Cronaca

Disastro alla Marmolada: caldo record, imprudenza e cordoglio

Riprendono le ricerche dei dispersi, messo a disposizione un numero telefonico per le segnalazioni. Il premier, Draghi, esprime “profondo cordoglio”

Disastro alla Marmolada: caldo record, imprudenza e cordoglio

Il bilancio è ancora provvisorio, i dispersi sono 15 e il Soccorso alpino ha messo a disposizione un numero di telefono per i parenti e amici che volessero segnalare il mancato di rientro di escursionisti in zona (0461/495272).

All’indomani del distacco di un enorme seracco di ghiaccio nei pressi di Punta Rocca, sulla Marmolada, resta lo sconcerto e il dolore per i 6 morti accertati e i 9 feriti. Tra le vittime ci sarebbero anche alcune guide alpine.

La Procura di Trento ha aperto un fascicolo, ipotizzando il reato di disastro colposo, per ora a carico di ignoti. Secondo gli inquirenti si tratta di "un disastro inimmaginabile, una carneficina, i corpi sono stati smembrati" dalla massa di ghiaccio e sassi che ha travolto tutto ciò che ha trovato.

Intanto il Soccorso Alpino ha evacuato 18 persone e ha disposto la chiusura del ghiacciaio per il rischio di altri crolli.

 

La ricostruzione

Secondo le testimonianze raccolte finora, prima si sarebbe avvertito un forte rumore, soprattutto da chi si trovava presso il rifugio Castiglioni Marmolada. Poi sarebbe stato avvistato il crollo, lungo l'itinerario di salita della via normale a Punta Rocca, attorno ai 3mila metri, 300 metri sotto la vetta. A venire giù è stata proprio una parte della cima della Marmolada, un ghiacciaio che ha centinaia di anni. Al momento dell’incidente – intorno all’ora di pranzo – ci sarebbero state 4 cordate lungo la parete la valanga ne avrebbe travolte due, ciascuna formata da sei alpinisti.

Le ricerche, riprese oggi, si concentrano tra i 2.500 e i 2.800 metri.

 

Le cause

Tra le cause che avrebbero provocato il distacco ci sarebbe il caldo record di questi giorni. Nella zona ieri si era registrata la temperatura 10,3 gradi, un record per l’area, mentre la minima della notte precedente sarebbe rimasta al di sopra dei 5 gradi, anch’essa molto elevata per il periodo. Lo zero termico, invece, si raggiunge solo oltre i 4mila metri.

 

Il pericolo rimane

Il rischio di nuovi cedimenti rimane, perché una parte della calotta di Punta Rocca è rimasta in bilico. I comuni di Canazei (Trento) e di Rocca Pietore (Belluno) hanno emesso specifiche ordinanze per vietare l'accesso e la percorrenza dell'area interessata dalla valanga fino a quando non saranno completati gli accertamenti con appositi rilievi di esperti geologi e glaciologi. Il rischio è che possano staccarsi un ulteriore pezzo di ghiacciaio con centinaia di metri cubi di ghiaccio che potrebbero travolgere ogni cosa o persona al loro passaggio.

 

Le vittime e il cordoglio di Draghi

Gli alpinisti salvati e rimasti feriti sono stati ricoverati negli ospedali di Belluno, di Treviso e di Trento, mentre le salme delle vittime sono state trasportate allo stadio del ghiaccio di Canazei, in Val di Fassa. Un team di psicologi assiste i parenti, mentre si procedere con l’identificazione di coloro dei quali non si conoscono ancora le generalità e per i quali sarà necessario l'esame del dna.

Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha espresso “il più profondo cordoglio per le vittime del terribile crollo sulla Marmolada”, come si legge in una nota di Palazzo Chigi. “Il governo è vicino alle loro famiglie e a tutti i feriti", è scritto. Il premier è costantemente informato sull'andamento dei soccorsi dal Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, dal Presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti, dal soccorso alpino, dai vigili del fuoco, dalle autorità locali, che "ringrazia per il loro incessante lavoro".

Anche dalla presidente del Senato, Elisabetta Alberti Casellati, arriva un messaggio nel quale è scritto: "Sono profondamente addolorata per la tragedia della Marmolada. Ai familiari delle vittime e a tutte le persone coinvolte la mia vicinanza. Seguo con grande apprensione la ricerca dei dispersi. Un ringraziamento di cuore ai soccorritori per il lavoro incessante di queste ore". Parole molto simili anche dalla ministra per gli Affari regionali e le autonomie, Mariastella Gelmini, in un post su Twitter: “Morti, feriti, dispersi. Sulla Marmolada si stacca un enorme seracco di ghiaccio, e la valanga che ne consegue travolge qualsiasi cosa. Una tragedia immane. Cordoglio alle famiglie delle vittime, vicinanza ai territori coinvolti. Un plauso ai soccorritori per loro prezioso operato”.

Il ministro per i rapporti con il Parlamento, Federico D’Incà, ha aggiunto: "Sono addolorato per la tragedia che si è verificata oggi sulla Marmolada. Il mio pensiero va alle famiglie delle vittime di questo tragico evento. Ringrazio il Soccorso Alpino, le unità cinofile e tutti gli operatori presenti sul posto impegnati nella ricerca dei dispersi"

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