Il mercato dei “viola”

Calciomercato Fiorentina: su chi punta Commisso per il cammino europeo

I Viola si apprestano ad una stagione di grandi emozioni, con ben tre competizioni su cui puntare: campionato, Coppa Italia e Conference League. Il punto.

Calciomercato Fiorentina: su chi punta Commisso per il cammino europeo

Le squadre italiane si stanno preparando al meglio per la prima giornata di Serie A, cercando di velocizzare il più possibile l’arrivo di nuove pedine in rosa. Alcuni club però, devono far fronte ad ulteriori impegni, legati alla Coppa Italia e agli spareggi europei. Nello specifico la Fiorentina, che dopo aver centrato il settimo posto la scorsa stagione, deve affrontare a fine agosto due gare per raggiungere i gironi di Conference League. Un impegno fondamentale, che può segnare il percorso della squadra durante la prossima stagione.

Una società competitiva, che si è messa subito in marcia per costruire una squadra vincente e continua: dimostrare di non essere arrivati per caso in Europa, ma di essere all’inizio di un racconto entusiasmante. Una squadra che da anni, specie dopo il tragico addio dell’ex capitano Davide Astori, non ha saputo trovare un’identità, sprofondando poco a poco negli abissi oscuri della classifica. Ben due salvezze raggiunte sul finale, con una difficoltà importante ad imporsi sulle big, nonostante parliamo di un club storicamente importante. Una delle sette sorelle rimasta ingabbiata nel tunnel. Poi la luce. Prima Commisso e Barone, che hanno ridato fiducia al pubblico e poi Italiano, tecnico giovane, ma dalle grandi prospettive.

Un mix di situazioni positive che hanno dato vita ad una nuova Viola, caricata da una “Fiesole” da brividi. L’addio di Vlahovic a gennaio non ha spento la fiamma. I giocatori hanno capito che l’identità di un gruppo va oltre la figura del singolo e si sono uniti per un sogno, raggiungendolo meritatamente. Adesso però, la dimostrazione più complessa è non fermarsi. Sapere di avere ancora tutto da dare, senza ricevere mai nulla in regalo. Durante la scorsa annata è stata la Roma di Mourinho a trionfare nella nuova competizione UEFA, diventando di fatto la prima vincitrice assoluta del trofeo.

Una bella responsabilità per i toscani, che ovviamente devono provare a non rimanere calpestati dal doppio impegno. Scopriamo dunque come si sta muovendo sul mercato la dirigenza dei Viola, per tentare di avere sia una rosa lunga, ma anche di valore, con tutti i componenti di un certo livello

 

Un nuovo numero uno: 

Lo scorso anno il parco portieri della Viola ha ballato abbastanza, visto che per un lungo periodo non è stato decretato il titolare: da una parte il numero uno polacco, Dragowski, da sempre molto talentuoso, ma dai tanti infortuni, che non hanno dato possibilità alla sua carriera di spiccare definitivamente. Dall’altra Terracciano, l’uomo che non ti aspetti, di fatto il più presente tra i pali nella stagione appena conclusa. È andato probabilmente oltre le proprie aspettative, considerando che nasce come vice, senza aver mai avuto un ruolo chiave nel club. Invece, si è preso la piazza, salvando a più riprese la squadra. I periodi non ci sono stati, sia chiaro, ma non sarebbe giusto non dare una grande sufficienza al portiere campano. I piani però sono cambiati e nelle ultime ore è sbarcato in città un nuovo “goalkeeper” importante, pronto a riprendersi dopo due stagioni complesse.

Dalla Dea è stato infatti prelevato Gollini, che dopo un anno di prestito a Londra, sotto l’ombra di Conte agli Spurs, vuole tornare ad essere uno dei migliori della Nazione. La formula di trasferimento è un prestito con diritto di riscatto fissato a 8 milioni di euro. Un ottimo affare per Barone, che si è aggiudicato un pezzo importante tra i pali, ad una somma tutto sommato bassa. Con la sua aggiunta in squadra, perde sicuramente il proprio posto Dragowski, che ha attualmente tre piste da poter scegliere: il Torino di Juric, lo Spezia di Gotti e l’Espanyol in Liga.

