Si cerca di correre ai ripari

Caro energia: le misure degli altri paesi europei per ridurre i costi

Le scelte degli altri Stati per contenere gli effetti del rialzo dei prezzi del gas, dalla temperatura negli uffici all’illuminazione degli edifici

Caro energia: le misure degli altri paesi europei per ridurre i costi

Il caro energia pesa (e molto) sia sulle famiglie italiane che sulle imprese, che devono fare i conti con bollette sempre più care. 

Ma la situazione italiana non è così differente da quella di altri Paesi europei, a partire dalla Germania, anch'essa molto dipendente dalle forniture di gas dalla Russia. 

Quali sono le misure decise dagli altri Stati? 

 

Medvedev: "Fino a 5.000 euro entro fine anno"

A spaventare sono le previsioni (gonfiate?) del vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo nonché ex presidente russo, Dmitry Medvedev: "A causa dell'aumento dei prezzi del gas a 3.500 euro per mille metri cubi, sono costretto a rivedere il costo previsto al rialzo a 5.000 euro entro la fine del 2022". 

Parole che preoccupano i mercati e gli Stati europei. 

Sul proprio canale Telegram, Medvedev ha anche chiuso il proprio post con un pensiero ai capi di Governo del Vecchio Continente, rivolgendo loro un "Caldi saluti". 

 

Luce, costi raddoppiati in bolletta

Nel 2022 una famiglia media spende fino a 2.558 euro per le utenze domestiche, in particolare 1.516 euro per il gas e 1.042 per la luce. Si tratta di una cifra ben superiore ai 1.327 euro complessivi del 2022 (quando il gas pesava in tutto per 785 euro e la luce per 542 euro), ma anche rispetto al 2021: un anno fa, come rilevato da Assoutenti, il costo per l'energia elettrica ammontava a 1.162 euro a famigia, mentre per il gas si arrivava a 802 euro complessivi. 

A conti fatti, quindi, i rincari ammontano al 92,7% in più di spesa per entrambe le forniture. Secondo il presidente dell'associazione, Furio Truzzi, "gli analisti annunciano tensioni sulle quotazioni dell'energia che proseguiranno anche nel corso del nuovo anno. Considerando l'attuale andamento in forte rialzo dei prezzi di luce e gas, in assenza di un blocco nazionale o europeo delle tariffe e di interventi efficaci di contrasto, nel 2023 il conto per le forniture energetiche potrebbe raggiungere i 5.266 euro a famiglia: 3.052 per la bolletta del gas, 2.214 per quella della luce, con una crescita della spesa energetica del +300% rispetto al 2020". 

 

Cosa hanno deciso in Europa gli altri Stati

Intanto, dal 31 agosto è in programma un nuovo stop agli approvvigionamenti di gas tramite il gasdotto Nordstream1, ufficialmente sempre a causa di interventi di manutenzione che dovrebbero terminare entro il 2 settembre. Per questo a livello europeo si sta lavorando non solo all'ipotesi di un tetto massimo al prezzo del gas, ma anche a una riduzione dei consumi fino al 15%. Il piano, però, è volontario e legato a singoli programmi nazionali. Le indicazioni generali prevedono una temperatura massima di 19°C durante l'autunno e l'inverno, e di 27°C per i condizionatori nel periodo estivo. 

A questo si aggiungono singolo iniziative, come lo spegnimento dell'illuminazione dei negozi dopo le 22, decisa da alcuni Paesi, come in Germania. Qui, per esempio, dal 1° settembre si spegneranno anche i riscaldamenti negli edifici pubblici in aree come corridoi e stanze comuni o di transito, mentre nei singoli locali non si supereranno i 19° C. 

Qualora i lavoratori siano chiamati a svolgere mansioni fisiche intense, invece, il termometro non supererà i 15° C. Ma non solo: "In caso di una grave carenza di gas, l'acqua calda potrebbe essere resa disponibile solo in fdetemrinate ore del giorno" ha spiegato il ministro dell'Economia tedesco, Robert Habeck. 

Anche la Francia corre ai ripari: "È finita l'ora dell'abbondanza", ha tuonato il presidente, Emmanuel Macron. 

Oltralpe scatterà il divieto di utilizzo di insegne pubblicitarie luminose dall'1 di notte alle 6 del mattino, mentre resta il divieto di lasciare aperte le porte degli esercizi commerciali dove siano in funzione riscaldamento o condizionamento, pena multe salatissime. 

A motivare i provvedimenti francesi è stata anche l'Agenzia per la gestione dell'ambiente e dell'energia, secondo cui un led per la pubblicità consuma quanto una famiglia media per l'uso di elettrodomestici e illuminazione di casa. 


 

 

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