La Premier League è da ormai diversi anni, il campionato più entusiasmante di tutti, per le grandi emozioni che si provano e le giocate dei giocatori più forti d’Europa. Nessuna gara è scontata e gli obiettivi predefiniti di una squadra, possono cambiare ogni settimana.
Il Manchester City sta cavalcando l’onda e anche questa settimana, senza il bomber norvegese, infortunato, sono riusciti ad ottenere il massimo punteggio. Giornata da ricordare anche per il tecnico De Zerbi e per Conte, entrambi alla ricerca costante di un gioco quasi geometrico. Male invece il Chelsea e soprattutto, il Liverpool, sempre più infondo ad un tunnel infinito.
I commenti sulle squadre di Premier:
Manchester City: Quando non gioca Håland, i goal faticano ad arrivare, ma con certi campioni in squadra, alla fine riescono sempre ad agguantare il massimo risultato. Questa volta ci ha pensato De Bruyne, con un gioiellino su calcio di punizione, dalla lunghissima distanza. La squadra ha fatto girare molto la palla, rendendosi poco concreta però all’interno dell’area di rigore: la crescita deve arrivare sotto quel punto di vista, specie quando è assente il norvegese.
Brighton & Hove Albion: Finalmente i primi tre punti per De Zerbi! L’allenatore italiano, ha dominato il Chelsea, riuscendo addirittura ad insaccare un poker, all’ex Potter. La squadra inizia a girare, seppur non sia semplice acquisire appieno il gioco dell’ex tecnico del Sassuolo, che predilige la manovra dal basso e gli attacchi di massa. Avere però, un giocatore come Trossard, che ha già capito come muoversi all’interno dell’area, aumentando così la sua quota goal (già cinque reti con De Zerbi in panchina) è la mossa che sta facendo la differenza.
Tottenham Hotspur: Una settimana di grandi critiche per gli Spurs di Conte, attaccati dalla propria tifoseria dopo la mancata vittoria in Champions League, contro lo Sporting Lisbona. Hanno rischiato anche questa volta, riuscendo per ben due volte a recuperare il risultato. L’uomo copertina non è Kane, ma bensì l’ex Juventus, Bentancur, che con la solita bravura nel concludere a spazi stretti, si è inventato la perla da tre punti. Il carisma di Conte va riconosciuto in tutto le sue esperienze da allenatore, anche quando i risultati faticano ad arrivare con continuità.
Newcastle United: Il denaro ben speso, alla fine frutta sempre. Una società miliardaria, tra le più ricche del mondo, ha voluto iniziare un progetto concreto con i bianconeri, creando una squadra che si evolvesse nel tempo, senza strafare sul mercato. A distanza di un anno, la classifica sta già rispondendo positivamente ai piani della società, che adesso si può godere un quarto posto da sogni. Il protagonista assoluto è stato Wilson, punta inglese che sta finalmente riuscendo ad imporsi, dopo anni a vuoto. Con al fianco Joelinton e Almiron, si è creato un tridente da paura, che sta entusiasmando il pubblico del St. James’ Park.
Liverpool: Una delle più grandi note dolenti della settimana. Senza Mané, questa squadra ha perso l’anima, non riuscendo più ad imporsi nella propria casa. Il fortino, chiamato Anfield, rappresenta adesso una gabbia di pressioni, dove i tifosi, a distanza di anni, stanno iniziando a stufarsi dell’atteggiamento passivo di alcuni elementi della rosa. Dalle incertezze di Nunez, investimento che fino ad ora non sta fruttando, alle disattenzioni difensive, con Van Dijk e Arnold che non sono più gli stessi di una volta. Klopp ha perso il controllo e adesso rischia di rimanere distante anche dalla vetta.
Chelsea: Come nelle favole. O in questo caso, come negli incubi, visto il pesantissimo risultato rimediato in casa di De Zerbi. L’ex allenatore del Brighton, Potter, ha trovato la sua prima sconfitta alla guida dei Blues proprio contro la squadra che ha abbandonato un mese e mezzo fa. I londinesi hanno giocato una gara gravemente insufficiente, sia a livello di gioco, visto che la palla ha girato pochissimo, sia a livello difensivo, dove hanno lasciato spazi da dilettanti. Un brutta batosta, che ancora una volta lascia dei forti dubbi sull’identità di questo team. Attenzione ai tanti impegni ravvicinati, che la squadra sembrerebbe patire a livello fisico.