La Bce alza i tassi, la scelta obbligata per frenare i prezzi
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La decisione era attesa e adesso è stata annunciata ufficialmente. La Banca centrale europea ha deciso un rialzo dei tassi di interesse, che sarà però superiore rispetto alle previsioni: 0,50 punti base anziché 0,25%. A spingere alla decisione c’è la preoccupazione per l’inflazione crescente.
L’istituto centrale ha anche messo a punto un nuovo strumento contro lo spread, il cosiddetto Tpi.
Su i tassi di interesse contro l’inflazione
La Banca centrale europea, dunque, ha varato il rialzo dei tassi di interesse. Si tratta del primo dall'aprile del 2011 e prevede un incremento superiore rispetto alle attese della vigilia: 0,50 punti su tutti e tre i riferimenti chiave: il tasso sulle operazioni di rifinanziamento principali sale quindi allo 0,50%, il tasso sulle operazioni marginali sale allo 0,75% e il tasso sui depositi, che le banche commerciali tengono in stand by presso la stessa istituzione, esce dalla fase negativa e va a zero.
Come chiarito nel comunicato ufficiale, "Il Consiglio direttivo ha ritenuto opportuno adottare un primo intervento più ampio nella normalizzazione dei tassi di riferimento rispetto a quanto segnalato nella riunione precedente".
Arriva lo scudo anti-spread: cos’è il Tpi
La Banca centrale europea ha anche deciso di mettere a punto un nuovo strumento, considerato uno scudo anti-spread. Si chiamerà Tpi, Transmission Protection Instrument e, come si legge ancora nella nota dell’istituto con sede a Francoforte, servirà a "sostenere l'efficace trasmissione della politica monetaria".
In particolare, l'Eurotower chiarisce che “questa decisione si basa sulla valutazione aggiornata del Consiglio direttivo sui rischi di inflazione e sul maggiore sostegno fornito dal Tpi a un'efficace trasmissione della politica monetaria. Ciò sosterrà il ritorno dell'inflazione verso l'obiettivo di medio termine del Consiglio direttivo rafforzando l'ancoraggio delle aspettative di inflazione e assicurando che le condizioni della domanda si adeguino in linea con il conseguimento dell'obiettivo di inflazione nel medio periodo".
L’obiettivo della Bce è che “possa adempiere il mandato di mantenere la stabilità dei prezzi”. L’istituto guidato da Christine Lagarde non ha fornito dettagli sul funzionamento del Tpi, che di fatto ha il compito di acquistare titoli di stato per impedire l’aumento dello spread.
Come funzionerà il Tpi
Al momento, infatti, l’aumento della differenza di rendimento tra i titoli di stato italiani a 10 anni (Btp) rispetto agli omologhi tedeschi (Bund) potrebbe portare a una frammentazione della politica monetaria europea e una instabilità dei prezzi. Come spiega la nota della Bce, Il Tpi “è un ulteriore strumento a disposizione del Consiglio direttivo attivabile per contrastare ingiustificate, disordinate dinamiche di mercato che mettono seriamente a repentaglio la trasmissione della politica monetaria in tutta l'area dell'euro”.
La portata degli acquisti del Tpi, “dipenderà dalla gravità dei rischi per la trasmissione della politica monetaria”. In termini pratici significa che almeno fino al 2024 il Consiglio direttivo intende reinvestire il capitale rimborsato per mantenere condizioni di abbondante liquidità.
In arrivo un altro rialzo in autunno
Il board dell'Eurotower ha anche annunciato ulteriori aumenti dei tassi. Il prossimo potrebbe avvenire fin dalla fine dell’estate e in particolare in occasione della prossima riunione dell'8 settembre. Nel comunicato stampa si spiega infatti che con un'inflazione che si sta già avvicinando al territorio a due cifre, davanti al rischio che possa consolidarsi al di sopra dell'obiettivo del 2% fissato, bisogna in sintesi correre ai ripari considerato anche il fatto che un'eventuale penuria di forniture di gas nel prossimo inverno potrebbe spingere i prezzi ancora più in rialzo.