 

Una retroguardia di qualità:

Il mercato in difesa della Fiorentina sta girando completamente intorno ad una figura: la possibile cessione di Milenkovic. L’Inter infatti ha trovato l’accordo con il giocatore per un trasferimento immediato, visto che Kolarov ha salutato i nerazzurri, ritirandosi definitivamente. La dirigenza, nonostante il contratto in scadenza nel 2023, vuole almeno 15 milioni di euro per il centrale serbo. Marotta vorrebbe accontentare questa richiesta, magari cambiando la formula e concludendo il pagamento in due tranche (la seconda tra sei mesi, come fatto con Correa lo scorso anno). Quest’affare dovrebbe andare in porto anche con l’arrivo di Bremer, visto che Inzaghi ha chiesto due difensori.

Chi è dunque il prescelto per sostituirlo? La prima idea Kjaer è sfumata subito, visto che Pioli considera il danese incedibile. Ecco allora che nelle ultime ore va sempre più di moda il nome di Ortiz del Lipsia, che però viene valutato più di 10 milioni di euro. L’alternativa meno costosa è invece Acerbi, in rottura con la Lazio, che però non dà una totale garanzia sulla forma fisica. Parallelamente al centrale, arriva anche un terzino, che però si è già praticamente definito: si tratta di Dodò dello Shakhtar, che dopo un lungo tira e molla può finalmente vestire la casacca Fiorentina. Una cifra importante, visto che l’accordo finale prevede 14,5 milioni di euro alla firma più altri 3,5 di bonus individuali e di squadra. Un totale di 18 milioni. Per il calciatore invece un quinquennale da 1,5 milioni di euro a stagione.

 

Addio Torreira:

Il mercato della Viola sta sicuramente prendendo una bella strada, ma inizialmente l'umore non è stato dei migliori. A fine campionato, è infatti arrivata l’ufficialità del non riscatto di Torreira, che ha fatto dunque ritorno all’Arsenal, in attesa di cercare una nuova destinazione. Tra i migliori della passata annata è stato un addio doloroso, che ha portato grandi dubbi nello spogliatoio della Viola. L’accordo non si è raggiunto a livello di ingaggio, anche se poi probabilmente i rapporti si sono raffreddati per ragioni ad oggi nascoste.

Il sostituto naturale è ovviamente Amrabat, che quando è stato chiamato in causa, non ha mai deluso. La società ha preferito dunque puntare sul “nuovo Bonaventura”, con un centrocampista capace di inserirsi, per aiutare la fase offensiva. Da Torino, sponda Juventus è giunto Mandragora, per una cifra totale di 10 milioni di euro. Un colpo importante, specie dopo l’anno vissuto con Juric, dove si è finalmente ripreso dai tanti stop, ritrovando una discreta continuità. Una pedina duttile, che può essere usata in diverse zone della mediana.

 

Un nuovo serbo:

Un Vlahovic che va via, fa posto ad un connazionale, che se ritrova la forma di un tempo, può essere un vero “crack”. Da Madrid ecco Jovic, acquistato due anni fa dai Blancos per ben 75 milioni di euro. È lui il nuovo numero nove della squadra. L’affare è memorabile, visto che arriva praticamente a parametro zero, con una futura rivendita del 50% a favore degli spagnoli. Un vero colpo di mercato, che può far fare il salto di qualità definitivo all’attacco di Italiano.

Insieme a lui, si ricerca anche un esterno, capace di adattarsi anche da trequartista. Il nome in cima alla lista dei desideri è Bajrami dell’Empoli, che però costa davvero molto (quasi 20 milioni di euro). I Viola potrebbero dunque buttarsi su Brekalo come alternativa, che è tornato in Germania dopo il prestito al Torino

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