Gas, fermo il Nord Stream 1. Eni: “In Italia riduzione di un terzo”

Mentre la guerra infuria nel Donbass, con una nuova strage di civili a Chasiv Yarnel crollo di un palazzo, arrivano nuovi “colpi” anche a livello energetico. Da oggi scatta lo stop temporaneo alle forniture energetiche dal gasdotto Nord Stream 1 che collega la Russia alla Germania, per "lavori di manutenzione", come spiegato da Gazprom. La sospensione durerà, come già annunciato, fino al 21 luglio. Ma secondo il ministro delle Finanze francese, Bruno Le Maire, si andrà verso uno stop totale delle forniture russe in Europa.

Non solo. Secondo il numero uno dell’Agenzia federale delle reti tedesca, il fermo temporaneo del gasdotto Nord Stream, che porta gas dalla Russia in Europa passando proprio dalla Germania, potrebbe durare più a lungo del previsto.

Le conseguenze sul caro energetico potrebbero essere molto importanti e c'è preoccupazione anche in Italia.

L’allarme della Francia

"Ritengo che il taglio totale delle forniture di gas dalla Russia siano lo scenario futuro più probabile". A dirlo il ministro delle Finanze francese, Le Maire, che ha lanciato un avvertimento alle autorità di Bruxelles: "In Europa occorre prepararsi".

Le parole di Le Maire sono arrivate proprio nel giorno in cui inizia la sospensione temporanea delle forniture di gas russo in Germania tramite il Nord Stream 1.

Proprio da Berlino arriva un altro allarme.

Germania: “Il Nord Stream forse fermo a lungo”

Ufficialmente la sospensione dell’attività del Nord Stream 1 dovrebbe durare solo 10 giorni, fino al 21 luglio, ma secondo Berlino la data potrebbe essere posticipata: "Lo stop potrebbe durare più tempo" ha detto il presidente dell'Agenzia federale delle reti tedesca, Klaus Muller, convinto che la manutenzione di routine del gasdotto potrebbe "trasformarsi in una manutenzione politica che durerà più tempo".

In questo caso “allora dovremo parlare seriamente del risparmio" nei consumi di energia", ha avvertito Muller. Anche per il ministro dell'Economia tedesco e vice-cancelliere, Robert Habeck, si creerebbe "uno scenario da incubo. Tutto può succedere. È anche possibile che arrivi più gas di prima, ma può anche accadere che non arrivi proprio nulla".

Italia in allarme

Queste prospettive non rassicurano affatto l’Italia, dove anzi si teme un nuovo pesante rialzo dei prezzi del gas e, di conseguenze, una stangata sulle bollette di luce e gas. "La crisi energetica è gravissima", non ha nascosto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Roberto Garofoli, aggiungendo: "I rischi, a proposito di benessere, sono altissimi per l’inverno, se il gas russo dovesse fermarsi".

E' di questi minuti l'annuncio di Eni: "Gazprom ha comunicato che per la giornata di oggi fornirà a Eni volumi di gas pari a circa 21 milioni di metri cubi al giorno, rispetto a una media degli ultimi giorni pari a circa 32 milioni di metri cubi al giorno. Eni fornirà ulteriori informazioni in caso di nuove e significative variazioni dei flussi".

La guerra nel Donbass e l’ultima strage di civili

Intanto infuria la guerra nel Donbass. Nelle ultime ore un palazzo è crollato sotto i colpi russi. Secondo il presidente dell'amministrazione militare regionale Pavel Kirilenko, citato da Unian, al momento si registrano 15 vittime, con altre 27 persone intrappolate sotto le macerie. Tra queste ci sarebbe anche un bambino di 9 anni. Sono 5, invece, i sopravvissuti, ma proseguono le operazioni per cercare di salvare altri dispersi: "Durante le operazioni di soccorso, sono stati trovati 15 morti sulla scena e cinque persone sono state estratte dalle macerie", ha scritto su Facebook la sezione locale del Servizio di emergenza ucraino. I soccorritori sono in contatto con altre tre persone sotto le macerie. Non è ancora chiaro se tra i restanti 24 ci siano sopravvissuti.