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Covid, arriva la lampada Made in Italy che uccide virus e batteri

Le due tecnologie, che funzionano al LED, sono state realizzate da ENEA e potranno essere impiegate in uffici pubblici anche per illuminare gli ambienti

Covid, arriva la lampada Made in Italy che uccide virus e batteri

L'epoca delle vecchie lampadine è ormai tramontata e da tempo si fa largo la tecnologia al Led. Proprio partendo da questa, l'Enea, l'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e l'ambiente, ha messo a punto due lampade in grado di illuminare gli ambienti con un minor impatto e una maggiore sostenibilità, ma soprattutto di uccidere batteri e virus, compreso quello responsabile del Covid. 

 

Cosa sono le nuove lampade

Si chiamano SAVE e UV-CiSANA e sono le nuove lampade al LED che hanno una doppia funzionalità: oltre a illuminare gli ambienti li sanificano. Funzionano utilizzando sistemi al LED di tipo ultravioletto UV-C, hanno dimensioni contenute e sono facili sia da usare che da installare. 

Si tratta di  tecnologie all'avanguardia nel campo della sanificazione, perché a differenza dei dispositivi attualmente presenti con lo stesso scopo, come negli ospedali, non contengono il mercurio, che risulta tossico per l'ambiente. 

Inoltre si accendono e si spengono in maniera più rapida, mentre finora le tecnologie esistenti richiedevano tempi maggiori in entrambi i casi. 

 

Come funzionano e in quanto tempo

Anche nel loro aspetto si presentano pressoché come lampade comuni. In particolare SAVE è applicabile al soffitto dei locali da illuminare e sanificare, di dimensioni industriali. Viene azionata da remoto, tramite tecnologia smart, da personale che dunque non corre alcun rischio per la propria sicurezza. 

Grazie a un meccanismo di rilevazione "intelligente" è anche in grado di segnalare la presenza di persone o animali non previsti durante le operazioni di sterilizzazione del locale in cui è posizionata. 

Un altro dei vantaggi della nuova tecnologia è il minor tempo richiesto per portare a termine la sanificazione: bastano, infatti, 45 minuti per eliminare batteri e virus, compreso il coronavirus responsabile del Covid 19, in uno spazio di 20mq. 

 

Chi le ha realizzate

A realizzare le nuove lampade sono stati i ricercatori dei Centri di Ricerca ENEA di Brasimone (Bologna) e Frascati (Roma), grazie anche a fondi del ministero dell'Università e Ricerca. "Il nostro prototipo SAVE è stato dimostrato in ambiente rilevante ed è pronto per l'industrializzazione", ha spiegato Mariano Tarantino, responsabile della divisione ENEA di Sicurezza e sostenibilità nucleare del Centro di Ricerche di Bologna. 

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