Il responso delle urne

Politiche 2022: vittoria di Giorgia Meloni, Fdi è il primo partito

Giù la Lega al 9%, resiste FI all’8. Il Pd sotto il 20, rimonta dei 5S al 15%. Calenda e Renzi si fermano al 7,7. Verdi e SI superano il 3, Bonino al 2,9

Politiche 2022: vittoria di Giorgia Meloni, Fdi è il primo partito

Ha vinto il sovranismo meloniano. Fratelli d’Italia è il primo partito nel Paese con il 26,2%. Una virata a destra come non si era mai vista nella storia repubblicana. Intanto la Lega precipita al 9%, quasi raggiunta da Forza Italia che supera, anche se di poco, l’8. Sul fronte opposto il Partito democratico si ferma sotto il 20% ma è il secondo partito del Paese e la prima forza di opposizione. Exploit del Movimento Cinque Stelle che recupera voti soprattutto al Sud, attestandosi al 15%. Terzo Polo – Azione più Italia Viva – non supera il 7,6. In termini percentuali la coalizione del centrodestra è al 44,5, quella di centrosinistra al 26,22. Quanto ai dati sull’affluenza sono ormai definitivi: solo il 63,91 degli aventi diritto al voto si è recato alle urne. Ma così bassa in settanta anni. 

 

Da una analisi generale emerge che Fratelli d’Italia con il suo 26% traina il centrodestra che si è presentato unito. Ma tra centro e la destra c’è Berlusconi. In campagna elettorale veniva dato al 5/6% al massimo, invece resiste e tocca l’8%. La Lega è in caduta libera: una sconfitta per Matteo Salvini che perde consenso in favore dell’alleata di Fratelli d’Italia. Numeri che cambiano l’assetto e gli equilibri nella coalizione dove Meloni stacca abbondantemente sia Carroccio sia azzurri.

 

Nel centrosinistra il Pd resta primo partito ma subisce di fatto una pesante sconfitta politica. Verdi e Sinistra Italiana superano la soglia di sbarramento del 3%. Tetto che invece +Europa sfiora ma non raggiunge con il 2,98%. Il Terzo Polo non arriva all’auspicato 10-12% ma si ferma al 7, 6. Come dicevamo, risultato oltre le aspettative per il Movimento Cinque Stelle che con il 15,18% è il terzo partito a livello nazionale. C’è da dire che se i partiti che si collocano in area centrosinistra e progressista si fossero presentati uniti sarebbero stati di certo competitivi rispetto al centrodestra. Diverso è il ragionamento per Azione di Calenda che ha sempre rifiutato qualsiasi tipo di alleanza con i pentastellati. In ogni caso, per completare l’assegnazione dei seggi bisognerà attendere. Una partita importante è quella dei collegi uninominali: 74 da assegnare al Senato e 146 alla Camera, il resto verrà ripartito con il sistema proporzionale. Comincia tuttavia ad arrivare qualche notizia di clamorose bocciature negli uninominali.

 

Il ministro degli Esteri e leader di Impegno Civico, Luigi Di Maio, è stato battuto nl collegio di Fuorigrotta 2 per la Camera dall’ex ministro grillino dell’Ambiente, Sergio Costa. Daniela Santanché di Fratelli d’Italia ha sconfitto l’economista Carlo Cottarelli, mentre l’ex presidente della Camera dell’Udc e ora Pd, Pierferdinando Casini, ha avuto la meglio sul critico d’arte, Vittorio Sgarbi. Emma Bonino ha vinto sull’ex alleato Calenda ma è stata superata da Lavinia Mennuni del centrodestra. 

 

“Dagli italiani è arrivata un’indicazione chiara e l’indicazione è per un governo di centrodestra a guida Fratelli d’Italia”. Questa la prima dichiarazione di Giorgia Meloni. “E’ il tempo della responsabilità. L’Italia ha scelto noi e non la tradiremo”. Nella notte ha parlato anche Giuseppe Conte del M5S: “Tutti ci davano in picchiata e la rimonta è stata significativa: siamo la terza forza politica e quindi abbiamo una grande responsabilità”. Alle 11 di questa mattina parlerà invece Enrico Letta in una conferenza stampa che si terrà al Nazareno.  

COPYRIGHT THEITALIANTIMES.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA