al 27,3%.

Crescono anche le terapie intensive e i ricoveri ordinari. Da qui l’allarme della Fiaso: "Possibile riapertura dei reparti Covid".

 

Nuova ricerca sulla protezione da vaccini

Intanto, però, arrivano buone notizie da una ricerca, condotta dall’Humanitas. Tre dosi di vaccino mRNA ridurrebbero il rischio di Long Covid al 16%, rispetto al 42% di quanto si verifica in media nella popolazione non vaccinata, e l'effetto si verifica per tutte le varianti, inclusa Omicron.

È quanto emerge proprio dalla ricerca, pubblicata sulla rivista JAMA (The Journal of the American Medical Association), che ha coinvolto 2.560 operatori sanitari di otto ospedali Humanitas in Piemonte e Lombardia, prima e dopo l'arrivo dei vaccini anti-Covid e per una durata di due anni.

A coordinare lo studio sono state due ricercatrici italiane, Maria Rescigno, capo del Laboratorio di immunologia delle mucose e microbiota di Humanitas e docente di Patologia Generale di Humanitas University, ed Elena Azzolini, vice direttore sanitario di Humanitas, in collaborazione con Alberto Mantovani, direttore scientifico di Humanitas. Le esperte hanno indagato una di età media attorno ai 40 anni e in prevalenza composta da donne (70%), dal momento che il Long Covid riguarda soprattutto pazienti femminili.

 

Cosa emerge dallo studio

Dalle analisi condotte emerge che i non vaccinati sono i più esposti al Long Covid (41,8%), mentre chi ha ricevuto tre dosi è colpito solo nel 16% dei casi. “Questo conferma l'efficacia di 3 dosi di vaccino contro il Long Covid, indipendentemente dalla variante", ha spiegato Rescigno.

 

Cos’è il Long Covid

Con questo termine si intende una condizione patologica nella quale, nonostante la guarigione dall’infezione da Sars-Cov2, rimane evidente almeno un sintomo. In genere si tratta di stanchezza estrema, mal di testa, nebbia cognitiva, perdita dell'olfatto o disturbi al sistema cardiovascolare, che proseguono per oltre 4 settimane dallo sviluppo dei primi segnali della malattia.

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