
I seggi sono aperti dalle 7 e lo rimarranno fino alle 23, poi il via agli scrutini. Sono 46.127.514 gli italiani chiamati alle urne, per eleggere i nuovi rappresentanti sia alla Camera che al Senato, con schede rispettivamente di solore rosa e giallo.
Poi il via allo spoglio delle schede, a partire da quelle per Palazzo Madama.
Ecco come e chi voterà.
Chi vota e come
Alle urne gli elettori trovano due schede, una di colore rosa per la Camera e una di colore giallo per il Senato. Entrambe hanno il nome del candidato nel collegio uninominale e, per il plurinominale, il contrassegno delle liste e quelli per le liste di coalizione collegate.
Accanto alle liste sono riportati i nomi dei candidati che vi appartengono e tra i quali si può scegliere.
Il voto si esprime tracciando un segno sul contrassegno della lista prescelta ed è espresso per quella lista e per il candidato uninominale ad essa collegato.
"Se è tracciato un segno sul nome del candidato uninominale, il voto è espresso anche la lista ad esso collegata", si legge sulla scheda del Senato. "Nel caso di più liste collegate, il voto è ripartito tra le liste della coalizione in proporzione ai voti ottenuti nel collegio".
Non è previsto il voto disgiunto.
Cosa succede se si sbaglia
Potrebbe capitare di sbagliare nell'indicare la preferenza. In questo caso, è sufficiente chiedere al presidente di seggio di sostituire la scheda, in modo da poter esprimere nuovamente il proprio voto. Il presidente consegnerà una nuova scheda, inserendo quella errata tra le schede deteriorate.
Attenzione a non sovrapporre le due schede perché il segno tracciato, essendo su carta copiativa, potrebbe finire sulla scheda sottostante.
Divieti e limiti
È vietato entrare nei seggi elettorali e nelle cabine con smartphone o altri devices in grado di fotografare le schede e i voti espressi. Nei seggi non possono entrare neppure i figli minori, quindi l'elettore può accedere solo da solo. Occorre essere muniti di documento di identità e scheda elettorale.
Gli elettori
Gli elettori sono complessivamente 50.869.304, dei quali però oltre 4,7 milioni sono all'estero ed esprimono la propria preferenza per corrispondenza. Il 51,74% è rappresentato da donne, il 48,26% da uomini.
Per la prima volta votano anche i 18enni anche per il Senato, in seguito alla riforma dell'articolo 58 della Costituzione.
Subito dopo la chiusura dei seggi inizierà lo scrutinio, a partire proprio dalle schede per Palazzo Madama.