Le pagelle

Valutazioni della Premier League: United da incubo, Conte da sogno

L’ennesima sconfitta dello United, che vede i rivali storici trionfare su tutti i campi d’Inghilterra. Arsenal e Spurs in corsa scudetto, Wolves bocciato

Valutazioni della Premier League: United da incubo, Conte da sogno

Un altro turno intenso per la Premier League, che fino ad ora ci ha sorpreso con risultati e prestazioni inaspettate. Il campionato più competitivo del mondo sta dimostrando ancora una volta di poter salire di livello, mettendo alla pari in più occasioni le big, con le medio-piccole. Analizziamo dunque quali sono state le tre sorprese negative della settimana e le tre migliori.

 

Le valutazioni di Premier:

Bocciate:

Manchester United: La squadra peggiore della settimana. Un mix di frustrazione e confusione che sta trascinando il club più vincente dell’Inghilterra, verso il buio totale. Quattro goal subiti nel giro di trenta cinque minuti e un complessivo di due occasioni create in tutta la partita. Una vergogna per i tifosi, stanchi di dover subire umiliazioni anche dagli avversari alla portata, come il Brentford. Lo stesso Ronaldo non sta sicuramente rispettando la maglia al meglio, rimanendo un pesce fuor d’acqua sia in campo, che fuori. La separazione non sorprenderebbe nessuno. Ten Hag non può più fallire, anche se siamo solo all’inizio.

 

Everton: Dopo la stagione da incubo vissuta lo scorso anno, in cui la salvezza è praticamente arrivata sul finale, ci si aspettava un annata completamente diversa da parte di Lampard e i suoi ragazzi. I risultati invece, continuano ad essere deludenti, specie per le occasioni create, che sono sempre più rare. Aver perso Richarlison non hai aiutato il gruppo, visto che si sono sempre affidati a lui come riferimento assoluto. Un peccato, perché le idee di gioco e il talento di alcuni potrebbero sbocciare in maniera più netta, raggiungendo magari risultati ben diversi. La svolta adesso è obbligatoria, per non finire come un anno fa. 

 

Wolves: Due giornate, un solo punto: questa rivoluzione, attualmente, non sta portando i risultati sperati e la squadra sembrerebbe inconsistente. Nonostante la qualità sia elevata, i risultati non arrivano, a causa della scarsa intensità nel manovrare e la poca originalità dei giocatori più importanti, nel compiere certe scelte tecniche. Insomma, se dopo un anno di stallo hanno deciso di puntare all’Europa, questo non è sicuramente il giusto atteggiamento per mettersi in gioco e in Premier League, niente viene perdonato. Non è un problema tecnico, ma bensì mentale: il gruppo necessita di maggiore fiducia per affrontare a testa alta chiunque, soprattutto le squadre alla portata. 

 

Promosse:

Brentford: Nelle prime due giornate hanno già dimostrato di avere un progetto serio, che integra al meglio le nuove pedine. Una gara memorabile, dopo la fantastica rimonta con il Leicester, si sono imposti con un sonoro poker nei confronti dello United. Quasi impensabile un anno fa, ma il mercato, se viene ben sfruttato, è la risorsa principale per giungere ad una svolta. Una squadra “leggera”, che gioca in maniera semplice, ma efficace, basandosi sugli esterni e la fisicità delle punte. Sulla retroguardia si soffre poco, anche grazie alla copertura imponente dei due mediani. Una bella sorpresa.

 

Arsenal: Non può essere una sorpresa, chiaramente, ma ciò che stanno mettendo in pratica, rischia di spaventare tutte le squadre inglesi: un gruppo coeso, dalle mille risorse, che difficilmente può essere messa al tappeto. I frutti stanno pian piano maturando, grazie al lavoro fatto sui giovani in queste ultime due stagioni, da parte della società. Una squadra portata all’offensiva, con un tridente difficile da fermare: Jesus un cecchino, mentre Saka e Martinelli disegnano calcio. Insomma, se qualcuno pensa di sottovalutarli per la corsa Champions, o addirittura per lo scudetto, si deve velocemente ricredere. Arteta si è guadagnato con il sudore questo importante palcoscenico.

 

Tottenham: Forse qualcuno non si ricorda dove stava questa squadra più o meno un anno fa. Tra caos e risultati scadenti, la storia degli Spurs ha rischiato di essere infangata definitivamente da una mancanza di progetto. Poi è arrivato lui, l’uomo delle rinascite, capace di portare carisma e cattiveria agonistica ad un gruppo spaventato. Contro il Chelsea si sono dimostrati spavaldi, sicuri di poter rimettere in piedi una gara già persa. Questo è l’effetto Conte. Avere la certezza di non perdere mai, giocando con intelligenza fino all’ultimo secondo. Una stagione a Londra che si prevede  più calda del previsto. 

COPYRIGHT THEITALIANTIMES.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA