nuovi scenari

Nuove armi nucleari nelle basi Nato in Europa. La Cina apre al dialogo

Secondo indiscrezioni di stampa, gli Stati Uniti aggiorneranno entro dicembre i piano di dispiegamento di armi nucleari nelle basi dell’Alleanza in Europa

Nuove armi nucleari nelle basi Nato in Europa. La Cina apre al dialogo

Al momento non c'è alcuna conferma, ma tanto basta per destare ulteriori e nuovi allarmi, soprattutto in Europa, dove gli Stati Uniti hanno intenzione di aggiornare le armi nucleari nelle basi Nato. 

A rivelarlo è stato il giornale Politico, che cita fonti secondo le quali prima della fine del 2022 arriveranno nel Vecchio Continente le moderne bombe B61-12, in anticipo rispetto a quanto previsto. 

Il programma statunitense originario, infatti, prevedeva di attuare il piano nella primvaera del 2023. 

A spingere ad accelerare sarebbe stata naturalmente la guerra in Ucraina, dove intanto sono state colpite nuove centrali elettriche.

Il tutto mentre dalla Cina di Xi Jinping, fresco della conferma alla guida del Partito comunista cinese, apre al dialogo proprio con la Casa Bianca. 

 

Nuove bombe nucleari in Europa

"Continueremo a sostenere Kiev, insieme ai nostri alleati e partner nel mondo, mentre si difende dalla brutale aggressione della Russia", ha dichiarato il presidente statunitense, Joe Biden, in occasione di un incontro con i responsabili della Difesa Usa. Il capo della Casa Bianca ha aggiunto: "Dobbiamo mantenere la Nato forte e unita". 

 

Nuovi attacchi alle centrali in Ucraina

Nel frattempo, nonostante le prime difficoltà legate alle condizioni meteo autunnali sul terreno, proseguono gli attacchi reciproci tra Russia e Ucraina. Una centrale elettrica in Crimea è stata colpita da un attacco di droni che, secondo i filorussi, sarebbe opera delle forze di Kiev. Si tratta dell'impianto di Balaklava, come chiarito su Telegram dal governatore di Sebastopoli, nominato da Mosca, Mikhail Razvozhayev. Non ci sono state vittime, ma il trasformatore è stato danneggiato. 

 

L'apertura della Cina

Intanto il presidente cinese, Xi Jinping, dopo la rielezione a presidente del Partito comunista cinese, ha dichiarato che il suo Paese "è pronto a collaborare con gli Usa per trovare il modo giusto per andare d'accordo nella nuova era sulla base del rispetto reciproco, della coesistenza pacifica e della cooperazione vantaggiosa per tutti". 

Lo stesso Xi Jinping potrebbe incontrare Joe Biden in occasione del G20 di Bali, in Indonesia, in programma a novembre.

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