
Il primo turno infrasettimanale della stagione ci mette subito davanti a risultati inaspettati, che cambiano nuovamente la lettura di questa prima classifica. Aspettando ovviamente i posticipi di giovedì. L’Inter arriva al Derby con un sonoro tris alla Cremonese, mentre i rossoneri vengono salvati da Maignan, che ha parato il rigore di Berardi. Roma spettacolare grazie a Dybala, Lazio che inciampa a Genova con la Sampdoria. Il Napoli viene fermato dal Lecce, la Juventus invece non sbaglia con lo Spezia. Pari tra Empoli e Verona. Sottil Jr perde il confronto con il padre alla Dacia Arena.
Le pagelle della 4^ giornata di Serie A: LE BOCCIATE
Monza voto 4,5: Ancora fermi a zero punti dopo quattro giornate. Bisogna ammettere che il calendario non è stato semplice e che i ragazzi di Stroppa si sono dovuti confrontare con rose molto forti. È anche vero però, che non vi è minimamente un’identità di gioco: un mix di confusione e tentativi vani. Il tecnico non sta sfruttando appieno le qualità dei nuovi, come Sensi, che è tornato nel ruolo di play, senza però dare particolari garanzie. Mancano le giuste gerarchie e questo sta indirizzando la strada salvezza, decisamente in salita.
Cremonese voto 5: Bisogna premiare il coraggio. Un primo tempo da horror, in cui hanno subito due reti su alcune palle perse in mezzo al campo. Nonostante ciò, hanno continuato a giocare, creando anche alcune occasioni ghiotte. Alvini comanda la squadra da bordo campo, trasmettendo sicurezza e anima. Manca chiaramente un po’ di qualità a centrocampo nel trattenere gli avversari. Stanno pian piano raggiungendo un equilibrio e nelle prossime gare, magari maggiormente alla portata, hanno la possibilità di dimostrarlo.
Fiorentina voto 5: Con quasi 75% di possesso palla, non creano quasi nulla, lasciando campo ai padroni di casa in contropiede. Regalano anche il goal del vantaggio, con Venuti che perde una palla sanguinosa al limite dell’area. I cambi non hanno dato le risposte aspettate e la squadra, dopo solo quattro giornate, sembrerebbe patire qualcosa a livello fisico. Italiano stravolge la formazione nella ripresa, ma il risultato non cambia: primo stop stagionale, che non deve però influire nelle prossime, complicate, partite da affrontare.
Spezia voto 5,5: Nonostante la sconfitta, i ragazzi di Gotti danno ancora una volta la sensazione di potersela giocare con chiunque. Non si piegano al sigillo magico di Vlahovic, continuando a pressare alti e lasciando poco spazio di inserimento agli avversari. Davanti manca un po’ di freddezza, specie nel controllo della palla in area di rigore, che spesso risulta confuso. Una rosa attrezzata per la salvezza, capace di evolversi positivamente rispetto al gioco pesante portato da Thiago Motta lo scorso anno. Potrebbero anche puntare a qualche scalino più in alto, a livello di classifica.
LE SUFFICIENTI
Napoli voto 6-: Un grosso passo indietro rispetto alla gara con la Fiorentina, soprattutto per l’avversario che si sono ritrovati ad affrontare. Meret risponde al mercato parando il rigore di Colombo. Sul goal dell’ex Milan può ben poco, ma le sicurezze cominciano ad arrivare da parte sua. Molte meno invece dal pacchetto offensivo, ancora una volta spento e mal posizionato. La punta nigeriana, Osimhen fatica incredibilmente ad affrontare l’uno contro uno a livello fisico, creando così poche occasioni pericolose. Raspadori e Ndombelé rimandati.
Lazio voto 6: Solo per il punto, visto che il secondo tempo sarebbe completamente da dimenticare. Con il pallino del gioco in mano, decidono di non sfruttare al meglio l’occasione, optando per una manovra lenta e macchinosa, al posto di cercare il raddoppio. Alla fine subiscono il pari in pieno recupero, perdendo così due punti pesanti. Torna al goal Immobile, su assist da brividi di Milinkovic e che colpisce anche un palo clamoroso nella prima frazione. Male Cancellieri nel perdere palla sul finale: una giocata fallita che punisce i ragazzi di Sarri.
