crisi energetica

Crisi del gas, von der Leyen pronta al tetto. Domani il vertice Ue

La presidente della Commissione lavora a un tetto “variabile” al prezzo del gas, un compromesso per fermare la corsa ai rincari, e dice: “Fatti progressi”

Crisi del gas, von der Leyen pronta al tetto. Domani il vertice Ue

Se non un vero e proprio "price cap", ci si avvicina molto. Di sicuro è un compromesso tra coloro che chiedono da tempo un tetto al prezzo del gas, compresa l'Italia, e chi invece frena a una misura europea di questo genere, in primis l'Olanda, dove ha sede la borsa del gas e avvengono proprio le contrattazioni del Ttf. 

La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, però insiste e ora si dice ottimista su un possibile accordo, già domani: "Buona discussione sull'energia con i membri del Collegio. Sno stati compiuti buoni progressi nell'attuazione della tabella di marcia per affrontare i prezzi elevati dell'energia presentata ai leader al vertice informale di Praga. Approveremo un altro pacchetto di proposte legislative alla prossime riunione del Collegio, mertedì". Così ha annunciato, infatti, von der Leyen in vista dell'appuntamento di domani. 

 

La bozza di compromesso

Il testo ora in bozza prevede che sia inserito un "price cap" al gas nella Borsa di Amsterdam per affrontare il nodo dei rincari ed evitare crisi come quelle delle scorse settimane, quando il prezzo del gas era arrivato a 300 euro al megawatt/ora. 

Il nuovo meccanismo, però, prevede un intervento temporaneo, ossia per un massimo di 90 giorni. Un altro passaggio prevede, inoltre, la possibilità di acquisti a livello comunitario e centralizzato, per il 15% del gas da destinare alle scorte.

 

Le posizioni attuali sul price cap

Al momento resta ancora qualche perplessità su un meccanismo di stop al prezzo del gas, soprattutto da parte dell'Olanda, dove ha sede la Borsa in cui si contratta proprio il prezzo, e la Germania, che non ha nascosto la propria contrarietà. Tra i favorevoli, invece, c'è l'Italia che da tempo chiede un intervento a livello europeo.

 

Le tappe

Domani è prevista una nuova riunione del Collegio dei commissari, mentre il 20 e 21 ottobre si riunirà il Consiglio con i leader europei. Il 25 ottobre, invece, è prevista la riunione del Consiglio Affari Energia, che tornerà a esprimersi sulla proposta di legge, che potrebbe ottenere l'approvazione definitiva a novembre, in occasione della nuova riunione straordinaria dei ministri dell'Energia da parte della presidenza ceca dell'Ue. 

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