La guerra del grano

Oggi l’incontro Kiev-Mosca ad Ankara: verso l’apertura dei porti

Dopo lo stallo delle scorse settimane, riprendono i negoziati per arrivare a una soluzione allo stop alle esportazioni. Presente anche l’Onu al vertice

Oggi l’incontro Kiev-Mosca ad Ankara: verso l’apertura dei porti

L’appuntamento era atteso da tempo e la speranza è di aprire dei corridoi per le navi da carico che possano riprendere le esportazioni di grano e altri cereali dall’Ucraina. Delegazioni militari di Russia e Ucraina, con la mediazione di Ankara, si sono date appuntamento proprio nella capitale turca.

Ai colloqui assiste anche una rappresentanza delle Nazioni Unite.

 

I colloqui di oggi ad Ankara

La Turchia, dunque, torna protagonista e ospita i colloqui tra i rappresentanti di Mosca e Kiev. Quest’ultima non si fida dei russi e teme che sminando i porti, le forze navali del Cremlino possano approfittarne per nuovi attacchi via mare.

 

Il dialogo interrogo

I negoziati si erano interrotti a metà del mese scorso, dopo che era stato aperto un canale di comunicazione fra generali di Russia, Ucraina e Turchia, con l’obiettivo di coordinare le esportazioni di grano. Successivamente, il ministro della Difesa turco Akar aveva parlato con l’omologo russo Shoigu e poi con quello ucraino Reznikov (i ministri della Difesa di Russia e Ucraina) mentre una delegazione militare turca ha incontrato le rispettive delegazioni delle due parti in causa.

 

L’ottimismo di Di Maio

Sulla ripresa del dialogo si è espresso con ottimismo il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio: “Sul grano ucraino ci sono dei primi timidi segnali positivi, ma credo che dobbiamo essere molto attenti a cosa succederà nei prossimi giorni”. “Ricordiamoci – ha proseguito - che abbiamo decine di milioni di tonnellate di grano bloccate nei porti ucraini a causa del blocco navale militare russo, per riuscire a raggiungere l'obiettivo di sbloccare quel grano. Serve una mediazione, e in queste ore abbiamo letto che c'è la disponibilità da parte di Mosca e di Kiev di incontrarsi con la Turchia e con l'Onu per trovare una soluzione su corridoi sicuri”.

 

La minaccia nucleare

Intanto sul fronte del conflitto armato nelle scorse ore si è affacciata la minaccia nucleare: "Dopo aver provocato un'escalation della crisi ucraina e scatenato un violento confronto ibrido con la Russia, Washington e i suoi alleati stanno pericolosamente barcollando sull'orlo di uno scontro militare aperto con il nostro Paese, il che significa un conflitto armato diretto tra potenze nucleari", ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova.

 

Nuovi aiuti a Kiev

Intanto i ministri dell'economia e delle finanze Ue riuniti nell'Ecofin a Bruxelles hanno approvato un prestito per 1 miliardo di euro all'Ucraina nell'ambito del pacchetto di assistenza macro-finanziaria. "L'Ue sta intensificando il suo sostegno finanziario all'Ucraina: i ministri hanno appena approvato un prestito di 1 miliardo di euro", ha confermato su twitter il vicepresidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis.

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