Le trattative

Le pagelle finali del calciomercato di Serie A: il meglio e il peggio

Dai colpi a parametro zero di Inter e Roma, agli investimenti per il futuro del Milan. La Juventus chiama i top player, la Fiorentina invece estende la rosa

Le pagelle finali del calciomercato di Serie A: il meglio e il peggio

Il calciomercato estivo 2022 si è chiuso il primo settembre alle ore 20. Le squadre di Serie A nel giro di due mesi hanno cercato di rinforzare il più possibile la rosa, facendo fronte alla ripartenza precoce del campionato, causa Mondiale. La regina è sicuramente la Roma di Mourinho, accompagnata sul podio da Juventus e Inter. Ottima la Salernitana, che cerca una salvezza anticipata, mentre Torino e Fiorentina continuano la crescita per puntare all’Europa. Bocciate Sampdoria e Spezia: troppo poco per la corsa salvezza. Milan dei giovani, Napoli completamente rivoluzionato. Ecco la valutazione finale di tutti i trasferimenti:

 

Le pagelle finali del calciomercato Serie A:

Hellas Verona voto 4,5: Hanno perso troppo. Nel giro di due mesi si sono privati di Barak, Caprari e Simeone, la colonna portante della rosa. Perdipiù hanno rinunciato anche a due interessanti giovani come Casale e Cancellieri, entrambi trasferiti in terra Lazio. I sostituti non sono però obiettivamente all’altezza, visto che Verdi è una scommessa da confermare (dopo i mesi positivi a Salerno) e Hrustic un giovane da scoprire. Positivo l’arrivo di Djuric, che porta esperienza, ma non può bastare: sono passati da una possibile Europa, ad una corsa salvezza, molto complessa.

 

Spezia voto 5: La squadra non sta giocando male e questo è per merito di Gotti, vero grande innesto del mercato spezzino. Dopo quasi due anni di blocco al mercato, non hanno fatto il massimo per rinforzare la rosa, anzi, alcune pedine chiave se ne sono andate, lasciando importanti buchi in rosa. Da Provedel, sostituito da un incerto Dragowski a Maggiore, lasciato fuori senza troppe spiegazioni, per poi rimpiazzarlo con l’acerbo Maldini. Caldara in difesa è un buon rinforzo, Ekdal sulla mediana invece sta facendo fatica. Non certo una campagna entusiasmante.

 

Sampdoria voto 5,5: Il “Maestro” Giampaolo ha più volte alzato la voce sul calciomercato dei Doriani, chiedendo esplicitamente dei nuovi innesti per forgiare la rosa. La risposta della società però, non è stata propriamente di livello, considerando i tanti “esuberi” risicati dalle squadre più blasonate. Uno su tutti Winks, che non gioca con continuità da anni, causa i tanti infortuni subiti. Discorso simile per Pussetto, mai scoppiato ad Udine, rimanendo perlopiù una seconda scelta. L’arrivo di Djuricic è tutto una scommessa: due anni di stop, per poi essere rilanciato subito tra i protagonisti. Vediamo come il fisico risponderà a questa sfida.

 

Bologna voto 5,5: Ennesima campagna acquisti “vuota”. Tante cessioni, alcune veramente di rilievo come Theate  o Hickey, ma nessun acquisto da far sognare la folla. Il giovane Cambiaso è un cosiddetto"usato sicuro”, che garantisce la doppia fase sulla corsia esterna. Discorso verosimile per Lykogiannis: una certezza che conosce bene il campionato. Davanti sono rimasti tutti e questa è probabilmente la notizia migliore, anche se il malcontento per alcune pedine rimane (su tutti Barrow). Mihajlovic dovrà dunque puntare nuovamente sull’evoluzione dei propri talenti, cercando di scovarne dei nuovi.

 

Atalanta voto 6: Gasperini non è soddisfatto fino in fondo della rosa finale: si sarebbe aspettato acquisti di grosso peso, per poter cominciare sin da subito un ciclo glorioso. Le nuove pedine invece, sono seconde linee da lanciare, che ad oggi però, non garantiscono ancora prestazioni di alto livello. Interessante sicuramente l’arrivo di Hojlund, pagato la bellezza di 17 milioni di euro. Un investimento importante, considerando il livello del campionato da cui proviene. Maggiori garanzie potrebbero giungere da Ederson e Lookman, più esperti e preparati ad affrontare la Serie A. La scommessa Soppy fino ad ora ha deluso, lasciando qualche dubbio sulle corsie esterne.

 

Udinese voto 6: Una squadra basata sulle scommesse, pronte ad emergere grazie all’esperienza del tecnico Sottil. L’allenatore non ha voluto stravolgere la rosa, riuscendo a trattenere giocatori del calibro di Deulofeu e Beto. La vendita di Molina ha garantito un buon bottino in casa bianconera, per estendere la visone sul mercato, riportando a casa anche Perez. Masina ha esperienza, seppur sia tornato dopo anni di panchine in Inghilterra. Per il resto, una caterva di giovani che devono ancora esprimere il proprio potenziale: Ebosse, Ebosele, Ehizibue, Bijol e Lovric. 