Sampdoria voto 6: Un punto guadagnato e sudato fino alla fine, quando hanno cercato di portarsi addirittura a casa i tre punti. Tengono lontana la Lazio nel secondo tempo, aspettando l’errore decisivo per punire: ci pensa Gabbiadini a tre minuti dal fischio finale ad insaccare il pari. L’atteggiamento è sicuramente in crescendo rispetto alla brutta sconfitta di Salerno, anche se manca ancora tanta freddezza in zona goal. Quagliarella perde colpi, seppur abbia recriminato un rigore dubbio nel primo tempo. Dalla prossima devono cercare i punti pesanti.
Empoli voto 6: Ancora un pareggio, anche se stavolta, probabilmente, va anche bene così. Dopo un ottimo primo tempo, candito dal primo goal tra i professionisti di Baldanzi, esce fuori il Verona e i toscani sono andati in grande difficoltà. La problematica principale riguarda ancora gli attaccanti, che non stanno fornendo minimamente le prestazioni attese. Manca intensità in fase di manovra, con un eccessivo palleggio nella propria metà campo. Zanetti necessita di soluzioni alternative concrete, capaci di cambiare le sorti di una gara.
Hellas Verona voto 6: La prima vittoria in campionato non è ancora arrivata, ma questo gruppo dà l’impressione di essere in crescita. Cioffi sta dando grande fiducia ai giovani, che rispondono al meglio, garantendo nella ripresa il punto finale. La rete arriva dal nuovo acquisto Kallon, che promette bene in vista delle prossime gare. I cambi hanno stravolto la gara, specie l’ingresso di Lasagna, che ha permesso di creare maggiori spazi. L’occasione finale di Illic lascia qualche rammarico, ma l’atteggiamento è quello giusto.
Lecce voto 6,5: Dopo quattro gare, iniziano finalmente a guadagnare qualcosa: una rosa concreta, molto all’avanguardia rispetto alle altre neopromosse, soprattutto a livello di atteggiamento. Non temono nessuno, giocando a testa alta anche in uno degli stadi più bollenti d’Italia. Colombo è l’uomo copertina: prima sbaglia il rigore, poi però si inventa il goal della giornata. Sul finale sono bravi a soffrire, evitando di subire particolari pericoli. La salvezza potrebbe passare anche da certe prestazioni.
LE PROMOSSE
Udinese voto 8: Pochissimo possesso palla (solo il 25%), eppure hanno saputo soffrire il giusto, trovando nuovamente i tre punti. Sottil vince il confronto con il figlio, tenendo la Viola lontano dalla propria area di rigore. Pungono al momento più corretto, mandando di fatto in tilt i piani di Italiano. Deulofeu e Beto sono tornati ai livelli di un tempo e possono essere realmente la carta decisiva per questa stagione. La classifica promette bene e i tanti innesti arrivati, ancora da scoprire, possono solamente evolvere il gruppo friulano. Silvestri ancora decisivo.
Juventus voto 8: Vlahovic l’ha fatto di nuovo! Un calcio di punizione geometrico che ha sbloccato la gara, indirizzando di fatto la vittoria. A chiuderla ci ha pensato il nuovo acquisto Milik, entrato per pochi minuti, ma da subito decisivo. È mancata però un po’ di intensità da parte dei bianconeri, che danno ancora la sensazione di seguire le orme tattiche della scorsa annata. Un gioco sterile e poco pericoloso: abbastanza inspiegabile, considerando l’enorme qualità di cui dispone la rosa. Positivo Gatti, ottimo Miretti. La crescita dei giovani prosegue positivamente.
Roma voto 8,5: Finalmente una grande Lupa. I capitolini entrano in campo con il giusto piglio, portandosi subito avanti di due goal. Il protagonista assoluto è stato Dybala, che con una doppietta ha infiammato l’intero Olimpico, creando un vero delirio. La chiude poi Ibanez, ancora di testa, vera arma del team di Mourinho: diventano quattordici le reti su calcio piazzato dal 2021. Una squadra che giornata dopo giornata tira fuori maggiore personalità, diventando sempre più coesa. Si intravede anche un calcio più manovrato, con una ricerca al palleggio fluido.
Inter voto 8,5: Anche senza Lukaku giocano da grande, arrivando così nella miglior forma possibile al Derby di sabato prossimo. Un tris secco, agguantato principalmente grazie a grandi giocate dei singoli. In primis Dzeko, che fa da torre per quasi un’ora, aiutando il gruppo a trovare tanti spazi. Torna al goal Correa, che ha iniziato al meglio questa stagione. Si inventa il capolavoro finale Barella, che fino ad ora è il protagonista assoluto del campionato nerazzurro. Le seconde linee hanno risposto presente, seppur necessitano di più attenzioni difensive. Onana, quando inizia a giocare?