Fantacalcio

Consigliati 11^ giornata Serie A: Sottil cerca conferme, Mou trema

Questo turno potrebbe indirizzare concretamente alcune squadre verso zone importanti della classifica: ultima spiaggia per Alvini, Samp vogliosa di riscatto

Consigliati 11^ giornata Serie A: Sottil cerca conferme, Mou trema

Undicesima giornata in arrivo, con ben due big match previsti di domenica. La Roma di Mourinho aspetta l’infrenabile Napoli, l’Atalanta ospita la Lazio, con Immobile assente. Juric cerca riscatto contro Sottil, Bocchetti invece vuole i primi punti della sua carriera da allenatore. Milan-Monza è una partita del cuore, Samp-Cremonese invece potrebbe già risultare decisiva. Juve in attesa dell’Empoli, Inter impegnata a Firenze. 

 

Fantacalcio, ecco i consigliati della 11^ giornata di Serie A

Ivan Provedel (Lazio): Il miglior attacco è la difesa e in queste ultime settimane, in casa biancoceleste è uno slogan che sta cominciando a prendere forma. L’infortunio di Immobile ha complicato drasticamente la fase offensiva di Sarri, che punta molto sul reparto difensivo per limitare i pericolosi attaccanti bergamaschi. Il nuovo portiere è arrivato dallo Spezia in punta di piedi, assicurandosi però il posto da inamovibile: le parate stanno facendo la differenza e in questo tipo di gare potrebbe diventare un fattore decisivo.

 

Samuel Umtiti (Lecce): Nonostante stiano arrivando pochi punti, la formazione pugliese dà l’idea di essere in crescita, giungendo sempre di più ad una identità di gioco specifica. Il centrale francese ha ritrovato spazio con continuità, aiutando così la giovane retroguardia leccese. La sintonia funziona, permettendo così ai mediani di giocare un po’ più offensivamente, senza dover pensare sempre a schermare la difesa. Arnautovic non avrà sicuramente un pomeriggio facile. 

 

Emil Holm (Spezia): Gotti è conosciuto sin dai tempi di Udine come un maestro per i giovani: lanciare gente inesperta, tirando fuori delle capacità importanti. Sta accadendo anche al difensore, in rete nella scorsa giornata contro la Cremonese. Non impeccabile a livello fisico, ma molto rapido e partecipativo alla fase offensiva. Una sorta di mediano adattato alla retroguardia. Ha superato Caldara nelle gerarchie e adesso il tecnico sta finalmente disegnando uno schema specifico per il proseguo della stagione.

 

Doig Josh (Hellas Verona): Il cammino di Bocchetti è iniziato in salita contro un avversario molto tosto: il primo test con il Milan non può essere un riferimento per i gialloblù, pronti a cominciare un cammino concreto verso la salvezza. La Rosa può vantare alcune pedine intriganti, tra cui il terzino neo arrivato, che si è già adattato sia da terzo centrale, che da esterno di centrocampo. Ha messo in buca un eurogol qualche settimana fa, dimostrando di essere un perfetto “futuro Lazovic”. Il club ci punta, non deve però piegarsi alle pressioni che aspettano il club da qui alla fine. 

 

Gerard Deulofeu (Udinese): Sembrava dovesse partire, direzione Napoli, ma il destino ha preferito far vivere un sogno alla città di Udine, in cui lui è il protagonista assoluto. Non sta andando in goal con la stessa frequenza dell’anno scorso, ma è diventato decisamente più completo, aiutando la squadra in diverse zone del campo. Dai recuperi sotto la linea mediana, alle ripetenze su entrambe le fasce. Un elemento capace di inventare una giocata inaspettata, decidendo così l’incontro. Si sta avvicinando ad una maturità tale da potersi considerare un semi-top player.

