
“Certo, il Covid ci ha influenzato o comunque, grazie al virus, abbiamo avuto maggiore familiarità con certe cose come, ad esempio, l'uso delle mascherine. Il mio personaggio era stressato, ma faceva di tutto in famiglia perché tutto sembrasse normale e a cena si mangiasse fino al dessert". Così Adam Driver, al Lido, ha parlato del suo personaggio, Jack Gladney, protagonista di White noise (Rumore bianco), di Noah Baumbach, film d'apertura della Mostra del cinema di Venezia 2022, tratto dal romanzo cult di Don DeLillo del 1985, una commedia satirica e apocalittica con al centro la paura della morte, che in piena emergenza climatica e post pandemica è più attuale che mai.
Protagonista è la famiglia del professore Jack Gladney (Adam Driver), professore universitario che insegna in un corso di studi hitleriani, composta dalla moglie Babette (Greta Gerwig) e da quattro figli nati da matrimoni diversi. Sullo sfondo una società in piena crisi.
Il professore è un uomo di mezza età, appesantito, "avevo una parrucca e una pancia finta”, ha detto Adam Driver, “ma poi ho messo su peso e la pancia extra non è stata più necessaria".
Sette anni fa, a Venezia, l'attore ha vinto la Coppa Volpi per il film di Saverio Costanzo Hungry Hearts.
White noise, sarà disponibile su Netflix, dal 30 dicembre, senza passaggi almeno in Italia, nelle sale cinematografiche.