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il punto sulla guerra

Ucraina, Onu: “Squadre di esperti alle fosse comuni di Izyum”

Le forze ucraine sono entrate nel centro liberato dai militari russi e parlano di fosse comuni. Erdogan pronto a incontrare Putin a Samarcanda per la pace

Ucraina, Onu: “Squadre di esperti alle fosse comuni di Izyum”

Il primo shock, mesi fa, era stato a Bucha. Ora le attenzioni sono rivolte alle scoperte fatte dai militari di Kiev nella cittadina di Izyum, riconquistata proprio dagli ucraini: "Gran parte di Izyum, città nella regione di Kharkivr riconquistata dalle forze ucraine nei giorni scorsi, giace in rovina, fino all'80% delle infrastrutture della città è stato distrutto, i corpi vengono ancora scoperti tra le macerie", riferisce la Bbc. 

 

Ma a far discutere sarebbe la scoperta di fosse comuni, sulle quali l'Onu annuncia di voler far luce. 

Intanto il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha confermato l'incontro bilaterale di oggi con l'omologo russo, Vladimir Putin.

L'occasione è data dal vertice dell'Organizzazione della Cooperazione di Shanghai (SCO), iniziata a Samarcanda, dove nelle scorse ore si sono incontrati anche lo stesso Putin con il presidente cinese, Xi Jinping. 

Nella stessa città dell'Uzbekistan, intanto, il presidente cinese, Xi Jinping, avrà un faccia a faccia con l'omologo iraniano, Ebrahim Raisi, oltre che con lo stesso Erdogan. 

Per il leader di Pechino è la prima volta che abbandona la capitale cinese in due anni e mezzo, dall'inizio della pandemia, come confermato dalla televisione statale cinese Cctv. 

 

Il nuovo incubo delle fosse comuni

Il capo dell'ufficio presidenziale ucraino, Andriy Yermak, ha postato su Twitter una foto di una fossa comune dentro la quale ci sarebbero centinaia di corpi e che sarebbe stato individuata a Izyum. Finora si parla di 440 salme. 

Da qui l'accusa a Mosca: "La Russia è uno stato assassino", ha twittato. In alcune tombe ci sarebbero anche soldati ucraini. Secondo Yermak nel corso delle prossime ore potranno arrivare nuova informazioni dettagliate, ma intanto si muove anche l'Onu. 

 

L'Onu pronta a un'indagine

L'Organizzazione delle Nazioni Unite ha annunciato di voler inviare un team di esperti per far luce sulle presunte fosse comuni scoperte a Izyum. Il ritrovamento è avvenuto nella foresta non lontana dalla città ed è stato confermato da alcuni giornalisti dell'Associated Press, che però non hanno parlato del numero di corpi che vi sarebbero all'interno. 

 

Volodymyr Zelensky: "Come a Bucha"

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha paragonato il ritrovamento a quello avvenuto a Bucha, a nord-ovest di Kiev, dove si parlò di massacro per la prima volta e nei primi mesi del conflitto. "La Russia sta lasciando morte ovunque dietro di sé e deve esserne ritenuta responsabile", ha affermato il leader di Kiev. 

Secondo quanto appreso finora, alcune delle vittime sarebbe morte a causa di colpi di arma da fuoco, altri in bombardamenti e colpi di artiglieria. 

 

Von der Leyen: "Putin processato dalla Corte penale internazionale"

Nel ribadire il sostegno all'Ucraina, la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha intanto affermato che il presidente russo, Vladimir Putin, dovrebbe essere processato dalla Corte penale internazionale. 

 

La Germania prede il controllo delle attività di Rosneft

Intanto da Berlino arriva un annucio importante: da oggi prende il controllo delle attività in Germania del gigante petrolifero russo Rosneft. Si tratta del colosso che gestisce una serie di raffinerie. 

Lo scopo è "garantire" le forniture energetiche nazionali. In Germania le sedi della Rosneft permettono di fornire il 12% delle raffinazioni di petrolio nel Paese. Ora il governo tedesco afferma di voler passare a una "amministrazione fiduciaria" da parte dell'agenzia nazionale che gestisce le reti energetiche nel paese. 

A confermare la notizia è stato il ministero dell'Energia in un comunicato. 

 

Ucrina: sempre meno stoccaggio di grano

La notizia arriva insieme ad altri dati, preoccupanti, dall'Ucraina. Il Paese avrebbe perso circa il 15% delle capacità di stoccaggio del grano dall'inizio del conflitto. A fornire l'analisi è un rapporto statunitense sulla sicurezza alimentare globale. 

Su 58 milioni di tonnellate globali di capacità di stoccaggio di Kiev, ora i russi ne controllerebbero 6,24. "I danni e i sequestri effettuati dalla Russia minacciano di trasformare l'attuale crisi nell'agricoltura ucraina in un disastro", afferma il documento redatto dalla Yale University e dall'American Department of Energy.

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