la scia di vittime

Vittime sul lavoro, Mattarella richiama: “Fenomeno inaccettabile”

Il capo dello Stato invia un messaggio in occasione della Giornata nazionale dedicata a chi ha perso la vita lavorando. Anmil: “Numeri allarmanti”

Vittime sul lavoro, Mattarella richiama: “Fenomeno inaccettabile”

"I numeri delle vittime degli incidenti sul lavoro, nonostante i numerosi provvedimenti normativi con i quali si è cercato nel tempo di prevenirli, sono allarmanti, drammatici". A scriverlo è il presidente della Repubblica, in un messaggio inviato in occasione della Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro, il 9 ottobre. 

 

I numeri delle vittime del lavoro

A fornire il quadro della situazione è l'Anmils, che si basa sui dati Inail: nei primi otto mesi dell'anno ci sono stati 677 incidenti mortali, pari a circa 3 al giorno. Nello stesso periodo del 2021 i morti furono di più (772), quindi si registra un calo del 12,3%, ma gli infortuni denunciati nel periodo tra gennaio e agosto 2022 sono stati 484.561, pari a oltre 2.000 al giorno, in forte crescita rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, quando si fermarono a 349.449. 

In aumento anche le malattie, con + 7,9%, pari a 39.367.

 

Vite spezzate, "Rispettare la dignità umana"

Il capo dello Stato ha proseguito nel proprio messaggio, sollecitando interventi che interrompano la serie negativa: i numeri, ha scritto Sergio Mattarella, "raccontano storie di vite spezzate, di famiglie distrutte, di persone gravemente ferite, di uomini e donne che invocano giustizia. Persone che si appellano alle istituzioni, ai datori di lavoro, alla coscienza di chiunque sia nelle condizioni di recnedere i luoghi di lavoro posti sicuri, in cui sia rispettata la dignitià della persona", ha proseguito il presidente della Repubblica. 

 

Come la tecnologia ha cambiato il lavoro

Per Mattarella "lo sviluppo di nuove tecnologie ha mutato radicalmente la natura e la stessa dimensione spazio-temporale dei luoghi di lavoro. Purtroppo questa fase non è stata accompagnata da una crescita proporzionata delle iniziative verso la prevenzione", ha osservato il Quirinale. 

 

Orlando: "No all'assuefazione"

A intervenire è stato anche il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, che in un messaggio ha scritto: "Quotidianamente siamo costretti ad aggiornare il triste contatore delle vittime sul lavoro e, anche se il dato statistico risulta in calo, non possiamo rassegnarci ad una logica quasi di assuefazione alle continue notizie di incidenti". 

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