Pd-Azione-Sinistra-Verdi-Ic e il “Patto per la Costituzione” di Letta

Prima il patto con Azione e +Europa, fondato sulla prosecuzione della famosa “agenda Draghi”, poi la faticosa intesa elettorale siglata con quelle forze che quell'esperienza non l'hanno condivisa, ma che per colpa di una legge elettorale che impone alleanze deve tenere dentro per evitare il cappotto negli uninominali e infine il patto con Di Maio e Tabacci, così Letta è riuscito ad ottenere il “Patto per la Costituzione” nel centrosinistra.

"Io ce l'ho messa tutta, più di così non si poteva fare". E’ questa la frase pronunciata da Enrico Letta dopo la chiusura degli accordi elettorali in vista delle elezioni politiche del prossimo 25 settembre. Ieri il segretario dem ha chiuso due importanti partite ma chissà se se ne aprirà ora un’altra con Azione di Calenda, visti i tanti rumors che descrivono l'ex ministro fortemente combattuto nei confronti di un Pd troppo concessionista verso partiti come Sinistra e Verdi che hanno aiutato a far cadere il governo.

Elezioni politiche 2022, accordo PD - SI- VERDI 

"E' stato raggiunto un accordo elettorale fra Pd, Verdi e Si". Così in conferenza stampa il segretario del Pd, Enrico Letta, con il segretario di Si, Nicola Fratoianni e il coportavoce dei Verdi, Angelo Bonelli. L’accordo, necessario secondo Letta perché questa legge elettorale obbliga a fare accordi se si vuole vincere o almeno provare a contrastare le destre. Bisogna però  portare avanti anche l'intesa con Azione e +Europa ha dichiarato Letta nel corso della conferenza stampa.

Bonelli, Verdi:

"Regalare seggi a questa destra estrema non è accettabile, rispetto a ciò che sappiamo potrebbero fare. Costruire un fronte ampio, pur con le differenze che conosciamo, è dirimente" ha detto il coportavoce dei Verdi, Angelo Bonelli, in conferenza stampa con il segretario di Si, Nicola Fratoianni e il segretario del Pd, Enrico Letta

Fratoianni, Sinistra Italiana

"Ricordare le differenze significa rendere più forte e significativa la capacità di misurare le differenze ma anche la necessità di una convergenza in questa campagna elettorale. Ci presenteremo agli italiani con parole chiare, ciascuno col proprio programma e la propria leadership, con le proprie idee". Lo ha detto il segretario di Si Nicola Fratoianni, in conferenza stampa col coportavoce dei Verdi, Angelo Bonelli, e il segretario di Si, e il segretario del Pd, Enrico Letta. "Insieme ci batteremo, ognuno con le proprie forze, per evitare che la destra governi il governo del Paese".

Pd e M5s

Nei confronti di 5 stelle c'è stata una "scelta di coerenza fatta fin dall'inizio" da parte del Pd, legata al fatto che hanno fatto cadere il governo.  

Pd e l’accordo con Impegno civico 

"Sono molto contento di poter annunciare l'intesa con Impegno civico, per andare insieme negli uninominali della legge elettorale". A dirlo sempre il segretario Pd Enrico Letta in conferenza stampa con il leader di Impegno civico, Luigi Di Maio."Sono contento della presentazione della lista Impegno civico che, nelle intenzioni dei promotori, vuole essere un punto di riferimento importante per il mondo civico e i territori, c'è l'interesse di molti sindaci e liste civiche.

Cosa prevede l’accordo Pd-Ic:

In base all’accordo elettorale sui collegi uninominale sottoscritto da Letta-Di Maio-Tabacci, la relazione fra loro "è in rapporto 92% a 8%" nei collegi uninominali. "Noi chiudiamo la partita più complicata, con la costruzioni di alcune liste che potessero competere con la destra. Un lavoro difficile e complicato. Ringrazio Azione e più Europa, con cui abbiamo siglato un patto di governo lungimirante" ha ribadito il segretario del Pd. "Da oggi si chiude un capitolo, da domani si corre per convincere gli italiani e le italiane, ci si rimboccano le maniche". 

Di Maio:

“Il nostro obiettivo è aggregare chi rappresenta i territori. Ora le coalizioni sono definite e chiare, oggi si entra nel vivo". A dirlo il leader di Impegno civico, Luigi Di Maio, in conferenza stampa con il segretario del Pd Enrico Letta e Bruno Tabacci. "Siamo convinti di questa intesa, difendere l'agenda Draghi significa anche difendere dei risultati economici".