Daria Dugina, 30 anni di età, famosa commentatrice politica e figlia di Aleksandr Dugin è morta nell'esplosione della sua auto, avvenuta ieri verso le 21.45 locali nei pressi del villaggio di Velyki Vyazomi, a circa 20 chilometri a ovest di Mosca.
La Dugina, quasi sicuramente vittima di un attentato, era alla guida di una Toyota Land Cruiser Prado di proprietà del padre, quando è avvenuta la deflagrazione. La sua auta si è rovesciata ed è finita fuori strada davanti agli occhi del padre Oleksandr, come dimostrano le immagini di alcuni video diffusi in rete.
Perché si parla di attentato
Al momento non c'è alcun commento ufficiale da parte delle autorità russe - fa sapere la BBC - ma si suppone che l'obiettivo dell'attentato fosse proprio Aleksandr Dugin, impegnato quella sera in una conferenza su "Tradizione e storia" e alla quale ha partecipato anche la figlia Daria Dugina come ospite. Oleksandr avrebbe dovuto trovarsi in auto con la figlia, commentatrice televisiva, ma alla fine ha deciso di viaggiare su un'altra vettura insieme ad amici e Daria ha scelto di andare da sola con la macchina del padre. Poi l'esplosione. Il corpo carbonizzato della vittima è stato recuperato dai soccorritori giunti sul posto.
Oleksandr Dugin, consigliere di diversi politici, è un filosofo russo noto per le sue opinioni anti-occidentali, di estrema destra e "neo-eurasiatiche"., per questo si parla di attentato.
Gli inquirenti del Dipartimento investigativo della capitale russa, che indagano anche per la modalità con la quale è stato compiuto l'attentato, hanno dichiarato che, dai primi accertamenti, appare probabile che sull'auto fosse stato "piantato un ordigno esplosivo".
Chi è Aleksandr Dugin
Nonostante non ricopra una posizione ufficiale nel governo, Aleksandr Dugin è uno stretto alleato del presidente russo tanto da essere bollato come "il Rasputin di Putin". La figlia Darya Dugina, è anche lei un'importante giornalista che ha sostenuto apertamente l'invasione dell'Ucraina. All'inizio di quest'anno è stata sanzionata dalle autorità statunitensi e britanniche, perché accusata di aver contribuito alla "disinformazione" online in relazione all'invasione della Russia. Lo scorso maggio, in un'intervista, ha descritto la guerra come uno "scontro di civiltà" e si è detta orgogliosa del fatto che sia lei che suo padre fossero stati sanzionati dall'Occidente.
Aleksandr (Oleksandr) Dugin è stato sanzionato dagli Stati Uniti nel 2015 per il suo presunto coinvolgimento nell'annessione russa della Crimea.
Il filosofo è considerato l'Ideologo di Putin, il principale architetto intellettuale dell'ideologia ultranazionalista a cui aderiscono molti al Cremlino. Per anni Dugin ha invitato Mosca ad affermarsi in modo più aggressivo sulla scena mondiale e ha sostenuto l'azione militare russa in Ucraina. Nel 2014 - riporta Russia Today - è stato licenziato dall'Università statale di Mosca dopo il suo appello a "uccidere, uccidere, uccidere" gli ucraini.