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Ucraina al bivio

Putin dichiara l’annessione dei territori conquistati. Cosa cambia

Il presidente russo proclama la validità dei referendum e dice: “L’annessione è la volontà del popolo”. Dura reazione dei leader occidentali e dell’Onu

Putin dichiara l’annessione dei territori conquistati. Cosa cambia

"Il popolo ha fatto la sua scelta" ha dichiarato il presidente russo, Vladimir Putin, nel discorso davanti alle Camere in occasione della cerimonia di riconoscimento dei quattro territori ucraina nei quali in settimana si è svolto il referendum di annessione. 

"Kiev cessi il fuoco - ha esortato ancora il capo del Cremlino - siamo pronti a difendere i territori con ogni mezzo". Da oggi, infatti, le zone di Lugansk, Donetsk, Zaporizhzhia e Kherson sono considerate di fatto come russe e dunque ogni aggressione viene considerata come un atto contro Mosca e la madrepatria. 

Immediata la reazione dei leader internazionali, a partire dal presidente statunitense, Joe Biden. 

 

Putin firma l'annessione

Il presidente russo, dunque, ha firmato l'annessione unilaterale delle regioni ucraine conquistate e in particolare di Zaporizhzhia, Kherson, Donetsk e Lugansk. Il leader del Cremlino ha spiegato: "Quei territori sono nostri per sempre, siamo pronti a difenderli con ogni mezzo", per poi aggiungere che la condizione per la ripresa dei negoziati di pace è che l'Ucraina cessi il fuoco. 

A siglare l'annessione, oltre a Putin, c'erano i leader separatisti dei territori in questione. Ma l'Onu ha convocato subito una riunione straordinaria, con all'ordine del giorno una risoluzione di condanna del referendum, che comunque non potrà essere adottato per il diritto di veto di Mosca. 

 

Biden e la reazione degli altri leader mondiali

"Respingiamo fermamente e condanniamo inequivocabilmente l'annessione illegale da parte della Russia delle regioni ucraine" hanno reagito i 27 membri del Consiglio europeo, aggiungendo che questa annessione mina "deliberatamente l'ordine onternazionale basato sulle regole" e "viola palesemente i diritti fondamentali dlel'Ucraina all'indipendenza, alla sovranità e all'integrità territoriale, principi fondamentali sanciti dalla Carta delle Nazioni Unite e dal diritto internazionale". "La Russia sta mettendo a rischio la sicurezza globale", concludono. 

Intanto la Commissione europea chiedere a tutti gli Stati membri di "rivedere" o "revocare" i visti già emessi ai cittadini russi viste le mutate condizioni di sicurezza. In particolare si tratta dei visti a lungo termine, superiori ai 90 giorni, già emessi in quanto "competenza nazionale", come spiegato dalla Commissaria agli Affari interni, Ylva Johansson, che aggiunge: "Sarebbe una cosa buona e seguiremo la vicino la situazione". 

Duro e prevedibile anche il commento del presidente americano, Joe Biden: "Non riconosceremo mai, mai e mai i referentum". 

 

Meloni: "Nessun valore all'annessione russa"

Interviene anche la leader di Fratelli d'Italia e futura premier, dicendo: "La dichiarazione di annessione alla Federazione russa di quattro regioni ucraine dopo i referendum farsa svoltisi sotto violenta occupazione militare non hanno alcun valore giuridico o politico. Putin dimostra ancora una volta la sua visione neo imperialista di stampo sovietico che minaccia la sicurezza dell'interno continente europeo. Questa ulteriore violazione delle regole di convivenza tra Nazioni parte della Russia - aggiunge - conferma la necessità di compattezza e unità delle democrazie occidentali".  

 

Putin e lo scontro frontale con gli Usa

Il discorso di Putin non si è limitato al riconoscimento dei territori conquistati, ma è diventato un vero e proprio attacco, in particolare agli Usa. "Facendole abbandonare le forniture di idrocarburi della Russia, gli Stati Uniti stanno portando l'Europa alla deindustrializzazione", ha detto il presidente russo, tornando sul rischio nucleare: "Gli Stati Uniti sono l'unico Paese al mondo ad aver usato le armi atomiche due volte, a Hiroshima e Nagasaki, stabilendo così un precedente".

Poi ha anche preso in considerazione altri aspetti, non prettamente economici: "Vogliamo che in Russia ci siano il genitore 1 e il genitore 2, invece di mamma e papà? Siamo completamente impazziti? Vogliamo che i nostri bambini siano indottrinati sul fatto che ci sono altri generi ripetto a quello maschile e femminile" si è chiesto Putin. 

 

Con il suo discorso Putin si è rivolto ai russi sottolineando come il Paese si "è ripreso, ha riconquistato il suo posto nel mondo" dopo "i tragici anni '90", quando "la gente moriva di fame". 

Le sue parole sono state pronunciate mentre il primo gruppo di riservisti russi richiamati con la mobilitazione parziale è giunto in Ucraina, nella regione di Donetsk, come annunciato su Telegram dai separatisti filorussi. "Ora stanno sostenendo un intenso addestramento al combattimento presso i cmapi - si legge - che tiene conto dell'esperienza dei combattimenti negli ultimi mesi".

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