Un provvedimento da 15 miliardi di euro più 2 di interventi aggiuntivi che vanno a sommarsi a 35 messi in campo dal governo nell’ultimo anno a sostegno di famiglie e imprese. L’esecutivo guidato da Mario Draghi ha dato il via libera ieri sera al decreto Aiuti bis con misure che vanno dall’energia all’emergenza idrica, dalle politiche sociali a quelle industriali. In particolare, sono previsti la proroga dei tagli alle bollette, la rivalutazione anticipata delle pensioni, un ulteriore taglio al cuneo fiscale, il sostegno delle aziende agricole contro la siccità, azioni per gli enti locali. “E’ un decreto che vale oltre 2 punti percentuali del Pil e che è stato condiviso con le parti sociali e con i partiti di maggioranza e di opposizione”, ha detto il presidente del Consiglio nel corso di una conferenza stampa. “Il governo è intervenuto a saldi invariati”, dunque “nessuno scostamento di bilancio perché l’andamento dell’economia è migliore del previsto. Ed è merito della capacità degli italiani, delle famiglie e delle imprese e un po’ anche della politica economica del governo. Abbiamo sostenuto senza esitazione l’economia mantenendo l’obiettivo della riduzione del deficit e del debito”.
Il premier ha spiegato che la “crescita acquisita è al 3,4%, era al 6,6% l’anno scorso. Negli ultimi 20 anni l’Italia non era mai cresciuta oltre il 2%”. Le previsioni del Fondo Monetario Internazionale dicono che “cresceremo più della Germania, della Francia e degli Stati Uniti”. Una crescita “veramente straordinaria”, ma questo non vuol dire che non ci siano “nuvole all’orizzonte”. Le “previsioni per il futuro sono preoccupanti e dobbiamo prepararci al terzo e al quarto trimestre”. Ha aggiunto: “per affrontare l’autunno serve coesione sociale, forse anche politica”. In ogni caso, Per la crescita interna “è importantissima la credibilità internazionale”.
Sul fronte energetico Draghi ha sottolineato che si tratta un decreto “molto significativo”. E’ stata “diversificata l’offerta del gas e oggi la nostra posizione è decisamente migliore rispetto agli altri Paesi europei per stabilità di forniture”. Inoltre il “livello degli stoccaggi è oltre il 70%”. Quanto al sostegno a famiglie e imprese, complessivamente sono 5 i miliardi destinati alla riduzione delle bollette di gas e luce. Verranno annullate le aliquote relative agli oneri generali del sistema elettrico applicate alle utenze domestiche e delle aziende. Misure anche sulle pensioni con la rivalutazione anticipata di tre mesi per gli assegni fino a 2.692 euro. Gli aumenti del 2% partiranno da ottobre. Novità anche in materia di cuneo fiscale, ovvero di tagli al costo del lavoro. Saliranno all’1,8% nella seconda parte dell’anno per i redditi fino a 35 mila euro.
Su un piano un po’ più politico il premier ha precisato che doversi muoversi all’interno del perimetro degli “affari correnti” previsti per il governo dimissionario “non ha ridimensionato” l’entità delle misure adottate. Anzi. “Tutti i provvedimenti presi hanno il carattere di urgenza e in questo senso rientrano pienamente negli affari correnti”. In relazione alla conclusione del suo mandato ha detto: “Vorrei riuscire ad arrivare a dare al governo successivo il conseguimento di tutti gli obiettivi di quest'anno”. Anche sulla vicenda della vendita di Ita, la compagnia aerea di bandiera, non mollerà: “Non è mia intenzione lasciare la questione al prossimo governo, facciamo il nostro dovere fino in fondo”.