 

Ruslan Malinovsky (Atalanta): Ha iniziato con il botto, zittendo le critiche, anche da parte del suo allenatore. Poi, il solito vuoto. Una serie di partite insufficienti, in cui si fa risucchiare dal campo, rimanendo bloccato nell’incertezza. Poche giocate di rilievo e una diminuzione drastica di conclusioni verso lo specchio, storico cavallo di battaglia del trequartista ucraino. Insomma, non si può di certo definirlo come una certezza, seppur le qualità siano sublimi. Con questi ultimi problemi con le punte in rosa, i centrocampisti offensivi diventano vitali per il raggiungimento della vittoria. La Lazio in mezzo al campo però scherza poco: buttarla giù non sarà semplice. 

 

Samuele Ricci (Torino): Un mese di trionfi, poi il crollo totale. Pochissimi punti e prestazioni che hanno lasciato ampiamente a desiderare, specie per il caloroso pubblico della Maratona, sempre più stizzito dall’atteggiamento spento del gruppo. Juric non sta vivendo bene questa situazione, la squadra non esprime più il coraggio di un tempo. Il ritorno del centrocampista toscano è però una piccola luce in fondo al tunnel, considerando che da quando si è infortunato, i risultati sono peggiorati. È il leader della manovra, grazie a lui dovrebbero essere in grado di velocizzare la manovra offensiva, giungendo più costantemente in area avversaria.

 

Charles Pickel (Cremonese): Alvini lo sa: non si può più sbagliare. La gara con la Sampdoria rappresenta uno scoglio decisivo per il proseguo della stagione, visto che entrambe si trovano in fondo alla classifica. Nella scorsa giornata hanno trovato un punto grazie ai miracoli di Carnesecchi, che però non può più bastare come unico riferimento in campo. Il centrocampista, andato in goal con lo Spezia, è portato soprattutto alla difesa, che cerca di schermare, facendo iniziare l’azione. Visti i ritmi blandi di Meité, non sarebbe una sorpresa iniziare a vederlo in campo con frequenza. Il mister ha pochissime chance da potersi giocare prima del Mondiale.

 

Musa Barrow (Bologna): Il Bologna di Motta sta iniziando a formarsi, anche se i punti in classifica sono davvero pochi: ci sono andati vicino con il Napoli, cedendo però sulle solite banalità in fase difensiva. Poca copertura in area e tanti spazi concessi alle ripartenze avversarie. Vi è però da dire che la fase offensiva sta funzionando, anche grazie al reintegro tra i titolari del gambiano. Un bel goal da fuori area, anche per colpa di Meret, ha riportato fiducia al ventitreenne, da sempre punzecchiato per la grande incostanza. Ha una nuova occasione per riprendersi la scena. 

 

Boulaye Dia (Salernitana): Nicola può vantare un parco offensivo di livello, in cui addirittura quattro punte sono pronte a giocarsi il posto da titolare. Tra tutte però c’è ne sta una più avanti nelle gerarchie, per esperienza e freddezza nei pressi dell’area. Infatti l’ex Villarreal si è ambientato subito, diventando deciso già in una paio di scontri salvezza molto importanti. Appoggiarsi su di lui è una certezza, visto che gioca sia da faro, come riferimento, che da dieci, inventando anche giocate di ottimo livello. Sta cercando una rivincita e le prime giornate danno speranza sulla vasta duttilità, di cui può vantare.

 

Luca D’Andrea (Sassuolo): Con l’Atalanta hanno vissuto un momento di sogno, trasformato poi in incubo. Dionisi ha infatti potuto finalmente contare sul top player Berardi, che però, dopo due conclusioni pericolose è uscito di nuovo dal campo, a causa dell’ennesimo fastidio. Tutto da rifare, in una stagione burrascosa, in cui non arrivano più i risultati positivi con la stessa frequenza. Il giovanissimo esterno ha servito il suo primo assist tra i professionisti proprio sabato scorso, dimostrando di essere pronto a sopperire in quella zona del campo. In pochi ci avranno puntato, ma già da quest’estate si sono viste delle doti notevoli, specie in velocità.

COPYRIGHT THEITALIANTIMES.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA