VERSO UN ACCORDO

Erdogan gioca da protagonista e mediatore nella guerra del grano

Il presidente turco, i colloqui con quello ucraino Zelensky e quello russo Putin. A Praga vertice dei ministri Ue dell’Interno con Ucraina e Moldavia

Erdogan gioca da protagonista e mediatore nella guerra del grano

L’obiettivo non è semplice, ma l’ambizione del presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, è quella di arrivare a far sottoscrivere un accordo tra Kiev e Mosca per sbloccare le navi cariche di grano e cereali nei porti ucraini e, in particolare, a Odessa.

Il ruolo che si è ritagliato il leader di Ankara, dunque, è quello del protagonista, colui che potrebbe trovare una via d’uscita alla delicata crisi del grano, che rischia di avere ripercussioni pesanti, che vanno ben oltre i confini dell’Ucraina.

 

Il colloquio con Zelensky e Putin

“Ho parlato con il presidente turco Erdogan” ha twittato da Kiev, Volodymir Zelensky, spiegando sul social: “L'ho ringraziato per le condoglianze per le nuove vittime civili dell'aggressione russa. Apprezziamo il supporto della Turchia. Abbiamo discusso dell'importanza di sbloccare i porti e di riprendere le esportazioni di grano. Dobbiamo anche impedire alla Russia di prendere il nostro grano”. Erdogan ha dichiarato che l’obiettivo della Turchia è attuare il piano preparato dalle Nazioni Unite per la consegna dei prodotti cerealicoli ucraini al mercato mondiale, sottolineando che comunque una soluzione avverrà passando dalla diplomazia.

Un colloquio telefonico, infatti, c’è stato anche con il presidente russo, Putin, con il quale Erdogan ha discusso anche della sicurezza nel Mar Nero. Secondo il Cremlino, i due leader hanno affrontato questioni “di reciproco interesse”.

 

Il possibile incontro ad Ankara

Il piano di Erdogan è di organizzare un incontro in presenza che preveda un faccia a faccia tra Zelensky e il capo del Cremlino, che potrebbe tenersi nella capitale turca e voci da Mosca non escludono, definendola una possibilità “nel prossimo futuro”.

Il presidente turco ha detto al leader russo che "è giunto il momento di agire per attuare il piano per la creazione di corridoi per l'esportazione del grano" ucraino.

 

Dai bombardamenti alla cittadinanza russa

Intanto sul campo procede lo scontro. Il presidente ucraino Zelensky assicura che punirà i responsabili del bombardamento costato la vita ad almeno 30 persone a Chasiv Yar, nel Donetsk. Non solo: Kiev sta raggruppando un milione di militari equipaggiati con armi occidentali per tentare una controffensiva per recuperare i territori meridionali occupati dalla Russia.

Il leader russo, intanto, Putin ha firmato il decreto che stabilisce procedure agevolate per l'ottenimento della cittadinanza russa per "chi risiede stabilmente" in Ucraina e nelle due autoproclamate repubbliche del Donbass, Lugansk e Donetsk, che Mosca ha riconosciuto come indipendenti ancora prima di lanciare la propria offensiva militare a fine febbraio.

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