 

Sassuolo voto 6: Hanno provato a fare il massimo, per vendere al prezzo più elevato i proprio gioielli e questo va riconosciuto alla dirigenza neroverde. Sia Raspadori, che Scamacca si sono trasferiti in grandi squadre per cifre che vanno oltre i trenta milioni di euro. Un bel gruzzoletto per poter ripartire al meglio sul mercato. Eppure la sensazione generale è che manchi ancora qualcosa. Pinamonti è sicuramente perfetto per incarnare la nuova maglia numero nove, mentre Alvarez e Laurienté sono prospetti di cui si parla già un gran bene. L’innesto finale con Antiste dallo Spezia, porta peso sulla retroguardia, troppo numericamente fragile in queste prime apparizioni. 

 

Empoli voto 6: Sostituire Andreazzoli non sarebbe stato semplice per nessuno, considerando il rapporto affettivo e tecnico che ha creato nello spogliatoio. La scelta di puntare su un giovane come Zanetti è sicuramente da rispettare, viste le possibilità ridotte che ha trovato a Venezia. In mezzo al campo sono andati via Asllani e Zurkowski, sostituiti solamente da Marin. Dietro è rimasto tutto intatto (tra cui la permanenza di Parisi), mentre davanti sono arrivati quattro attaccanti che possono movimentare il campionato dei toscani. La scommessa Pjaca, il giovane Satriano, l’immortale Destro e infine la “cometa”  Lammers.

 

Cremonese voto 6,5: Lo scorso anno la colonna vertebrale del team era formato unicamente da giocatori in prestito, con un altro allenatore, ritornati poi nei club di appartenenza. Né Gaetano, né Fagioli, né tantomeno Okoli sono stati riportati da Alvini, che ha dovuto puntare su delle novità. Gli arrivi di Okereke e Dessers sono stati essenziali per creare un’accoppiata coesa e prepotentemente offensiva. In porta è tornato Carnesecchi per accompagnare Radu. Felix è l’investimento di prospettiva, mentre Meite potrebbe ritrovare il potenziale di un tempo, dopo un anno all’estero. Un collettivo interessante per la corsa salvezza.

 

Monza voto 6,5: Sono stati per diverso tempo i protagonisti del calciomercato, acquistando tantissime pedine che potessero rivoluzionare la rosa. Dal capitano Pessina, alla coppia avanzata Petagna-Capari. Tutti giocatori pronti a lottare per un posto in Nazionale. Discorso verosimile per Cragno e Sensi, che devono però stabilizzarsi a livello a fisico. I giovani Carboni e Rovella hanno già esperienza nel campionato, mentre Izzo e Pablò Marì sono alla ricerca di un riscatto. Tanti, forse troppi, nomi. Un mutamento totale, ancora in fase di sperimentazione.

 

Torino voto 6,5: L’ennesima estate dove Juric ha dovuto alzare i toni per vedere dei risultati. Questa volta è arrivato persino alle mani con la dirigenza e le risposte, per loro fortuna, sono state positive. Vendere Bremer a quel prezzo è stato un affare e Schuurs può rappresentare il perfetto sostituto. Bene anche Ilkhan in mezzo, seppur la coperta sia corta in quella zona del campo. Davanti Miranchuk, Vlasic e Radonjic sono la reale svolta di questa stagione. Alcuni acquisti rimangono ancora un mistero, come Lazaro o Karamoh, mai scoppiati nelle precedenti esperienze italiane. Quando vi è di mezzo Juric però qualsiasi giocatore può avere una seconda vita. 

 

Fiorentina voto 7: Il doppio impegno non è mai semplice da affrontare, sia a livello di sfide, che di rinforzi da portare in rosa. Italiano ha avuto tante pretese e quasi tutte sono state rispettate dalla dirigenza italoamericana. L‘arrivo di Jovic fa sognare, seppur non sia proprio una punta d’area di rigore. Barak invece è da dieci, così come il rinnovo di Milenkovic, richiesto dai migliori team di Serie A. Sulla fascia è uscito Odriozola, ma è giunto a Firenze il brasiliano Dodò: un terzino che garantisce entrambe le fasi, rinforzando la precisione nella manovra del pallone. Insomma, un collettivo che può nuovamente confermarsi. 

 

Lecce voto 7: Se sei una neopromossa e ti aggiudichi un Campione del Mondo, parti già con una spanna in più. L’operazione Umtiti è da incorniciare, visto anche il grandissimo entusiasmo di tutta la piazza per il suo inaspettato arrivo. Pograncic promette benissimo e si sta giù muovendo per diventare un titolare inamovibile, così come Banda, mediano dalla grande personalità, nonostante la giovane età. Aver confermato tutti i punti fermi ha alzato ulteriormente il livello, visto che Baroni adesso può lavorare con un gruppo che conosce già i piani di gioco. Falcone tra i pali è la ciliegina sulla torta: un portiere preparato, che merita questo tipo di palcoscenico.

