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La grande fiction

Vatican Girl, la docuserie Netflix sulla scomparsa di Emanuela Orlandi

Quattro puntate di un’ora ciascuna per tentare di capire che fine ha fatto la quindicenne cittadina vaticana rapita il 22 giugno del 1983 e mai ritrovata

Vatican Girl, la docuserie Netflix sulla scomparsa di Emanuela Orlandi

Quattro puntate di un’ora ciascuna per tentare di capire che fine ha fatto Emanuela Orlandi. E’ “Vatican Girl”, la nuova docuserie in onda su Netflix che racconta uno dei grandi misteri della storia italiana: il giallo della quindicenne cittadina vaticana scomparsa il 22 giugno del 1983.

 

La serie

Vatican Girl ricostruisce le tappe di questo caso diventato internazionale  attraverso la testimonianza della famiglia Orlandi, di alcuni protagonisti e dei giornalisti che hanno seguito il caso. Si analizzano le piste di un ipotetico coinvolgimento di servizi segreti del Kgb, o del movimento nazionalista turco dei Lupi grigi a cui apparteneva Ali Agca, l'attentatore di Papa Giovanni Paolo II.  In seguito però si fa sempre più forte l’ipotesi che si tratti solo di depistaggi. E poi c’è la telefonata dell’”americano” che collega il rapimento di Emanuela con la sparizione di Mirella Gregori. Un'altra ragazza romana scomparsa il 9 maggio dello stesso anno.  Un’altra pista porta, invece, al coinvolgimento della banda della Magliana nel rapimento dell’Orlandi.

 

La testimonianza della compagna di scuola

Nella docuserie c’è la testimonianza dell’amica di Emanuela che racconta, con la voce contraffatta, che una settimana prima della sua scomparsa Emanuela la chiamò e le disse che doveva confidarle un segreto importante. E cioè che durante una passeggiata nei giardini del Vaticano era stata insidiata da un personaggio molto vicino al Papa. La stessa testimonianza dell'amica si legge anche nel libro "Atto di dolore" di Tommaso Nelli che già nel 2016 riportava il racconto.

 

La persona vicina al Papa

Durante il racconto dell’amica e compagna di scuola di Emanuela, scorrono le immagini dell'arcivescovo americano Paul Marcinkus, che all'epoca era il presidente dello Ior, la banca vaticana. Il nome dell’arcivescovo è stato anche fatto in occasione dello scandalo sul crack del Banco Ambrosiano di cui era presidente Roberto Calvi: trovato impiccato sotto il Ponte dei Frati neri a Londra nel 1982. Un altro mistero mai risolto.

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