
Il primo a provarci, ancora 7 anni fa, era stato proprio un governatore della California. Ora è la volta del nuovo presidente del Golden State, Gavin Newson. È stato lui a ritentare di aumentare il salario minimo, portandolo dai 15 dollari all'ora a 22.
La California vuole alzare il salario minimo
Con l'approvazione di quello che è stato chiamato il "Fast Recovery Act", il presidente californiano ha spiegato di voler "rendere omaggio ai lavoratori che mantengono in funzione il nostro stato mentre costruiamo un'economia più forte e inclusiva per tutti i californiani".
L'annuncio non è arrivato in un giorno qualsiasi, bensì in occasione del Labour Day, la festa del lavoro, che negli Usa ricorre il 5 settembre.
Tempo pochi giorni e si è creato un vero e proprio polverone, sollevato soprattutto dai gestori dei fast food, primo tra tutti McDonald's. Anche perché il provvedimento sarà applicato a tutte le aziende con più di 26 dipendenti e almeno 100 sedi su tutto il territorio federali statunitense.
Newsom e il precedente di Biden
In realtà un altro passo in avanti era stato compiuto da Joe Biden nel 2021, quando aveva firmato un decreto di sostegno ai lavoratori contro il Covid, che prevedeva proprio di portare a 15 dollari all'ora la paga oraria. Ora Newsom spiega che si tratta di dare una "voce più forte" ai lavoratori stessi, cioè "creare un posto al tavolo per stabilire salari equi e standard critici su salute e sicurezza". Ma la polemica è avviata.
McDonald's non ci sta
A farsi paladino della protesta contro il decreto della California è proprio il re dei fast food, McDonald's, il cui presidente della divisione Usa, Joe Erlinger, definisce il provvedimento "ipocrita e mal concepito".
Non solo. Secondo il numero 1 dell'International Franchise Association, Matthew Haller, c'è il rischio di un rialzo dei prezzi del cibo venduto nelle catene che potrebbe arrivare anche a +20% e, persino, un ricorso al lavoro automatizzato. Ad esempio, gli attuali dipendenti potrebbero essere licenziati e sostituiti da casse automatiche.