 

Lazio voto 7: Un inizio di mercato scoppiettante, che è andato a calare completamente nel mese di agosto. Infatti il mercato dei bianco celesti si è fermato ben più presto rispetto alle altre, portando comunque in buca pepite d’oro. Su tutti Romagnoli, che ha garantito serenità e certezze ad una retroguardia troppo fragile ormai da anni. Insieme a lui anche Gila e Casale potrebbero contribuire alla crescita della fase difensiva. In mezzo al campo l’aggiunta di Vecino e Marcos Antonio estende il reparto e in avanti la scommessa è Cancellieri. È mancato però, ancora una volta, l’acquisto di un vice Immobile.

 

Napoli voto 7,5: Una rivoluzione totale. Via Koulibaly, Mertens, Fabian Ruiz, Insigne e Ounas. Dentro nomi freschi, pronti a fare il “boom” per la causa dei partenopei. Indubbiamente di rilievo il costoso arrivo di Raspadori, che non ha più scuse: deve diventare un punto di riferimento. Bene anche Ndombelé, seppur il carattere non sia dei più semplici. “Kvara” ha già fatto innamorare i tifosi, che non devono però sopravvalutarlo sin da subito. Simeone è un affidabile spalla, mentre Kim ha il delicato ruolo di sostituire il “Generale” in difesa. Insomma, tanta gioventù, che però deve adattarsi al meglio al gioco spigoloso del mister. Peccato per quel mancato arrivo in porta.

 

Salernitana voto 7,5: Gli scettici hanno parlato troppo in fretta e De Sanctis, nuovo direttore sportivo, ha saputo zittire le critiche con una campagna acquisti assolutamente promossa. L’acquisto da evidenziare è sicuramente Candreva, capace di performare ancora come un venticinquenne. Una pedina che sa fare la differenza. Anche Piatek è da applausi, specie dopo i sei mesi comunque positivi a Firenze. In mezzo Vilhena vuole risplendere, mentre Dia e Botheim hanno già illuminato le prime gare stagionali. In difesa si è aggiunto anche Lovato, innesto giovane, ma già abbondantemente pronto per la categoria.  

 

Milan voto 7,5: Se avessero rinnovato prima i contratti di Maldini e Massara, probabilmente sarebbero arrivati acquisti di livello superiore, viste le opportunità create nel mese di giugno. Vanno comunque fatti gli applausi alla dirigenza per aver seguito ancora una volta la tradizione con i giovani. L’arrivo che ha destato maggiore interesse è l’esterno belga De Katelaere, che sin da subito è entrato in sintonia con la tifoseria. Positivi anche Tiaw in difesa e Vranckx a metà campo, entrambi giunti a Milano per cifre tutto sommato basse. Sul finale si sono aggiudicati anche Dest, dal Barcellona, come sostituto di Florenzi, che si è appena infortunato.

 

Inter voto 8: Una prima parte da dieci, un finale da sei. Le aspettative sono rimaste alte per un bel po’ di tempo, specie quando si è parlato di un arrivo inaspettato della Joya Dybala. Alla fine però, hanno preferito puntare su Lukaku, ricreando di fatto la coppia offensiva, devastante, di due anni fa. In mezzo al campo Asllani è l’ideale come vice Brozovic, mentre Bellanova può dare una grossa mano sulla fascia, spesso scoperta. Mkhitaryan non ha 38 partite sulle gambe, ma è il colpo esperto richiesto da Inzaghi per completare la metà campo. Onana rimane ancora un mistero, anche se il futuro è dalla sua parte, mentre Acerbi non è proprio l’acquisto sperato dai tifosi, come seconda linea sulla retroguardia.

 

Juventus voto 8,5: Un conto è giudicare le prestazioni in campo, un altro è la valutazione complessiva della campagna acquisti: anche se la squadra non sfodera ancora un calcio memorabile, i nuovi arrivi sono di alto livello e rinforzano la formazione in quasi tutte le zone del campo. Pogba e Di Maria a parametro zero sono da oscar, mentre Kostic e Milik i giusti sostituti di peso, che possono entrare a partita in corso, cambiando le sorti del risultato. L ‘arrivo di Bremer è stato essenziale per mettere una pezza all’addio di De Ligt, venduto in Germania per una cifra astronomica. Insomma, tante pedine nuove, a cui va aggiunto anche il rientro di Fagioli, giovane dalle ottime prospettive. Peccato solamente per Zakaria, forse bocciato troppo velocemente?

 

Roma voto 9: Dopo la gloria europea della scorsa stagione, i capitolini si prendono anche il trono del mercato, con una campagna acquisti che fa scintille. Il colpo da cento è senza dubbio Dybala, che sta già facendo la differenza negli schemi di Mourinho. Sfortunato Wijnaldum nel infortunarsi subito, sarebbe stato un titolare da top team. Celik rinforza la corsia esterna, mentre Perez e Felix hanno liberato il posto per il Gallo Belotti, vice punta di Abraham. Camara è tutto da scoprire, ma la formula alleggerisce la pressione su di lui. Un collettivo che può puntare ancora più in alto, soprattutto con un tecnico dalla mentalità vincente.

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