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Marmolada, nuove ricerche dei dispersi. Draghi: “Piangiamo le vittime”

Il premier a Canazei incontra i familiari di chi ha perso la vita. Si cercano i sopravvissuti. Intanto il CdM approva lo stato di emergenza siccità

Marmolada, nuove ricerche dei dispersi. Draghi: “Piangiamo le vittime”

Il giorno dopo la visita ai familiari delle vittime a Canazei da parte del presidente del Consiglio, Mario Draghi, riprendono le ricerche dei dispersi sulla vetta della Marmolada dove domenica si è verificato un distacco di seracco di ghiaccio e pietre.

I soccorritori sono convinti di poter trovare ancora qualche superstite.

Sul posto è giunta anche apparecchiatura speciale in grado di captare il segnale dei cellulari. Si tratta del sistema "Imsi Catcher", in grado di funzionare anche sotto diversi metri di neve perché capace di 'leggere' il codice IMEI dei terminali dei dispersi, ottenuti dai gestori telefonici e così li può localizzare. Sono impiegati anche i droni.

Ieri le operazioni erano state temporaneamente sospese a causa del maltempo.

 

La situazione e il bilancio provvisorio

Il crollo di un vasto fronte del ghiacciaio a Punta Rocca ha investito due cordate di alpinisti nel tratto che da Pian dei Fiacconi porta a Punta Penia. Sono almeno 7 i morti e 8 i feriti, due dei quali in gravi condizioni. All’appello mancherebbero, secondo quanto riferito dal presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti, 13 persone "reclamate", cioè disperse e per le quali i familiari hanno segnalato il mancato rientro a casa.

La zona resta comunque instabile e ciò non favorisce gli interventi sul posto. La Procura ha aperto un fascicolo per disastro colposo, ancora contro ignoti.

 

Draghi incontra i familiari

Nonostante il maltempo, che non ha permesso di utilizzare l’elicottero per arrivare a Canazei, il premier ha voluto incontrare i familiari delle vittime: "Oggi l'Italia piange queste vittime e tutti gli italiani si stringono con affetto", ha detto commosso il premier. "Questo è un dramma che certamente ha delle imprevedibilità, ma certamente dipende dal deterioramento dell'ambiente e dalla situazione climatica. Il governo deve riflettere su quanto accaduto e prendere provvedimenti perché quanto accaduto abbia una bassissima probabilità di succedere e anzi venga evitato".

Draghi ha incontrato anche la stampa insieme al capo del Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, ai governatori di Veneto e Alto Adige, Luca Zaia e Arno Kompatscher, oltre a quello del Trentino, Maurizio Fugatti. Fugatti e Zaia, intanto, hanno ricevuto una telefonata dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha espresso il suo cordoglio per l'accaduto.

 

Il governo dichiara lo stato di emergenza per siccità

Intanto, dopo il rientro a Roma, il premier ha partecipato al consiglio dei Ministri che ha dichiarato lo stato di emergenza per siccità per 5 Regioni del nord, fino al 31 dicembre 2022. Si tratta di Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Veneto e Piemonte. Complessivamente sono stati stanziati 36,5 milioni di euro, suddivisi in parti differenti tra i territori. Lo scopo è “fronteggiare con mezzi e poteri straordinari la situazione in atto, con interventi di soccorso e assistenza alla popolazione interessata, e al ripristino della funzionalità dei servizi pubblici e delle infrastrutture di reti strategiche”. Si attende la nomina del commissario straordinario, che era prevista già per lunedì 4 luglio.

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