XIX legislatura

Nuovo Governo, Copasir e Rai: la grande attesa per le prossime nomine

Dopo l’elezione dei presidente di Camera e Senato, l’incontro tra Meloni e Berlusconi per chiarimenti, poi i prossimi passi prima dell’insediamento

Nuovo Governo, Copasir e Rai: la grande attesa per le prossime nomine

"Risolleveremo l'Italia": il messaggio della leader di Fratelli d'Italia e leader in pectore, Giorgia Meloni, sono di estremo ottimismo, così come quelle del segretario della Lega, Matteo Salvini. La settimana si apre propro con l'incontro tra Meloni e Berlusconi, dopo la tensione della scorsa settimana e lo "strappo" di Forza Italia in occasione della nomina del presidente del Senato, Ignazio La Russa, e il "biglietto" in cui il leader di Forza Italia avrebbe indicato il suo pensiero su Giorgia Meloni.

 

Ecco cosa è in programma questa settimana e quando si arriverà all'insediamento del Governo.

 

L'incontro FdI-Forza Italia

"Gli attacchi socmposti della sinistra sono un insulto ai cittadini che hanno scelto da chi essere rappresentati. Sarà un percorso pieno di ostacoli, ma daremo il massimo": ha liquidato così gli "incidenti" della scorsa settimana Giorgia Meloni, prima dell'incontro con Sivio Berlusconi, commentato alla vigilia da Matteo Salvini con ottimismo: "Obiettivo comune di tutto il centro centrodestra dev'essere quello di rispondere alle aspettative degli italiani, con buonsenso, responsabilità e serietà". 

 

Le tappe della settimana

I prossimi passaggi parlamentari prevedono la nomina dei capigruppo di Camera e Senato, ma anche i presidenti delle due delicate Commissioni di vigilanza: Copasir e Rai. 

Nel frattempo il capo dello Stato di prassi convoca le consultazioni, che con tutta probabilità dovrebbero iniziare il 20 ottobre, presso la Vetrata, dove Sergio Mattarella dovrebbe ricevere le delegazioni.

Anche in questo caso il "protocollo" dovrebbe essere rispettato, con la salita al Colle per primi da parte degli ex presidenti della Repubblica. Per Giorgio Napolitano, già assente in aula per motivi di salute, si dovrebbe procedere con una telefonata. 

In presenza, invece, dovrebbero avvenire gli incontro con i cpaigruppo e, di norma, i leader dei partiti in un'unica delegazione per coalizione o per partito. 

 

L'incarico a Giorgia Meloni

Dati i numeri della maggioranza, non si prevedono tempi lunghi, quindi Sergio Mattarella potrebbe affidare l'incarico a Giorgia Meloni già venerdì 21 o sabato 22. A questo punto, il premier in pectore procede accettando (con o senza riserva) e stilando la lista del ministri del nuovo Governo, che poi sottopone ancora al Quirinale, dove il capo dello Stato gli conferisce la nomina a presidente del Consiglio. A questo punto è il premier nominato a leggere, fuori dalla sala della Vetrata, l'elenco dei componenti del nuovo esecutivo. 

 

Il giuramento e l'insediamento

L'iter verso l'insediamento del nuovo Governo prevede che il presidente del Consiglio e i ministri scelti da lui giurino al Quirinale, nelle mani del capo dello Stato. 

Sempre di fronte all'evidenza dei risultati elettorali e delle consultazioni di Meloni degli ultimi giorni con gli alleati, si potrebbe arrivare al giuramento entro la fine del mese, dunque la settimana prossima. 

A concludere la prassi e dunque a dare il via all'insediamento e all'inizio dell'attività del nuovo esecutivo sarà, infine, l'ingresso del nuovo premier a Palazzo Chigi, dove sarà accolto dal premier uscente.

In questo caso si tratta di Mario Draghi che, nel frattempo, avrà partecipato all'ultimo Consiglio europeo a Bruxelles, dal quale sarà rientrato proprio entro il 22 ottobre. 

 

Il via all'attività di Governo

Una volta avvenuto l'insediamento, il nuovo Governo si riunirà per il primo consiglio dei Ministri, che sarà anche l'occasione per nominare il segretario alla presidenza del Consiglio, con funzioni di segretario del consiglio dei Ministri. Sono anche assegnate le deleghe ai ministri senza portafoglio.

Il Governo, dunque, è ufficialmente in carica e può iniziare a firmare decreti legge. 

Manca, però, un ultimo passaggio: il premier e i ministri devono ottenere la fiducia da parte del Parlamento, davanti al quale tiene il proprio discorso programmatico, con un passaggio che deve avvenire entro 10 giorni dall'incarico. Nel frattempo, però, l'esecutivo è già autorizzato a partecipare a eventi internazionali di rappresentanza o vertici operativi. 

Perché ottenga il via libera da parte di Montecitorio e Palazzo Madama occorrono rispettivamente 201 e 104 voti favorevoli. 

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