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Al voto il 25 settembre, via alla campagna elettorale. Cosa accade ora

Mattarella accetta le dimissioni, ma lascia Draghi in carica “per gli affari correnti” e spiega: “Il periodo che attraversiamo non consente pause”

Al voto il 25 settembre, via alla campagna elettorale. Cosa accade ora

Si andrà al voto il 25 settembre: il presidente della Repubblica ha annunciato la data ieri sera, dopo la seconda e ultima giornata che ha visto il Parlamento come protagonista, dove Mario Draghi ha annunciato le proprie dimissioni, questa volta irrevocabili.

 

Il voto: quando e come

È stato un discorso molto stringato quello del capo dello Stato, Sergio Mattarella, dopo la scelta della data delle elezioni anticipate: il 25 settembre, quando gli italiani saranno chiamati a rinnovare le due Camere, non senza novità.

Al prossimo appuntamento alle urne, infatti, il numero di parlamentari sarà inferiore, ossia 600 (400 alla Camera e 200 al Senato) invece degli attuali 945. A votare per il Senato, poi, ci saranno anche gli over 18, dopo l’abbassamento dell’età dai precedenti 25 anni. I collegi elettorali rimarranno gli stessi dell’ultima consultazione.

Il 13 ottobre, invece, inizierà ufficialmente la XIX legislatura della Repubblica Italiana con l’insediamento delle camere.

Va anche ricordato che il 25 settembre è anche il capodanno ebraico, ma l'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane ha chiarito in una nota che non ci saranno ostacoli al voto.

 

Mattarella: “Niente pause”

“È noto che il Governo, con lo scioglimento delle Camere e la convocazione di nuove elezioni, incontra limitazioni nella sua attività – ha detto Mattarella - dispone comunque di strumenti per intervenire” e “il periodo che attraversiamo non consente pause negli interventi indispensabili”.

Il presidente della Repubblica stesso ha indicato le priorità nel contrasto agli “effetti della crisi economica e sociale e, in particolare, dell’aumento dell’inflazione che, causata soprattutto dal costo dell’energia e dei prodotti alimentari, comporta pesanti conseguenze per le famiglie e per le imprese. Interventi indispensabili, dunque, per fare fronte alle difficoltà economiche e alle loro ricadute sociali, soprattutto per quanto riguarda i nostri concittadini in condizioni più deboli”.

Mattarella ha insistito, ripetendo che si tratta di interventi “Indispensabili per contenere gli effetti della guerra della Russia contro l’Ucraina sul piano della sicurezza dell’Europa e del nostro paese. Indispensabili per la sempre più necessaria collaborazione a livello europeo e internazionale. A queste esigenze si affianca – con importanza decisiva - quella della attuazione nei tempi concordati del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, cui sono condizionati i necessari e consistenti fondi europei di sostegno. Né può essere ignorato il dovere di proseguire nell’azione di contrasto alla pandemia, che si manifesta tuttora pericolosamente diffusa”.

La standing ovation e le parole di Draghi

“Ci sarà ancora tempo per i saluti. Ora rimettiamoci al lavoro", ha ribadito Mario Draghi nel corso del Consiglio dei ministri che ha stabilito la data del voto: “Dobbiamo mantenere la stessa determinazione nell'attività che potremo svolgere nelle prossime settimane, nei limiti del perimetro che è stato disegnato”. In aula il premier dimissionario era stato accompagnato da una standing ovation.

Ora l’esecutivo che traghetterà il Paese fino alle elezioni di ottobre, dovrà licenziare un nuovo decreto aiuti per affrontare il caro-energia, mentre Camera e Senato, nonostante siano formalmente sciolte, dovranno approvare il disegno di legge sulla Concorrenza, indispensabile per l’erogazione della seconda tranche dei fondi europei di Next generation EU. Nel testo, però, non ci sarà l’articolo riguardante i taxi, inviso al centrodestra, mentre dovrebbero rimanere le norme sulle concessioni balneari.

 

Via alla campagna elettorale

Intanto i leader politici sono già entrati in campagna elettorale, dal momento che entro il 22 agosto saranno presentate le liste elettorali. Forza Italia parte incassando l’addio anche di Brunetta e Carfagna, dopo quello della Gelmini, ma Silvio Berlusconi al Tg2 ha detto: “Non sono abituato a commentare le decisioni di chi tradisce senza motivi e prospettive politiche", mentre su Draghi ha commentato: “Probabilmente era stanco e ha colto la palla al balzo per andarsene”, dice commentando la giornata di mercoledì.

Il segretario della Lega Matteo Salvini ha chiarito che il centrodestra si presenterà unito alle urne, indicando come priorità la riforma delle pensioni, la pace fiscale, “il tema della sicurezza, baby gang ovunque, sbarchi continui non solo a Lampedusa. Sull'assunzione delle forze dell'ordine, sulla certezza delle regole, sulle espulsioni per chi non merita saremo assolutamente intransigenti", come chiarito al Tg1.

La presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, ha sottolineato la propria coerenza, aggiungendo: agli alleati "chiederò maggiore impegno sull’indisponibilità a fare alleanze variabili: quando sei una squadra e ti avvii a una battaglia, la prima regola è che si vince e si perde insieme".

Quanto al centrosinistra, riparte dal naufragio del “campo largo” con i 5 Stelle del segretario del Pd, Enrico Letta, che a La7 dice: "Penso che con i tre partiti che hanno fatto cadere Draghi sia impossibile immaginare alleanze in questa prossima tornata elettorale. Questo è il mio pensiero, ne discuterò con il mio partito e decideremo insieme”. Infine, proprio il leader dei pentastellati, Giuseppe Conte, ha definito il movimento come una forza "oggettivamente progressista", indicando a Rete 4 come temi fondamentali la giustizia sociale, transizione ecologica e digitale. Quanto a Di Maio, ha annunciato “novità” nei prossimi giorni, aggiungendo: “Credo che i cittadini italiani non abbiano capito perché debbano andare a votare il 25 settembre. Perché le uniche ragioni alla base del motivo per cui Salvini e Conte hanno fatto saltare il Governo sono personali, sono legate al fatto che stavano precipitando nei sondaggi".

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