EditorialiOpinioniAnalisiInchiesteIntervisteScenariFirme
i prossimi passi

L’Ucraina e la nuova avanzata: come potrebbe evolversi il conflitto

Da un lato la controffensiva di Kiev, con l’attacco al ponte in Crimea e l’avanzata; dall’altro lo spettro delle armi nucleari che potrebbe usare la Russia

L’Ucraina e la nuova avanzata: come potrebbe evolversi il conflitto

Che la Russia sia in difficoltà sul campo appare evidente alla maggior parte degli osservatori internazionali e il colpo messo a segno in Crimea rappresenta certamente una dura ferita per l'esercito di Mosca. 

L'attentato al ponte di Kerch, messo a segno con un camion bomba, è stato compiuto dai servizi segreti di Kiev, come emerso nelle ultime ore. 

La struttura, inaugurata nel 2018 con una cerimonia in grande stile dallo stesso presidente russo, Vladimir Putin, è la più lunga d'Europa con i suoi 19 km.

Al momento non è più agibile per la parte transitabile da mezzi su gomma, mentre è gravemente danneggiata anche la tratta ferroviaria.

Questo rappresenta un duro colpo per Mosca, perché di fatto viene meno una via di rifornimento diretto tra la Crimea e la Russia, dopo che altri due punti strategici sono stati messi fuori uso nei giorni scorsi.

 

La reazione di Mosca

Il presidente russo, Putin, ha ordinato immediatamente la formazione di una commissione governativa per indagare su quanto accaduto, anche se sono bastate poche ore perché emergesse che dietro l'atto di sabotaggio ci fossero gli 007 di Kiev. 

I lavori di ricostruzione, intanto, sono già iniziati. "Niente burocrazia per i lavori per il ripristino del ponte di Crimea. Praticamente inizieremo oggi stesso", ha dichiarato sabato il leader della Crimea annessa nel 2014 alla Russia, Sergei Aksyonov, a Rossiyia 24.

Lo stesso Aksyonov, nella sua dichiarazione riportata anche dalla Bbc, ha chiarito che "c'è carburante a sufficienza per un mese e non dovrebbero esserci rincari", "abbiamo scorte di cibo per più di due mesi", ha aggiunto.

Intanto Putin ha inviato due suoi ministri sul posto per un sopralluogo, mentre le poste ucraine hanno annunciato che emetteranno un nuovo francobollo dedicato al ponte di Crimea distrutto, come confermato dal direttore generale, Ihor Smilyanskyi su Telegram.

 

L'Ucraina accusata di "terrorismo"

Mentre l'incendio sul ponte, costato la vita ad almeno 3 persone, è stato spento, non si spendono le accuse incrociate. Secondo la portavoce del ministero degli Esteri russi, Maria Zakharova, quanto accaduto alla struttura denota la "natura terroristica" di Kiev.

Nel frattempo e dopo le dichiarazioni del presidente americano, Joe Biden, il ministro degli Esteri del Cremlino, Seghei Lavrov, è tornato a parlare di rischio nucleare. 

 

Il rischio nucleare: quanto è fondato?

"Per la Russia una guerra nucleare è inaccettabile", ha dichiarato il responsabile della politica estera russa, Lavrov, che ha attaccato l'Occidente: secondo il ministro degli Esteri sono gli Stati Uniti e i loro alleati che stanno alimentando la retorica nucleare e "distorcono la realtà", accusando Mosca di voler ricorrere all'atomica. 

Dopo le dichiarazioni del presidente statunitense, Joe Biden, sull'"Armageddon nucleare", però, è arrivata una parziale smentita da parte delle autorità di Washington. Secondo la Casa Bianca gli Usa non hanno prove di un imminente rischio di ricorso ad armi nucleari. 

 

Putin e l'appoggio interno: qualcosa sta cambiando?

In un momento di grande difficoltà sul campo militare in Ucraina, avanzano anche voci su un possibile cedimento dell'appoggio interno a Vladimir Putin. L'intelligence britannica, infatti, ritiene che siano arrivate le prime critiche alla gestione dell'operazione militare speciale voluta da Mosca. Tra coloro che non sarebbero soddisfatti dell'andamento della guerra, ci sarebbe il leader ceceno Kadyrov. "A seguito dei continui insuccessi sul campo di battagli per la Russia nelle ultime due settimane, attori sempre più diversi all'interno del sistema russo si sono uniti nelle critiche alla leadership del ministero della Difesa russo", si legge in un aggiornamento sul conflitto redatto da Londra. 

 

Capo dell'Aiea a Mosca

In tutto questo, preoccupa anche la situazione a Zaporizhzhia, soprattutto dopo l'attacco missilistico russo avvenuto nella notte tra sabato e domenica che ha causato la morte di 17 persone. E per parlare della centrale nucleare e dei rischi connessi, è in programma una visita da parte del capo dell'Aiea, l'Agenzia internazionale per l'energia atomica. Rafael Mariano Grossi dovrebbe recarsi a Mosca proprio la prossima settimana per discutere di questo con le autorità russe. 

COPYRIGHT THEITALIANTIMES.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA